L'APPELLO
DI GIOVANNI PAOLO II
L'APPELLO
DEL SUPERIORE GENERALE DEI PASSIONISTI
NOTA
DELL'UFFICIO CELEBRAZIONI LITURGICHE DEL VATICANO
NOTA
DELL'AGENZIA SIR
MESSAGGIO
PER LA PACE (SIR)
"QUASI UNA SVEGLIA PER UNA CHIESA UN PO'
STANCA"
IL
SIGNIFICATO DEL DIGIUNO
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Agenzia SIR
11 dicembre 2001 - 13:30
GIORNO DI DIGIUNO:
MONS. BREGANTINI, "QUASI UNA SVEGLIA PER UNA CHIESA UN PO'
STANCA"
"Un segno, quasi una 'sveglia' per questa
Chiesa un po' stanca e a tratti anche un pochino pigra che siamo:
risvegliamoci con la preghiera, con gesti concreti di carità e
visibilità, con gemellaggi con zone più povere": è questo,
secondo mons. Giancarlo Bregantini, vescovo di Locri-Gerace e
presidente della Commissione episcopale CEI per i problemi sociali
e del lavoro, la giustizia e la pace, il senso della giornata
di digiuno e preghiera indetta da Giovanni Paolo II per il 14
dicembre.
E nella stessa direzione, ha affermato mons. Bregantini al Sir,
"va anche l'altro segno che il Papa ha indicato nella
preghiera del 24 gennaio di tutte le religioni ad Assisi: non uno
contro l'altro, ma insieme". "Vorrei che questo Avvento
- ha aggiunto il presule - risvegliasse nel cuore di ogni
cristiano il gusto di anticipare oggi la speranza del regno di
Dio".
Anche di fronte "alle torri o ai miti caduti" occorre
cogliere "una fioritura di speranza e di coraggio" come
insegna il Papa con "il suo stile sempre inedito" e
"i suoi gesti inattesi". In questa prospettiva, mons.
Bregantini auspica che il tempo di preparazione al Natale
"non sia tempo solo per il mercatino", ma divenga
piuttosto occasione di "luoghi, segni, testimonianze che
facciano crescere soprattutto i bambini nella gioia di dire
grazie, nello stupore delle cose, nei piccolo gesti di
solidarietà, nell'imparare una logica di mondialità",
perché solo se "già ci abitueremo ad essere sentinelle
della speranza, il Natale sarà vero". |