Per lui va bene così.
Anzi va addirittura benissimo. Vivere nell'ombra o al
massimo di luce riflessa. Ne sarà contento anche in
cielo. Qualcuno non lo chiama neppure per nome,
limitandosi a ricordarlo come "il fratello di san Paolo
della Croce". Altri più fedeli alla storia
correggono precisando il "santo" fratello di san Paolo
della Croce, il "confondatore" dei Passionisti.
Vivere nell'ombra immerso solo nella luce di Dio.
Scivolare sereno ed uscire silenziosamente dalla memoria.
Fu la sua costante aspirazione. Si dice che nel suo tenace
desiderio di nascondimento, abbia pregato il Signore di far
scomparire anche il suo corpo per evitare venerazione da parte
dei fedeli.
E stando ai fatti fu ascoltato. Sepolto
in chiesa, la sua salma fu nascosta altrove per timore di
profanazioni sacrileghe da parte dei soldati durante
l'occupazione francese dello stato pontificio. L’autore
dell'occultamento portò con sé nella tomba il segreto della
nuova sepoltura. Le successive ricerche, sia pure
accurate, non hanno dato alcun esito. BIOGRAFIA: documento tratto
dal Libro di Pierluigi Di Eugenio; Sotto la Croce appassionatamente, la santità
nella famiglia passionista; Editoriale Eco- S. Gabriele (TE); 1997; pagg. 335.
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