La Reliquia del cuore a
cura delle Monache Passioniste di Lucca -
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Quando il cuore entrò,
posto in una portantina retta da quattro giovanissime devote della
Santa, una pioggia di volantini con sopra un piccolo cuore e un pensiero
di Santa Gemma, scese dalla cupola del Santuario, inondando di colore la
folla dei fedeli, mentre le campane suonavano a festa come nel giorno di
Pasqua.
Si celebrò l’Eucarestia, presieduta da Mons. Tardelli, il quale ci
comunicò fraternamente il suo stupore per come il cuore di Gemma,
emblema dell’amore, attirasse a sé, folle innumerevoli di gente,
accorse unicamente per pregare o impetrare una grazia alla Santa.
Il prodigio della Spagna si è ripetuto a Lucca; le porte del Santuario
sono rimaste aperte per due giorni interi e, durante le ore più
impensate, si è potuto assistere a scene di pietà molto suggestive e
commoventi; ci sono stati giovani che hanno trascorso lunghi momenti di
preghiera in ginocchio, davanti alla reliquia; continuamente venivano
intonati il santo Rosario, le litanie della Passione, e preghiere a
Gesù Crocifisso che richiamassero la spiritualità dell’amore
oblativo che Gemma ha voluto ripresentare al mondo, rivivendola lei
stessa nella sua carne.
Nell’altarino preparato appositamente per l’esposizione della
reliquia, è stato posto un grande cuore, con la scritta: «Anima mia,
Gesù solo, Gesù solo, Gesù solo!». Questa frase di santa Gemma,
racchiude in sé tutto il suo messaggio: vivere sola con Gesù solo, e
in Gesù, con Gesù e per Gesù, amare l’intera umanità.
Gemma aveva capito bene che «nel suo cuore si sarebbe dovuta costruire
una tenda d’amore in cui far entrare solo Gesù», e da quella tenda
«le fiamme del Cuore di Gesù avrebbero infiammato il suo, la tenerezza
del Cuore di Gesù avrebbe reso sensibile il suo». «Io vorrei, che il
mio cuore non palpitasse, non vivesse, non sospirasse che per Gesù…»
le si sentiva esclamare durante le estasi, e ancora «O cuore, cuore
mio, perché non ti accendi tutto, perché non ti consumi tutto nelle
fiamme di Gesù?». Il Signore ha preso in parola gli ardenti desideri
di questa giovane donna, che non ha fatto altro nella sua vita che
amarlo, e l’ha esaudita in poco tempo.
Ora le eco di quest’amore risuonano nei resti mortali del suo cuore,
facendo desiderare, a coloro che si accostano, un po’ della sua
purezza, della sua semplicità e della confidenza con cui sapeva
trattare con Dio. È ormai dal 4 marzo che il cuore di Gemma fa il giro
delle varie parrocchie, e tutti i sacerdoti concordemente hanno
telefonato al nostro monastero esprimendo la loro gratitudine alla Santa
per il bene che la sua presenza ha operato. Lucca, Pisa, Pistoia, La
Spezia, Viareggio, Como, Asti, Torino, Monza, Bologna, Massa, gridano
all’unisono «Grazie di cuore, santa Gemma! rimani con noi!».
Ma le grazie sembra non vogliano concludersi. Il prossimo 23 aprile, la
reliquia del cuore, accompagnata da un pellegrinaggio di lucchesi, si
recherà a Roma per un’udienza papale e starà accanto al Santo Padre
per tutta la durata dell’incontro. Continuerà poi la sua «peregrinatio»
fino al 3 maggio prossimo, quando un pellegrinaggio di spagnoli
riporterà l’insigne reliquia nel Santuario «Santa Gema» a Madrid.
Abbiamo voluto riportare in anteprima quest’evento storico del trionfo
di santa Gemma nelle varie diocesi italiane, ma gli eventi del
centenario verranno tutti pubblicati in un numero unico del nostro
mensile, verso la fine di quest’anno di grazia.
Nota
del 21/4/03:
nell'ambito del pellegrinaggio diocesano a Roma, saranno consegnati diversi doni al Santo Padre, ma per
motivi organizzativi durante l'incontro con il Papa non sarà presente
la Reliquia del cuore che sara' portata nella parrocchia dei
Passionisti (Boccea).
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