Santa GEMMA GALGANI
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Realizzazione 
Angelo Masciello

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Questo crocifisso di casa Giannini fu testimone di numerose estasi della Santa in colloquio con Gesù che, in una occasione, la abbracciò affettuosamente.

croce4.jpg (20796 byte) Il crocifisso di casa Giannini da altra angolazione.
croce1.jpg (9721 byte) Ancora un particolare del crocifisso di casa Giannini.
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Casa Giannini: la stanza del crocifisso col tavolo da pranzo ove il posto che occupava la santa a tavola è indicato da un mazzo di fiori.

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Casa Giannini: la stanza in cui la santa dormiva e che fu teatro di numerose lotte spirituali.

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In questo giardino della casa Giannini la santa era solita colloquiare con la sig.ra Cecilia Giannini. Un freddo giorno di gennaio, per sfuggire ad una violenta tentazione che la perseguitava, la santa stava per gettarsi nel pozzo ma fu salvata dal suo angelo custode.

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La casa in cui morì la santa, situata vicino alla casa Giannini da dove fu allontanata poiché si credeva che la sua malattia fosse contagiosa.

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Padre Germano Ruoppolo (1850 - 1909), passionista, fu il provvidenziale direttore spirituale della santa divenendo poi il suo migliore biografo. Gemma lo proclamava con certezza un vero santo vedendo in lui la luce dello Spirito Santo. Cresciuto costantemente nello spirito di San Paolo della Croce, padre Germano di san Stanislao (questo è il nome che assunse da passionista) diede lustro alla Congregazione dei Passionisti con lo splendore delle sue virtù più ancora che con la sua dottrina. Infiammato di amore verso l'Eucarestia, fece voto di propagarne il culto e fondò la Pia Unione del Collegio di Gesù di cui fecero parte pure S. Gemma e il Servo di Dio Mons. G. Volpi. Il colpo mortale lo colse mentre la sera del 10 dicembre 1909 correggeva le bozze della VI edizione della sua biografia di S. Gemma. Spirò il mattino del giorno seguente e le sue esequie furono un trionfo. I resti del Servo di Dio riposano ora accanto a S. Gemma nel santuario di lei a Lucca, meta di frequenti e devoti pellegrinaggi.

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Reliquiario contenente frammenti ossei della santa. Il corpo si venera a Lucca nel grandioso Santuario che le è stato dedicato accanto al Monastero delle Passioniste nel quale invano tentò di farsi ammettere in vita. Il santuario si trova in via di Tiglio, all'esterno delle mura di Lucca, appena fuori Porta Elisa.

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Affresco raffigurante santa Gemma che si trova sulla parete destra del Santuario dei Passionisti di Laurignano.

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Scorcio panoramico di Lucca, la città che fu per santa Gemma "ideale monastero, in cui ogni corridoio è rappresentato da una strada e ogni cella da una casa" (Paolo VI).