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L'Eco di San Giuseppe  Mensile religioso e di cultura - Aprile 2001- SOMMARIO 

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TERRITORIO di P. Antonio Rungi

Ed è subito ingorgo
Sono bastate le prime domeniche di sole primaverile per determinare i primi ingorghi nella zona lido di Mondragone. Si ripropone così, già dal mese di marzo, il problema del traffico e dell’inquinamento lungo la Statale Domiziana. Questione annosa e mai risolta, nonostante le promesse elettoralistiche o strumentali di sindaci, amministratori provinciali e regionali, nonché di autorevoli rappresentanti del parlamento e del governo nazionale. Mondragone si trova nuovamente a fronteggiare il grave problema del traffico e dell’inquinamento, dal momento che della tanto richiesta e conclamata Variante Anas non si è visto neppure l’ombra.
Un altro lungo periodo di traffico caratterizzerà la primavera e l’estate sulla fascia domiziana, nel silenzio generale delle istituzioni pubbliche. A nulla sono valsi anche i ripetuti appelli del nostro vescovo, del clero della forania di Mondragone per sollecitare una soluzione concreta a questo grave problema di salute e di ordine pubblico. 
L’arrivo del nuovo prefetto di Caserta potrebbe costituire una opportunità in più per affrontare la questione nella giusta dimensione, quella del dato di fatto di una vera e propri emergenza primaverile ed estiva lungo la fascia costiera casertana, costretta a sorbirsi migliaia di auto e tir al giorno, specie nei week-end, per la consolidata prassi del pendolarismo marino. Prassi che mette letteralmente in crisi tutto il sistema di viabilità e vivibilità di tutto il litorale Domiziano ed in particolare del centro cittadino di Mondragone. Domenica scorsa già colonne di automobilisti si sono bloccate davanti alla barriera del centro cittadino di Mondragone. 
Per attraversare il tratto dalla Località Le Vagnole fino a Pescopagano (cioè circa 10 Km) la maggior parte degli automobilisti vi ha impiegato oltre due ore. E’ inutile sottolineare che il tasso di inquinamento, già forte durante il periodo estivo, è balzato paurosamente in alto, anche per la concomitanza dell’afa. Ostacoli anche nello scorrimento del traffico lungo la provinciale Incaldana, chiusa da un po' di tempo per la sistemazione dell’acquedotto e, soprattutto, perché sono state rivendute, a quanto sembra, le mura dell’antica Sinuessa. Blocco, pertanto dei lavori, e chiusura dell’unica strada alternativa alla Domiziana in direzione Nord-Sud, per un buon tratto. Intanto, sono iniziate nuovamente le lamentele degli abitanti situati lungo la Statale Domiziana che chiedono da anni il blocco totale del transito delle auto nella zona lido di Mondragone. Richiesta rimasta inascoltata negli anni scorsi e che quest’anno nessuno ha preso in considerazione. Tante promesse da parte di tutti, ma solo parole e soltanto parole. 
E siamo certi che per le prossime elezioni politiche il ritornello sarà nuovamente cantato su questo tema e tutti, che più chi meno, chi per un motivo e chi per un altro, ne farò un impegno primario per la propria operosità sul territorio. E come nel passato, anche oggi, quelle parole promesse in campagna elettorale, rimarranno letteralmente morte già all’indomani, pur avendo ottenuto il consenso e l’appoggio richiesto da parte degli elettori. Il caso Variante ANAS di Mondragone è una barzelletta che a raccontarla non fa più ridere neppure chi per la prima volta la sente a solo titolo informativo. 
Certo, in fatto di credibilità i politici, gli amministratori, gli enti preposti ai vari servizi pubblici hanno perso parecchio negli ultimi anni, con l’aggiunta, peraltro, di non avere avuto mai il coraggio di dire la verità fino in fondo: la Variante ANAS non la sia vuole costruire perché ci sono troppi interessi economici e politici che non si possono annullare realizzando un’opera che pur essenziale per il bene della collettività, taglierebbe fuori automaticamente Mondragone dal flusso pendolare del periodo estivo, ma anche invernale, con gli innegabili risvolti sulla misera economia locale, fatta solo di piccole, inconsistenti ed occasionali vendite dei tanti negozianti della Statale infernale. 
Il resto sono soli pii desideri anche di tanti che nel recente passato avevano promesso di risolvere il problema nell’arco di qualche anno. Tutto ciò non è avvenuto e, purtroppo, con grande rammarico non potrò avvenire nell’arco di pochi anni. Forse la soluzione non verrà mai, come i fatti sembrano confermare di anno in anno.

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