"Saluto, insieme a voi, le spoglie gloriose di san Gabriele
dell'Addolorata, che oggi approda ad una terra che lo venera intensamente. E'
stato tanto desiderato quest'incontro, perché si sente diffusamente il bisogno
di insegnamenti e riferimenti forti quanto a valori spirituali.
Ecco una figura nella storia segreta della Chiesa che esercita tanta
attrazione sugli animi, fin da quando si e' conosciuta la sua storia semplice e
convincente. Ecco un giovane ricco e brillante, negli studi come nei salotti
cittadini, con un futuro ammiccante, che lascia tutto ed entra in un convento
passionista, sotto una regola rigida. Ecco una felice realizzazione che non ci
vergogniamo di proporre ancora oggi".
E' la consegna alla Chiesa che e' in Ischia fatta dal 24o
successore di san Paolo della Croce, Padre Ottaviano D'Egidio, Superiore
Generale dell'Ordine dei Passionisti, pellegrino ad Ischia con le venerate
spoglie di san Gabriele dell'Addolorata, nei giorni 11-15 febbraio.
Ed e' passato per
le strade dell'Isola d'Ischia, proveniente dal celebre Santuario dell'Isola del
Gran Sasso, quale Messaggero di "gioia, di liberazione, di amore per la
terra" e quale "annuncio di dolore, di lacrime che si trasformano in
perle di risurrezione", san Gabriele dell'Addolorata. Il suo stesso nome,
"Gabriele dell'Addolorata", contiene "la sintesi di quanto noi
oggi siamo chiamati ad ammirare, venerare, lodare, cantare, ma soprattutto
imitare".
Cosi', il
Vescovo d'Ischia, S.E. Mons. Filippo Strofaldi, nella sua
appassionata Omelia in Cattedrale, all'arrivo del prezioso scrigno di legno
dorato con le reliquie di un corpo crocifisso con Cristo, sede di un'anima tesa
a raggiungere l'ideale della perfezione, nella semplicità e nella gioia.
Attorno all'Urna del santo, giovane e patrono della Gioventù una vera folla
orante, osannante, entusiasta ininterrottamente. Moltissimi i giovani, visibilmente pensosi e commossi per questa Visita del
loro patrono, legittimamente fieri del loro coetaneo.
Accolto all'ombra dello storico Castello Aragonese, teatro di vicissitudini
culturali, religiose, militari di grande spessore, sede di anime penitenti e
contemplative, come le Clarisse del secolo XVII e il giovane ischitano Carlo
Gaetano Calosirto, divenuto poi Giovan Giuseppe della Croce, alcantarino e
santo, patrono dell'Isola, il penitente san Gabriele dell'Addolorata e' stato
intronizzato, in Cattedrale, al cospetto delle Autorità dei sei Comuni isolani,
del Vescovo diocesano, del Padre Generale dei Passionisti e di tanti altri
Regiliosi e del Presbiterio diocesano, tra un'orazione intensa e prolungata da
parte dei fedeli che gremivano ogni angolo della Chiesa Madre della diocesi, che
egli da tempo vivamente atteso e' venuto a visitare finalmente.
Dalla Cattedrale, poi, a Casamicciola Terme, sede dei Passionisti sin dal
1931. E sono state "Giornate" meravigliose, quelle della "Peregrinatio"
di san Gabriele, caratterizzate da pellegrinaggi provenienti dalle diverse
parrocchie isolane, da momenti di intensa contemplazione di questo santo che
affascina, eleva, entusiasma, da solenni Liturgie eucaristiche e Veglie di
preghiera animate dai giovani.
Per tutti lo sprone, il convincente invito a seguire "questo santo cosi'
giovane che, come ha ricordato Mons. Strofanaldi, ha sentito nel suo cuore le
stesse ansie, le stesse preoccupazioni, le stesse paure che hanno i nostri
giovani di oggi, gli stessi timori, le stesse difficoltà, anche le medesime
tentazioni della nostra gioventù ".
Tutta l'Isola d'Ischia e' stata attraversata come da un fremito di rinnovata
giovinezza per questa singolare "Peregrinatio" particolarmente
sentita, vissuta nel ricordo di san Gabriele dell'Addolorata, il giovane che
riscuoteva simpatia e plauso, con gran voglia di vivere e che scelse di farsi
"passionista", perché era persuaso che i Passionisti rivivono più
duramente le sofferenze di Cristo Crocifisso. Doveva lavorare in se' un piccolo
Crocifisso. Questo doveva essere il suo tipo di santità.
Questa "Peregrinatio" dell'Urna di san Gabriele dell'Addolorata ha
certamente rinsaldato i vincoli della gente ischitana con l'Ordine dei
Passionisti, ed espresso, rinnovata, tutta la gratitudine, la stima che l'Isola
d'Ischia ha sempre sentitamente nutrito per i Padri Passionisti.
Essi sono nel mondo 2.326 sacerdoti, di cui 13 Vescovi, 274 fratelli
coadiutori, 5 diaconi permanenti, 255 chierici. Hanno comunità presenti in
tutto il mondo. Sono gli evangelizzatori per eccellenza nelle Missioni popolari.
E come tali l'Isola d"Ischia li ha conosciuti, sperimentati, tantissime
volte nel passato, sino ad oggi, nella loro casa sempre aperta e accogliente a
Casamicciola Terme, noto centro turistico isolano. E' stato certamente durante
queste missioni popolari, ricordate ancora oggi dalle classiche Croci innalzate
in vari punti dell'Isola dei Passionisti, che l'ideale della santità di
Gabriele dell'Addolorata, presentato agli ischitani, li ha conquistati con la
sua forza.
E' cominciato cosi', nell'Isola d'Ischia, il culto a san Gabriele. Per il
fascino di questo giovane, cosi' innestato nel mondo e, nello stesso tempo,
cosi' lontano dal mondo per la sua alta spiritualità.
In particolare, si racconta nell'Isola, l'intervento del santo, con una
guarigione miracolosa in una famiglia di Casamicciola Terme, la Famiglia
Lombardi, i cui eredi conservano tuttora la memoria con fierezza cristiana,
accelero' l'istituzione ufficiale del culto a san Gabriele , proprio in questa
cittadina, dapprima nella casa stessa della miracolosa, poi, per la rapida
diffusione in tutta l'Isola, nella Confraternita di Santa Maria della Pietà,
sorta nella prima meta' del Cinquecento, in Casamicciola stessa, la cui
assistenza spirituale e' ora assicurata proprio dai Padri Passionisti.
E cosi', quando essi cominciarono a frequentare più stabilmente Casamicciola
Terme, per necessita' di cure termali, avendo trovato già assai sviluppato e
sentito il culto san Gabriele, pensarono di dare origine ad una loro casa
religiosa, proprio sul terreno donato, accanto alla sua villa, dal cav. Erasmo
Lombardi, della famiglia della miracolata, già rettore dei Conti della Banca di
Napoli e Podestà di tutta l'Isola d'Ischia.
Sorse cosi' un piccolo Convento nel 1931 a Casamicciola Terme, dedicato
proprio a san Gabriele dell'Addolorata. Gli zelanti padri Passionisti, da allora
poterono constatare la grande devozione degli ischitani e sperimentare, nello
stesso tempo, la stima, l'affetto di un'intera Isola per i figli di san Paolo
della Croce, sempre disponibili, generosi, veri apostoli.
Dopo la guerra per venire incontro ai maggiori bisogni pastorali della
popolazione, si avverti' la necessita' di costruire una chiesa più grande.
Iniziatone la costruzione nel 1948, fu condotta a termine in cinque anni ed
inaugurata solennemente il 27 febbraio 1953, giorno della festa di san Gabriele
dell'Addolorata.
Bella, limpida, bianca chiesa si eleva su di una lunga e spaziosa scalinata,
con il suo svettante campanile, quale continuo richiamo e segno dell'azione
missionaria in tutta l'Isola d'Ischia e di intensa spiritualità dei padri
Passionisti.
Il Convento dei Passionisti e la Confraternita di Santa Maria della Pietà,
due centri di irradiazione del culto al santo dei giovani, nel ricordo anche
nella secolare devozione alla Madonna Addolorata, che nell'Isola d'Ischia
affonda le sue radici nel lontano Cinquecento, con due centri particolari: Forio
e Casamicciola Terme. Ad Ischia si ricorda, pure come preso da purissimo amore
per Vittoria Colonna, che visse tanti anni sul Castello d'Ischia, Michelangelo
ideo' una "Pietà", le cui piccole figure potessero stare nella cella
dove ella pregava.