I problemi delle biblioteche
ecclesiastiche
E' un dato di fatto che le biblioteche ecclesiastiche,
depositarie di una tradizione secolare, pur nella
diversificazione tipologica, sono entrate nel nuovo
millennio con molti antichi problemi non risolti. Da
quelli non secondari relativi alle fonti di sostentamento
a quelli fondamentali della fedeltà alle proprie
specifiche caratterizzazioni culturali. A queste
questioni aperte da sempre si aggiungono, per interrogare
la coscienza di oggi, le domande che giungono dalla
crescente sensibilità contemporanea nei confronti dei
beni culturali. Alle pressanti domande che ci vengono
dalla società, non tutte le biblioteche ecclesiastiche
sono in grado di dare una riposta adeguata, soprattutto
per mancanza di risorse economiche.
Apro una breve parentesi: non tutti sanno che il 12 aprile, a Roma, è
stato firmato l'ampliamento del
concordato che consentirà tra non molto di preparare dei
progetti di ampio respiro con la quasi certezza degli
aiuti da parte dello stato. Lo stato si è reso conto che
i beni culturali non sono rappresentati solo dal
palazzo o dalla statua, ma soprattutto dal bene librario, che spesso ha sede nelle biblioteche ecclesiastiche.
Questo ci aiuterà a risolvere il grosso problema dei furti. Non tutti sanno che il 77% dei furti
commessi nelle biblioteche italiane avviene purtroppo in quelle ecclesiastiche. Esse sono i grandi fornitori degli
antiquari e dei librari, perché il
patrimonio è poco tutelato; sappiamo anche bene che il
furto del libro non fa notizia, quindi i ladri possono rubare
tranquillamente senza che nessuno ne sappia mai niente.
Come possiamo intervenire per fermare questa emorragia?
Magari per i testi antichi con la microfilmatura, ecco
qui si conserva un codice del 1400, lo vedrete esposto.
E' chiaro che quel codice servirà agli studiosi ma non
potrà essere dato in consultazione se non attraverso la
microfilmatura. L'altro problema è quello dell'antitaccheggio che non risolve totalmente ma se non
altro scoraggia chi viene in
biblioteca per rubare. Il
furto in biblioteca è un furto su commissione fatto da
esperti, altrimenti si corre il rischio di portarsi un
camion di libri senza recuperare nemmeno i soldi per
pagare l'autista. Fermo restando il diritto d'autore e tutto il rispetto
delle leggi, alcuni testi possono
essere fotocopiati, rilegati e dati in lettura.
Altro problema è quello del restauro, un problema molto serio perché
al restauro si arriva alla fine, si arriva quando già
l'ammalato è grave, sta per morire, ed ecco perché chi
vige, chi opera in una biblioteca, deve essere in grado
di riconoscere quando un libro è ammalato ed ha bisogno di
un intervento e prima dell'intervento bisogna curarlo,
tutelarlo e per tutelare il libro non bisogna
semplicemente spolverarlo, bisogna guardare gli ambienti, tenere conto soprattutto dell'umidità. Ma sicuramente una
grossa mano e un freno enorme può dare a tutto questo la
catalogazione informatica. Indietro
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