Croce Ricordo sul
Lungomare di Casamicciola (1903) |
Veduta del Convento dal
mare
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Facciata della Chiesa
(particolare)
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Casamicciola
Terme, maggio 2003. Ricordi
e Realtà |
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Nella
reminiscenza classica, si fa presente oggi, nella mia mente, la bella
poesia "La Picozza". Nel quadro di quest'ode vedo la
figura di un alpinista, che, tra cadute, graffi, stanchezza, sale al
monte. Nessuno ostacolo ferma la sua ascensione. Il suo sguardo è
sempre fisso alla cima e quando raggiunge la vetta, felice, il suo
sguardo può spaziare nell'immensità del creato, mentre al sole brilla
la compagna della sua ascesa "la cerulea picozza".
In questo momento un altro monte si prospetta alla mia immaginazione: il
monte della perfezione cristiana. Non scorgo più un alpinista, ma un
mio confratello, Padre Carmine Flaminio, che tra rinunzie, preghiere,
mortificazioni, sofferenze, ha salito e sale questo monte. Il suo
sguardo è sempre fisso alla cima dove non brilla una cerulea picozza,
ma Cristo Crocifisso, compagno della sua ascesa e sogno della sua vita
sacerdotale e misionaria.
Nel 50° anniversario del suo Sacerdozio, vissuto nella fedeltà a
Dio, alla Congregazione della Passione ed all'amore per la rinascita
spirituale dei credenti, la figura di questo Sacerdote possa risplendere
nel cuore e nella mente del popolo cristiano. Ai giovani questo
sacerdote sussurra che la vita è bella quando è ascensione, quando è
protesa verso la conquista di sani e santi valori, verso la conquista
della cima dello spirito dove c'è più luce, più amore, più Dio. Alle
famiglie consiglia di non ostacolare, per eccesso di egoismo umano, la
voce di Dio quando bussa al cuore di uno dei loro figli, ma di
collaborare con la Grazia, affinché questi dolci inviti sortiscano il
fine sperato dall'Amore Eterno.
Oggi purtroppo, anche dal cuore di buone famiglie, escono strani
lamenti: i Sacerdoti sono sempre più pochi, le nostre Chiese nel futuro
rimarranno vuote. Non bisogna solo piangere sul bagnato, ma bisogna
attivare, nella Fede, i mezzi per cui ciò non si verifichi. La forza è
alla nostra portata: la preghiera. Gesù stesso ce l'ha detto:
"Chiedete e vi sarà dato" ed ancora: "Pregate il
padrone della messe perché mandi operai nella Sua Messe"
(Matteo 9, 3 ).
Preghiamo e chiediamo con Fede dei buoni e santi Sacerdoti ed il
Signore, come ricorda Pio XI nella Sua Esortazione "Ad Catholici
Sacerdotii", non li negherà alla Sua Chiesa. Facciamo quindi
salire verso l'Alto questo profumo imperativo e sicuramente il Cielo si
aprirà. Allora santi e immortali valori brilleranno agli occhi dei
giovani, che, disponibili all'azione della Grazia, risponderanno con
gioia: "Ecco, Signore, io vengo ".
Questa pronta apertura alla Grazia dei loro figli farà sicuramente
felici anche i loro genitori. Allora questi ultimi comprenderanno, nella
luce della Fede, che sono benedette quelle famiglie a cui è concesso
l'onore di dare a Dio un figlio Sacerdote.
P. Marco Caprio, passionista
Convento dei Passionisti -
Casamicciola - Ischia (NA)
3 maggio
2003
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