Convento dei Passionisti e Chiesa di san Gabriele
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CONGREGAZIONE DELLA PASSIONE
PROVINCIA RELIGIOSA DELL'ADDOLORATA - DOL
(Basso Lazio, Campania e Vicariato in Brasile)
San Paolo della Croce, il nostro Fondatore

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"Dio non guarda il quanto ma il come; la nostra perfezione non consiste nel fare le cose straordinarie ma nel fare bene le ordinarie".
(san Gabriele dell'Addolorata)
 

dal Gran Sasso alla Sicilia

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Testimonial  dal Gran Sasso all’Etna
 10-02-2002 (dal sito web del santuario)

Altra accoglienza solenne a Partinico, una cittadina di 30 mila abitanti in provincia di Palermo, con una lunga processione per le vie della cittadina e con la chiesa gremita per la celebrazione del vescovo diocesano Pio Vittorio Vigo; la stessa cosa si è ripetuta a Castellammare del Golfo, nella parrocchia di San Paolo della Croce tenuta dai passionisti; l’urna è stata salutata dal sindaco, con il gonfalone comunale, da centinaia di studenti delle medie e delle superiori e da numerosa popolazione. Chiesa stracolma per la messa di benvenuto e frequenza continua e per tutta la notte davanti al santo.
L’urna ha quindi sostato a Salemi e Calatafimi, in provincia di Trapani. A Calatafimi il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Emanuele Catarinicchia, ha presieduto la solenne celebrazione e nell’omelia ha presentato  San Gabriele come  “la risposta alle attese dei giovani di oggi”.
Accoglienza solenne c’è stata a Mazara del Vallo, nella parrocchia dedicata a santa Gemma Galgani; davanti all’urna hanno sfilato centinaia di studenti e vari gruppi parrocchiali.  Anche le religiose della diocesi hanno voluto tenere il loro incontro mensile accanto al santo. La chiesa si è rivelata piccola per la messa presieduta dal vescovo di Ma zara.
Anche la città di Agrigento ha riservato una solenne accoglienza all’urna, con scorta di carabinieri in moto e altri in alta uniforme. A dare il benvenuto all’arrivo c’erano il vescovo diocesano monsignor Carmelo Ferraro (che ha seguito tutte le visite del santo nella sua diocesi) e il sindaco. I seminaristi della diocesi  hanno voluto portare sulle spalle l’urna nella cattedrale. Molti i giovani che durante la giornata hanno reso omaggio al loro patrono, guidati nella preghiera da padre Maurizio De Sanctis, che ha animato quasi tutte le veglie di preghiera e gli incontri giovanili durante i venticinque giorni di pellegrinaggio.
Da Agrigento l’urna è stata trasferita a Alessandria della Rocca, un paese in provincia di Agrigento che ospita anche una nutrita comunità passionista: l’urna è stata accolta nella chiesa parrocchiale dal parroco, dal sindaco e da un folto gruppo di giovani. Durante la giornata almeno un migliaio di studenti delle scuole superiori ha visitato il santo. Nel pomeriggio, una suggestiva processione ha accompagnato l’urna nel convento dei passionisti.
Anche Ribera, la città delle arance, e S. Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento, hanno riservato una solenne accoglienza a san Gabriele: ovunque autorità, giovani, studenti, fiaccolate, chiese piene di fedeli. Davvero straordinario l’omaggio al santo fatto da Casteltermini (Agrigento), nella cui chiesa parrocchiale si venera una statua del santo. Una solenne processione, con studenti, vari aderenti al Movimento laicale passionista, autorità e carabinieri in alta uniforme, ha accompagnato il santo in  una chiesa gremita fino all’inverosimile.
Non meno solenne è stata l’accoglienza a Licata una città di circa 50 mila abitanti in provincia di Agrigento. Alla  processione con l’urna del santo ha partecipato una marea di gente. A Messina, san Gabriele ha sostato nella parrocchia a lui dedicata. Ovviamente  tutta la parrocchia è intervenuta alle celebrazioni. Per l’occasione è stato composto un nuovo inno al santo e i giovani hanno dato vita a un riuscitissimo musical sulla vita del santo. Nell’ultima settimana il santo ha sostato  a Capo d’Orlando, Cefalù, Isnello (dove operano da anni le suore passioniste)  e Montelepre e Nicosia (nella chiesa dedicata a san Gabriele). Ovunque la gente si è stretta con grande devozione intorno al santo del sorriso.
Una nota particolare per Borgetto, in provincia di Palermo. Qui il santo ha sostato nella chiesa della comunità passionista. Nutrita è stata la presenza dei laici appartenenti al movimento laicale passionista, che in Sicilia conta molti aderenti. Il vescovo di Monreale ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica in una chiesa stracolma di devoti.
L’ultima tappa l’urna l’ha fatta il 10 febbraio nel grandioso e avveniristico santuario dedicato alla Madonna delle lacrime, a Siracusa. Qui il santo ha avuto un onore imprevisto: la messa solenne è stata presieduta dal cardinale Adrianus Simonis, arcivescovo di Utrecht e primate d’Olanda che in quei giorni si trovava in Sicilia per impegni pastorali. Accanto a lui il vescovo di Siracusa e numerosi sacerdoti. La mattina dell’11 febbraio l’urna ha lasciato la Sicilia per riprendere la strada verso il suo santuario in Abruzzo.
Il lungo pellegrinaggio, seguito da alcuni religiosi  e suore del santuario di san Gabriele, guidati dal rettore padre Floriano De Fabiis, è stato organizzato da due padri passionisti siciliani, Eugenio Circo e Angelico Savarino. Prezioso è stato il contributo di un gruppo di laici della famiglia passionista che ha seguito il pellegrinaggio. Si calcola che nelle quattro settimane di visita alle diocesi siciliane almeno 300 mila fedeli e non meno di 70 mila studenti abbiano potuto venerare il santo. Un evento che sicuramente resterà nella storia del santuario e nella storia della chiesa siciliana. Insomma, dall’11 febbraio il Gran Sasso e l’Etna sono più vicini.

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ALCUNE LOCALITÀ SICILIANE DOVE HA SOSTATO L'URNA

Palermo, Catania, Messina, Siracusa, Agrigento, Monreale, Acireale, Licata, Partinico, Mazara del Vallo, Ribera, Cefalù, Nicosia e tanti altri centri minori (Castellammare, Mascalucia, Gravina, Calatafimi, Salemi, Alessandria della Rocca, S. Giovanni Gemini, Cammarata, Casteltermini, Campobello di Licata, Capo d’Orlando, Isnello, Montelepre, Borgetto, Santuario Madonna del Romitello

 

SOSTE INTERMEDIE IN CALABRIA

Proveniente dalla Sicilia, prima del pellegrinaggio nell'Isola d'Ischia, per esaudire la richiesta dei numerosi devoti, l’urna ha fatto anche alcune soste intermedie in provincia di Cosenza (a Fuscaldo, accolta dall’arcivescovo di Cosenza monsignor Agostino e a San Marco Argentano, accolta dal vescovo locale monsignor Crusco). Il pellegrinaggio (il più lungo mai effettuato dall’urna) si è rivelato un vero evento di fede per tutti i devoti che già conoscevano il santo e per i tanti che l’hanno incontrato per la prima volta.

 

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