Articolo
pubblicato sul quotidiano "Avvenire" del giorno 8
luglio 2001
MISSIONE:
Si è svolto il 3° corso di Lateranense e Passionisti per
preti, religiosi e laici
Evangelizzare?
Insieme si impara
Roma. Dopo il Giubileo, la missione non può essere integrale.
Non solo nel senso che, come più volte ha ricordato Giovanni
Paolo II, deve abbracciare tutti gli aspetti dell'esistenza
umana. Ma anche e soprattutto perché deve coinvolgere sempre
di più I laici. E' questo il senso dell'iniziativa Missionari
insieme, promossa dalla Pontificia Università Lateranense
in collaborazione con la congregazione dei Passionisti e
giunta alla terza edizione. Il terzo Corso estivo si è
tenuto, infatti, nei giorni scorsi a Giulianova, in provincia
di Teramo e ha visto la partecipazione, tra gli altri dei
coniugi Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese, del
pastoralista monsignor Sergio Lanza e di Padre Fernando
Taccone.
Proprio quest'ultimo, religioso passionista e uno dei
principali animatori dell'iniziativa, ricorda: <<Tutti
dobbiamo sentire la corresponsabilità della nuova
evangelizzazione cui ci chiama il Papa. Da questo punto di
vista, infatti, non c'è distinzione tra sacerdoti, religiosi
e laici. La differenza è solo nei diversi carismi, che si
riflettono poi nei differenti ministeri>>.
Il III Corso Missionari insieme, cui hanno preso parte
50 delegati provenienti da tutta Italia, ha cercato di mettere
in evidenza proprio questi concetti. <<Soprattutto nei
confronti delle missione dei laici - spiega ancora il
Passionista padre Taccone - è importante ribadire che la
testimonianza nei diversi ambiti della vita è la loro prima
forma di annuncio e di "predicazione". Avvocati,
giornalisti, medici, professori, impiegati, insomma ogni
battezzato, tutti sono chiamati a diventare "maestri
della fede" con la propria professionalità. E per
favorire questo è importante la formazione>>.
Dal mese di ottobre dello scorso anno, infatti, esiste presso
il Pontificio Istituto Pastorale Redemptor Hominis dell'Uiniversità
Lateranense la specializzazione in teologia
dell'evangelizzazione. La possibilità di iscriversi è aperta
a tutti, laici compresi (nel primo anno I frequentanti sono
stati una ventina e trenta nel secondo).
Ma naturalmente padre Taccone si rivolge anche ai sacerdoti e
ai consacrati: <<Frequentare questo corso - conclude -
potrebbe essere un modo di dar seguito all'esigenza di
formazione permanente, più volte sottolineata dai vescovi,
magari concedendosi un anno sabbatico di studio, per poi
riprendere il largo con rinnovato slancio nell'oceano della
missione, come sottolinea la Novo
millennio ineunte>>. |