I
LAICI E LA PASSIONE DI GESÙ
"Il
poverello che scrive brama che in codesta piissima
famiglia vi resti ben radicata la devozione alla
Passione e che non passi giorno che non se ne mediti un
mistero almeno per un quarto e tal mistero lo portino
tutto il giorno nell'interno oratorio del cuore".
(Dalle
Lettere) |
"Notizia
più bella non mi poteva dare quanto il sentire che Lei
attende alla santa orazione mentale due volte al giorno.
Fortunata lei se sarà fedele a perseverare! Le
raccomando di non lasciarla mai, perché in questa
divina scuola imparerà la scienza dei santi, imparerà
tutte le virtù. Quando ha fatta la preparazione, si
figuri in questi inizi d’essere presente al mistero
che medita, come se avvenisse allora. Se medita Gesù in
agonia nel Getsemani, immagini d’essere in
quell’orto sola sola con lui; lo miri con compassione,
con viva fede e con amore, raccolga quelle gocce del
Sangue prezioso e gli domandi: Gesù mio caro, per chi
patite? Fate conto che vi risponda al cuore: Figlia,
patisco per te, per i tuoi peccati, perché ti amo.
Allora slanciatevi tutta ai suoi piedi, baciateli in
spirito e ditegli ciò v’insegnerà il santo amore.
Oh, che affetti d’amore vi verranno! Durante il giorno
portate il mistero meditato dentro l’oratorio del
cuore e mirate in esso il dolce Gesù".
(Lettera
alla signorina Agnese Ercolani)
|
"Nelle
missioni ed altri esercizi, non solo diano le
meditazioni della Passione di Cristo, ma procurino anche
d’insegnare con ogni semplicità possibile il modo di
esercitarsi in essa, facendo vedere gl’inganni di
coloro che dicono essere la meditazione adatta solo ai
religiosi ed ecclesiastici. Dio darà i modi più facili
perché ogni sorta di persone s’eserciti in questa
meditazione, mezzo tanto potente, ed efficace per
estirpare il peccato, ed avanzare le anime nella santità.
Alla povera gente di campagna, che non può fare lunghe
meditazioni, insegneranno il modo di fare durante il
giorno brevi affetti, come giaculatorie, verso Gesù
appassionato, suggerendo un metodo semplice, facile e
devoto, animando a fare e patire tutto quello che fanno
e patiscono per amore ed in memoria di quello che ha
fatto e patito Gesù per nostro amore"
(dalla
"Regola" di san Paolo della Croce) |
"Vi
raccomando di andare in spirito spesso a pescare nel
Mare Santissimo delle pene di Gesù Cristo e dei dolori
di Maria Santissima. In questo gran mare pescherete le
gioie delle sante virtù del dolce Gesù, e l’anima
vostra resterà sempre più bella ed adorna di queste
preziose margherite. Questa divina pesca nel mare della
divina carità, da cui ne procede questo mare della
Passione Santissima di Gesù Cristo, che sono due mari
in uno, si fa nel regno interno dello spirito, in fede
purissima ed amore ardente".
(Lettera
alla Ven. Lucia Burlini) |
"Soprattutto
prego il dolce Gesù che imprima nel suo cuore la continua, tenera e
devota memoria della sua Santissima Passione, che è il mezzo più
efficace per essere santo nel suo stato. A tal effetto supplico Sua
Divina Maestà che le conceda la grazia di non lasciar passar giorno
senza meditare qualche Mistero della Santissima Passione per
mezz'ora o almeno un quarto, poiché con questo mezzo lo accerto che
conserverà l'anima sua monda da ogni peccato e ricca di virtù,
tanto più se accompagnerà tal meditazione con la devota frequenza
dei Santissimi Sacramenti e la lezione dei sacri libri".
(L.
IV, 140) |
|
|
|