(fai clic sulle foto per
ingrandirle) |
|
Questo crocifisso di casa Giannini fu testimone
di numerose estasi della Santa in colloquio con Gesù che, in una
occasione, la abbracciò affettuosamente. |
|
Il
crocifisso di casa Giannini da altra angolazione. |
|
Ancora un particolare del crocifisso di casa
Giannini. |
|
Casa Giannini: la stanza del crocifisso col
tavolo da pranzo ove il posto che occupava la santa a tavola è
indicato da un mazzo di fiori. |
|
Casa Giannini: la stanza in cui la santa
dormiva e che fu teatro di numerose lotte
spirituali. |
|
In questo giardino della casa Giannini la santa
era solita colloquiare con la sig.ra Cecilia Giannini. Un freddo
giorno di gennaio, per sfuggire ad una violenta tentazione che la
perseguitava, la santa stava per gettarsi nel pozzo ma fu salvata
dal suo angelo custode. |
|
La casa in cui morì la santa, situata vicino
alla casa Giannini da dove fu allontanata poiché si credeva che la
sua malattia fosse contagiosa. |
|
Padre Germano Ruoppolo (1850 - 1909),
passionista, fu il provvidenziale direttore spirituale della santa
divenendo poi il suo migliore biografo. Gemma lo proclamava con
certezza un vero santo vedendo in lui la luce dello Spirito Santo.
Cresciuto costantemente nello spirito di San Paolo della Croce,
padre Germano di san Stanislao (questo è il nome che assunse da
passionista) diede lustro alla Congregazione dei Passionisti con lo
splendore delle sue virtù più ancora che con la sua dottrina.
Infiammato di amore verso l'Eucarestia, fece voto di propagarne il
culto e fondò la Pia Unione del Collegio di Gesù di cui fecero parte
pure S. Gemma e il Servo di Dio Mons. G. Volpi. Il colpo mortale lo
colse mentre la sera del 10 dicembre 1909 correggeva le bozze della
VI edizione della sua biografia di S. Gemma. Spirò il mattino del
giorno seguente e le sue esequie furono un trionfo. I resti del
Servo di Dio riposano ora accanto a S. Gemma nel santuario di lei a
Lucca, meta di frequenti e devoti pellegrinaggi. |
|
Reliquiario contenente frammenti ossei della
santa. Il corpo si venera a Lucca nel grandioso Santuario che le è stato dedicato
accanto al Monastero delle Passioniste nel quale invano tentò di farsi ammettere in
vita. Il santuario si trova in via di Tiglio, all'esterno delle mura
di Lucca, appena fuori Porta Elisa. |
|
Affresco raffigurante santa Gemma che si trova
sulla parete destra del Santuario dei Passionisti di
Laurignano. |
|
Scorcio panoramico di Lucca, la città che fu
per santa Gemma "ideale monastero, in cui ogni corridoio è
rappresentato da una strada e ogni cella da una casa" (Paolo
VI). |