3. Malgrado la sua oscurità , la fede è la guida sicura del santo amore. Oh ! Quale dolcezza gusta il mio cuore nella sua certezza !

4. Cerchiamo sempre Dio mediante la fede nell'intimo dell'anima nostra !

5. La fede ci dice che il nostro cuore è un gran santuario, perché è il tempio del Dio vivente dove risiede la SS. Trinità.

6. Questo grande Dio , che si è fatto uomo e ha voluto tanto soffrire per noi, è più vicino a voi di quanto non lo siate voi a voi stessi.

7. Entriamo spesso nel tempio vivente di Dio, che è il nostro cuore, per adorarvi in spirito e verità l'augusta Trinità. Ecco una devozione sublime.

8. Il regno di Dio è dentro di voi. Ravvivate dunque spesso questa fede quando studiate, lavorate, mangiate; quando vi mettete a riposo e quando vi alzate.

9. Non so capire come ci possa essere qualcuno che non pensi sempre a Dio.

10. Visitate spesso il santuario dell'anima vostra e vedete se vi sono ancora accese le lampade: intendo dire la fede, la speranza, la carità.

11. Se la vostra salvezza eterna fosse fra le vostre sole mani, avreste gran motivo di temere; ma poiché è fra le mani del vostro Padre celeste, che cosa temete?

12. Bandite dal vostro cuore ogni vano timore e abbiate fiducia nel nostro amabile Salvatore che ha salvato l'anima vostra nel suo sangue prezioso.

13. Quando provate qualche senso di sfiducia, pensate che tutte le vostre colpe, paragonate alla bontà di Dio, sono meno di un filo di stoppa gettato nel fuoco.

14. Quando vi succede di commettere una colpa, umiliatevi dinanzi a Dio con pentimento, e poi, con un atto di grande fiducia, gettate la vostra colpa nell'oceano della sua bontà.

15. Quale padre tenendo in braccio il suo bambino lo lascia cadere a terra e lo getta lontano da sé? Quand'anche questo fosse possibile fra gli uomini, mai succederà a Dio.

16. Date uno sguardo alla Croce per non perdere fiducia. Ecco che quel sangue divino, quelle piaghe, quelle ferite, quelle braccia che hanno fatto il cielo e la terra, sono ancora aperte per abbracciare i poveri peccatori pentiti.

17. Il mezzo più efficace per convertire le anime anche più ostinate, è la predicazione della Passione di Gesù Cristo.

18. Come sarebbe possibile offendere un Dio flagellato, un Dio coronato di spine, un Dio crocifìsso per noi?

19. Cominciate a meditare la mattina per un quarto d'ora sulla Passione del Redentore e voi vivrete lontano dal peccato.

20. La meditazione della Passione di Gesù è un balsamo prezioso che addolcisce tutte le pene.

21. O Amore mio in quale stato si trovava il vostro cuore nell'orto degli Ulivi! Oh! Che pene! Quanto sangue! Che amarissima agonia! E tutto questo per me!

22. Quando i nostri peccati ci spaventano e temiamo di dannarci, pensiamo ai meriti di Gesù crocifisso, e il nostro spirito troverà conforto.

23. E come? Un Dio fatto uomo! Un Dio crocifisso! Un Dio morto! Chi non l'amerebbe!

24. Perché non ho la forza di ritornare a predicare il mio buon Gesù crocifisso, l'amor nostro che è morto sulla croce per noi, e arrestare così il corso di tanti delitti?

25. La maggior parte dei cristiani vive nella dimenticanza di tutto ciò che ha sofferto Gesù per loro amore; questa dimenticanza produce amare lacrime, perché è la causa dei peccati che abbondano nel mondo.

26. Il mezzo più efficace per sterminare i vizi e piantare nel cuore dei fedeli la vera pietà, è la meditazione delle pene amarissime del nostro Dio Salvatore.

27. Tanti, troppi cristiani vivono dimentichi di ciò che ha fatto e sofferto il nostro amabilissimo Gesù! Ecco perché essi vivono addormentati nell'orribile fango dell'iniquità.

28. Il vero amore di Dio si esercita sulla croce del nostro diletto Gesù.

29. Fate in modo che tutto il paradiso veda non solo nel vostro interno, ma anche, nel comportamento esteriore l'immagine di Gesù crocifìsso, di Gesù dolce, pieno di mansuetudine e di pazienza.

30. Colui che vive inferiormente unito al Figlio del Dio vivente, ne porta l'immagine anche nella sua persona con un continuo esercizio di virtù e soprattutto con una grande pazienza nelle sue sofferenze.

31. E' nella Passione di N.S. Gesù Cristo che l'anima attinge il latte e il miele dolcissimo del santo amore.