Il
ruolo delle
biblioteche ecclesiastiche
La mostra bibliografica allestita nella sala del
coro, dove sono esposti cimeli e manoscritti ed edizioni
a stampa posseduti da questa istituzione, ha lo scopo di
far conoscere al pubblico le grandi ricchezze
bibliografiche custodite nelle biblioteche ecclesiastiche
campane e offre a chi vi parla un brevissimo bilancio di
quello che è stata la presenza delle biblioteche
ecclesiastiche nel passato e quali sono le prospettive
future.
Certamente questo è un tema molto affascinante, un
bilancio non semplice in quanto si presta a molteplici ed
interessanti riflessioni difficili da contemperare in una
semplice chiacchierata tra amici.
Per entrare nel merito della questione vorrei partire da
una domanda apparentemente generica ma decisiva:
quale è stato il ruolo delle biblioteche ecclesiastiche
nella società civile e nella cultura in Europa e in
particolare in Italia nel corso dei secoli?
La risposta sta nella stessa missione della chiesa
istituita da Cristo per portare il messaggio di salvezza
a tutta la gente e per custodire viva la memoria all'interno delle tradizioni delle società e delle culture in seno alle
quali l'assimilazione della fede germoglia e quindi la
cura dei libri e delle pergamene.
La chiesa dunque non ha potuto fare a meno dei libri per
il raggiungimento dei suoi fini, per le liturgie, per la
catechesi, per l'educazione, per le risorse sacre. Da
quando è stata fondata, la chiesa si è servita delle
differenti culture per diffondere e spiegare il messaggio cristiano; custodire i libri e favorirne la lettura e la
diffusione è stata sempre un'attività
collegata intrinsicamente alla sua missione evangelizzatrice.
Solo di recente, anche negli ambienti ecclesiali, si è
cominciato a guardare a libri e a biblioteche nella loro
qualità di beni culturali. Pertanto ancora oggi alle
biblioteche ecclesiastiche tocca il compito non
secondario di contribuire ad una nuova evangelizzazione e
di ricucire lo strappo tra scienza e fede creatosi
nell'età moderna. All'inizio del nuovo millennio in
questa condizione di confronto e di dialogo le
biblioteche ecclesiastiche possono, anzi devono,
inserirsi a pieno titolo come strumento intellettuale
prezioso per riannodare il confronto culturale tra il
cristianesimo e il mondo moderno.
L'aiuto offerto dalle biblioteche ecclesiastiche
all'affidamento della fede cristiana attraverso il
dialogo con la cultura, continua a restare necessario
anche oggi, perciò l'attenzione ai problemi delle
biblioteche ecclesiastiche come problemi del patrimonio
culturale si giustifica almeno su due importanti livelli:
quello religioso collegato alla natura del bene e quello
pratico non meno importante che guarda alla qualità del
bene stesso.
Chi governa una biblioteca ecclesiastica ha la
responsabilità di far incrociare questi due livelli
affinché il bene religioso espresso dai libri venga
tutelato come patrimonio e nello stesso tempo il valore
talvolta prevalentemente commerciale dei libri non faccia
perdere di vista le finalità religiose per cui si è
costituito nel tempo il patrimonio. Avanti
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