|
|
LE
ORIGINI della Tendopoli, SAN GABRIELE e IL SANTUARIO |
1927
La presidenza dell'Azione Cattolica italiana sceglie San Gabriele come proprio
patrono e modello di vita.
1976
Per celebrare l'evento i passionisti organizzano la "Festa dei giovani".
1980
Si decide di far sostare per alcuni giorni i giovani nelle vicinanze del
santuario, per far condividere loro la vita religiosa. |
...
Sono 21 anni che si celebra questo meeting. Ogni anno sono presenti alla manifestazione di san Gabriele circa
duemila giovani.
Il tema della 21a Tendopoli sarà: "Abita
la terra e vivi con fede.. (Sl 37,3) ... globalizzazione o uomo
globale?" I giovani, provenienti da tutta Italia, arriveranno al
santuario nel pomeriggio del 21 agosto. Dopo la naturale e faticosa
sistemazione delle tende, i ragazzi si ritroveranno nel santuario dove il
vescovo della diocesi mons. Antonio Nuzzi rivolgerà parole di
benvenuto.
Come da tradizione, nella prima serata, dopo un concerto
musicale arriverà fra i giovani la fiaccola della speranza. Sia il 22 che
il 23 agosto, dopo la relazione, i giovani discuteranno nei lavori di
gruppo su problemi e riflessioni suscitate dai relatori. Il 22 agosto parlerà la dottoressa Monica Diamanti su
"la terra e' l'unica che
abbiamo... e non e' in vendita". Il 23 interverrà P. Pietro Gheddo
su "... E vide che era una cosa molto buona".
Nel pomeriggio
interverranno alla tavola rotonda sulla globalizzazione: Paolo
Berardinelli, Anna di Giandomenico, Serenella Armellini, Giuseppina
Bizzarri, Ernesto Albanello. Il 24 agosto la relazione sarà tenuta da P.
Francesco Cordeschi, animatore della Tendopoli, e da P. Carlo Baldini,
anche lui passionista e professore all'istituto teologico di Chieti. Alle
ore 21 ci sarà la Via Crucis sul piazzale del santuario.
La Tendopoli si concluderà il 25 agosto con la marcia dei giovani da Isola del Gran Sasso
al santuario: seguirà la celebrazione eucaristica presieduta dal
cardinale Agostino Cacciavillani, presidente dell'amministazione del
patrimonio della Sede Apostolica.
(da un
articolo di Raffaele De Fulvio pubblicato sul mensile "L'eco di san
Gabriele" luglio-agosto 2001) |
San Gabriele, nato ad Assisi
il 1° marzo del 1838 da famiglia aristocratica, rimasto
orfano di madre all’età di quattro anni, si trasferì con la
famiglia d’origine a Spoleto. Studente modello, di bell’aspetto,
brillante in società, all’età di 18 anni, ispirato dalla
Madonna, lasciò tutto per entrare nel noviziato dei Padri
Passionisti a Morrovalle (MC).
Nel 1859, per terminare gli studi, si
trasferì nel piccolo convento di Isola del Gran Sasso, dove visse
gli ultimi due anni e mezzo della sua vita, prima di morire affetto
da tubercolosi.
La
fama di S. Gabriele esplose nel 1892, quando furono esumate le sue spoglie
mortali e sulla sua tomba accaddero strepitosi prodigi.
Dichiarato beato
nel 1908 da Pio X fu proclamato santo nel 1920; nel 1926 divenne
compatrono della gioventù cattolica italiana e nel 1959 veniva dichiarato
patrono d’Abruzzo da Papa Giovanni XXIII. Oggi S. Gabriele è
soprattutto santo dei giovani: ogni anno diecimila studenti delle Scuole
Superiori dell’Abruzzo e delle Marche arrivano al Santuario per una
giornata di spiritualità a cento giorni dall’esame di maturità.
Inoltre nell’ultima settimana d’agosto migliaia di giovani si
ritrovano al Santuario per la Tendopoli, dove danno vita ad un
incontro religioso fatto di confronti, preghiere e testimonianze. |
Il
Convento dove morì San Gabriele ha origini molto antiche: secondo la
tradizione San Francesco d’Assisi vi giunse nel 1215, e, trovata sul
luogo una edicola dedicata all’Annunziata, volle farvi iniziare la
costruzione di un convento e di una chiesa più grande da consacrare in
onore dell’Immacolata. Dell’edificio originario rimane solo il Pozzo
di San Francesco, scavato nel 1216. Al piano terra troviamo il refettorio
ed il chiostro, con i portali in pietra del ‘500 e con
i dodici affreschi del ’600 che raccontano la visita di San
Francesco d’Assisi ad Isola del Gran Sasso. Restaurata nel 1590,
l’antica chiesa fu ingrandita nel 1908, abbellita di cupola
successivamente nel 1920 ed arricchita dell’elegante facciata nel
1929. Sulla destra della navata si trova la cappella del Santo, che, sotto
l’altare, conserva l’urna in bronzo dorato contenente le spoglie
sacre. Nei pressi del transetto un recinto ne protegge la tomba , sulla
quale, a partire dal 1892, accadono eccezionali prodigi.
(dal
sito web del Consorzio Giubileo Abruzzo 2000) |
|
|
|