La Reliquia del cuore a
cura delle Monache Passioniste di Lucca -
2 di 3
La preziosa reliquia veniva mostrata, anche se raramente, a persone che
desideravano vederla e venerarla.
Nel 1953, al termine delle celebrazioni per il 50° anniversario della morte
di Santa Gemma, il cuore di Gemma sostò alcuni giorni in santuario a
Lucca e venne poi portato dal Postulatore Generale della congregazione
passionista in Spagna per una «peregrinatio», data la grande devozione
degli spagnoli verso santa Gemma. L’insigne reliquia fu poi riportata
al Celio.
Nel 1978, durante le celebrazioni del 1° Centenario della nascita di
Gemma, la reliquia del cuore fu posta in un nuovo reliquiario in argento
che raffigura Gemma in piedi; all'altezza del petto un’apertura a
forma di cuore lascia intravedere i resti fibrosi e oscuri del muscolo
cardiaco, anche se in parte spezzati o quasi sbriciolati. Si tratta del
reliquiario attuale.
Portato a Lappano (Cosenza), paese in cui avvennero i due miracoli
richiesti per la Canonizzazione di Gemma, vi rimase per più giorni tra
quella popolazione che li visse in preghiera e con celebrazioni animate
dai Padri Passionisti. Riportata a Roma, nel 1982-83, su richiesta delle
province passioniste iberiche, il superiore dei Passionisti concesse la
preziosa reliquia al santuario dedicato al suo nome in Madrid, nel quale
è oggetto di venerazione per i numerosissimi fedeli che, specialmente
nei giorni 13-14 di ogni mese accorrono per partecipare all’Eucaristia
e al sacramento della Riconciliazione.
L’1 marzo scorso, una delegazione del Comitato «Pro-Centenario» si
è recata a Madrid per prelevare la reliquia del cuore e riportarla in
Italia al fine di farla peregrinare nelle varie diocesi.
Come per tutte le iniziative riguardanti il culto di Santa Gemma, il
viaggio sembrava alquanto complicato; infatti sorsero subito delle
difficoltà sull’eccessivo volume della custodia destinata al
trasporto della reliquia da noi richiesta. Ma ancora una volta l’intervento
prodigioso della Santa ha dissolto tutti gli impedimenti umani,
suscitando l’interesse degli ufficiali di bordo.
Giunti in Spagna, fu grande la sorpresa nella calorosa accoglienza non
solo dei nostri Padri Passionisti, ma anche di tutto il popolo che ama,
in maniera particolare, questa nostra Santa.
Quante volte il cuore di Gemma ha ricevuto Gesù eucarestia, quante
volte è stato tempio scelto da Dio per rendergli amore per Amore, in
riparazione alle offese e alle indifferenze con cui spesso veniva
ripagato. In quel cuore, insieme al sangue di Gemma, è scorso anche il
Sangue di Cristo, linfa vitale per tutto il popolo cristiano. Ed ora, i
prodigi che il cuore della mistica lucchese compie in questa terra che
lo ospita, non dovrebbero sorprenderci, perché è Cristo che rinnova la
sua presenza tra coloro che con fede semplice, con purezza di cuore e
con speranza certa si accostano a santa Gemma per chiedere sia grazie
materiali, ma soprattutto spirituali.
Durante il viaggio di ritorno trovarono le stesse complicazioni, gli
stessi «no!» al Check-in in aeroporto, ma anche la stessa benevolenza
da parte degli ufficiali di bordo che presero fra i loro oggetti
personali l’insigne reliquia facendo così viaggiare santa Gemma nella
cabina di pilotaggio, accanto allo stesso pilota.
Mons. Tardelli, segretario del nostro Arcivescovo e membro della
suddetta delegazione, pensava di svolgere una cerimonia d’arrivo a
livello privato, con la partecipazione delle monache Passioniste,
custodi del Santuario e con i fedeli che regolarmente lo frequentano. Ma
quando la reliquia arrivò, trovò il Santuario gremito di gente accorsa
proprio per rendere omaggio al cuore di colei che fu in terra la «Sposa
di Sangue» di Gesù crocifisso. Molti restarono in piedi e la folla si
accalcò all’ingresso pur di vedere, toccare e baciare il cuore di
Gemma. continua -->
INIZIO
PAGINA
|