2. Nello stato di sofferenza pura, l'anima diventa pura come l'oro nel crogiuolo, e così bella e leggera, può volarsene verso il suo Diletto e trasformarsi in Lui senza nemmeno accorgersene.

3. Nello stato di pura sofferenza, l'anima porta la croce con Gesù e non lo sa; questo deriva dal numero e dalla varietà delle sue sofferenze che la mettono in una tale dimenticanza di se stessa che essa non si ricorda nemmeno più di soffrire.

4. Chi potrebbe esprimere la magnificenza dei preziosi tesori con cui il nostro Sommo Bene corona i suoi prediletti? Chi ama Gesù non ama che soffrire.

5. Vorrei avere un cuore di Serafino per esprimere il vivo desiderio che hanno di soffrire i veri amici del divin Crocifisso.

6. Ah! Quando imiteremo perfettamente il nostro diletto Salvatore che si è annientato per noi? 

7. Quando saremo tanto umili da gloriarci di essere l'obbrobrio degli uomini e l'abiezione della plebe?

8. Quando saremo come bambini, sempre attaccati al seno della soave carità di Gesù, nostro sposo, nostro padre e nostro tutto?

9. Quando saremo tanto semplici e piccoli da ritenere come una grande fortuna di essere all'ultimo posto, gettati nel nulla, e come una sfortuna di essere stimati e onorati?

10. Chi non amerà il Padre delle misericordie che ci invita e ci stimola con tanta bontà a correre dietro ai suoi celesti profumi? Oh! Quanto sono soavi le sue divine attrattive!

11. Corriamo, corriamo dietro il divino amante delle anime nostre: slanciamoci sempre più nel seno del suo amore così dolce!

12. Non ci dobbiamo per niente abbattere di fronte alle difficoltà, ai nostri difetti quotidiani, alle nostre grandi miserie, perché le nostre miserie formano il trono delle misericordie del Signore.

13. Se Gesù si nasconde talvolta ai nostri occhi, non lo fa che per penarci ad umiliarci di più e per insegnarci a sperare all'ombra delle sue ali.

14. La croce si è fatta più pesante, vero? Ebbene, siano rese grazie al nostro Sommo Bene che vi tiene su questa croce.

15. O Croce diletta! O Croce santa! Albero di vita dove è sospesa la vita eterna! Io ti saluto, ti abbraccio, ti stringo sul cuore!

16. La parte inferiore dell'anima si ritira spaventata alla vista della croce; ma la parte superiore dello spirito rimane in pace nel beneplacito di Dio.

17. Non guardate in faccia le fatiche, le difficoltà e le preoccupazioni del vostro stato; fissate piuttosto i vostri sguardi sul volto adorabile del divin Crocifisso.

18. Nelle vostre afflizioni volgete lo sguardo a Gesù nostro amore, rè dei dolori e delle afflizioni, e allora tutto vi sembrerà dolce.

19. Oh! Quale sublime e divino tesoro Dio ha nascosto nella sofferenza!

20. Felice il cuore che se ne sta sulla Croce fra le braccia di Gesù e ivi brucia del suo santo amore!

21. Felice colui che, soffrendo senz'ombra di consolazione, vive trasformato in Gesù Cristo!

22. Felice chi soffre volendo morire a se stesso per amare di più colui che lo ferisce.

23. Quando la croce è più penosa e opprimente, è tanto meglio per l'anima che la porta.

24. Più la sofferenza è priva di consolazione, più è pura e gradita a Dio.

25. Le avversità sono indispensabili e di grave vantaggio alle anime che ne approfittano.

26. Nelle consolazioni si è disposti ad affrontare tutto, ma è nelle grandi tribolazioni che si riconoscono le anime veramente virili.

27. Le afflizioni e ogni altra tribolazione sono come una spazzola che toglie dall'anima la polvere e il fango delle imperfezioni.

28. Agire, soffrire, tacere, non lamentarsi, non avere risentimenti, non giustificarsi; ecco le massime dei santi.

29. La via breve per acquistare la pace che viene dall'amore di Dio, è quella di ricevere dalla mano patema del Signore ogni contrarietà e ogni pena corporale e spirituale.

30. La volontà di Dio è un balsamo che guarisce tutte le pene; bisogna amarla nell'avversità come nella prosperità.