Chi
sono i laici?
"Col nome laici si intendono tutti i fedeli ad
esclusione dei membri dell'ordine sacro e dello stato religioso sancito
dalla Chiesa, i fedeli, cioè, che, dopo essere stati incorporati a Cristo
nel battesimo e costituiti Popolo di Dio e, nella loro misura, resi
partecipi dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo per la
loro parte compiono, nella Chiesa e nel mondo, la missione propria di
tutto il popolo cristiano. L'indole secolare è propria e peculiare dei
laici…Per loro vocazione è proprio dei laici cercare il Regno di Dio
trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio. ….sono chiamati a
contribuire, quasi dall'interno a modo di fermento, alla santificazione
del mondo mediante l'esercizio del proprio ufficio e sotto la guida dello
spirito evangelico…".
Chi
sono i religiosi?
Lo stato
religioso, il
quale rende più liberi i suoi seguaci dalle cure terrene, meglio anche
manifesta a tutti i credenti, i beni celesti già presenti in questo
mondo,
meglio testimonia la vita nuova ed eterna e meglio preannunzia la futura
resurrezione e la gloria del Regno (lumen gentium 44).
Chi
sono i presbiteri?
"I ministri
ordinati, oltre alla consacrazione battesimale, ricevono quella
dell'ordinazione per continuare nel tempo il ministero apostolico".
E' il sacerdote, il presbitero, che dona la Parola, l'Eucaristia, il
perdono. (Vita Cosecrata 31)
Chi
sono i consacrati?
Sono
consacrati quei laici o chierici che assumono i consigli evangelici per
mezzo di un vincolo sacro, diventando membri di un Istituto di vita
consacrata (can. 573 § 2). I consacrati sono cristiani che, in risposta
alla vocazione ricevuta, assumono l'impegno di continuare nella Chiesa lo
stile di vita che fu proprio del Signore Gesù quando venne nel mondo.
Essi sono la sintesi tra la memoria permanente e la presenza viva di
Cristo nel mondo attuale". Oltre ai religiosi, anche i laici possono
essere consacrati.
Che
cos'è la consacrazione?
"Le persone
consacrate, sia laici che presbiteri, che abbracciano i consigli
evangelici, ricevono una nuova e speciale consacrazione che, senza essere
sacramentale, le impegna a fare propria - nel celibato, nella povertà e
nell'obbedienza - la forma di vita praticata da Gesù e da Lui proposta ai
discepoli". (Vita Consecrata 31)
Che
cosa sono gli istituti di vita consacrata?
Gli Istituti di vita
consacrata sono società ecclesiastiche erette, approvate e sapientemente
organizzate dalla Chiesa per mezzo di una adeguata legislazione generale e
particolare (Regole, Costituzioni, Statuti) perché possa in esse
sufficientemente e ufficialmente professarsi lo stato della vita di
consacrazione (can. 576). Gli Istituti di diritto pontificio sono quelli
eretti o approvati dalla Santa Sede con decreto formale. Gli Istituti di
diritto diocesano sono quelli eretti dai Vescovi e che non hanno ottenuto
dalla Sede Apostolica il decreto di approvazione (can. 589). L'Annuario
Pontificio elenca soltanto gli Istituti di diritto pontificio.
Che
cosa sono gli istituti religiosi?
Lo stato religioso è
uno stato pubblico e completo di vita consacrata. In esso ai precetti
comuni per tutti i fedeli si aggiungono i tre consigli evangelici, detti
generali, di castità, povertà, obbedienza, resi obbligatori per mezzo
dei voti perpetui o anche temporanei da rinnovarsi alla scadenza (can. 607
§ 2), ma sempre pubblici, cioè accettati come tali dalla Chiesa (can.
1192 § 1). Questo stato religioso comporta la vita fraterna in comunità
e quella separazione dal mondo che si addice all'indole e finalità di
ogni singolo Istituto (can. 607 § 2 e 3).
Che
cosa sono gli istituti secolari?
I precedenti storici di
questi Istituti risalgono alla fine del XVI secolo, benché il loro
riconoscimento giuridico e il loro inquadramento tra gli stati di vita
consacrata approvati dalla Chiesa abbiano avuto luogo soltanto il 2 febbraio
1947, con la Costituzione Apostolica Provida Mater Ecclesia.
I fedeli consacrati a Dio negli Istituti secolari praticano la "sequela
Christi" mediante l'assunzione dei tre consigli evangelici resi
obbligatori da un vincolo sacro, e dedicano la loro vita a Cristo e alla
Chiesa, impegnandosi per la santificazione del mondo soprattutto operando
all'interno di esso (can. 710).
Con l'appellativo di secolari si è voluto sottolineare che le persone che
professano questo stato di vita consacrata non mutano la condizione che
hanno nel secolo e che continuano a vivere e ad operare in mezzo al popolo
di Dio nelle normali condizioni del proprio ambiente sociale (can. 711;
can. 713 § 2), secondo lo stile di vita secolare che è loro proprio.
Gli
Istituti secolari possono essere clericali o laicali, maschili o
femminili.
Gli
Istituti religiosi e gli Istituti secolari sono le due categorie che
compongono principalmente lo stato della vita consacrata per la
professione dei consigli evangelici nella Chiesa; in alcuni aspetti le
Società di vita apostolica (can. 731 § 1) hanno una legislazione
canonica simile a quella che regge gli Istituti di vita consacrata, pur
formando categoria a se stante.
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