8 marzo 2003. I funerali di padre Emilio Vicini, passionista,  morto nel Convento di Mondragone (CE)
 

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LE RIFLESSIONI DEL SUPERIORE PROVINCIALE DOL


Padre Emilio Vicini
(5/12/23 - 7/3/03)

Mondragone (CE). Cronaca di un arrivederci in Paradiso

Una giornata di preghiera di suffragio interamente dedicata a lui, a padre Emilio Vicini, religioso passionista, in occasione dell’estremo saluto che la comunità provinciale passionista dell’Addolorata ha voluto riservare a questo sacerdote nel giorno dei suoi funerali solenni. Per la comunità passionista è stato un giorno di raccoglimento intorno alla sua bara, testimonianza di una vita terrena conclusa ad un’età veneranda, con i suoi 80 anni.

La celebrazione del rito funebre è iniziata alle ore 10,30 di sabato 8 marzo 2003, nella Chiesa dei padri passionisti di Mondragone, gremita in ogni angolo di posto e con tantissimi fedeli costretti a stare fuori, ma comunque partecipi al mesto evento. Una schiera di sacerdoti, quasi tutti passionisti della Provincia dell’Addolorata (solo qualche prete diocesano) che hanno concelebrato con il Vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca, monsignor Antonio Napoletano e con il Superiore provinciale, padre Antonio Rungi.

Circa 50 quelli che hanno condiviso nel raccoglimento l’addio a padre Emilio. L’omelia del Vescovo è stata incentrata sul sacerdote amico di Dio e degli uomini, ma anche sul tema del servizio a Dio e ai fratelli. Caratteristiche che il Vescovo coglieva in modo autentico in padre Emilio Passionista. Poi la celebrazione ha proseguito nel raccoglimento e nella mestizia dei presenti, tutti colti impreparati da questo improvviso ed inatteso addio di padre Emilio.

A conclusione della messa e prima della benedizione finale l’atteso discorso del Superiore provinciale, padre Antonio Rungi, che in pochi minuti ha tratteggiato la figura di religioso e sacerdote "singolare" che è stato padre Emilio nel corso della sua vita. Uomo di preghiera, carità, disponibilità, bontà, tenerezza ed affabilità. Religioso coerente e coraggioso, rispettoso delle regole e sottomesso alla volontà di Dio, che egli vedeva manifesta anche nelle direttive dei superiori. Parlando con il cuore, il Provinciale ha messo in risalto la esemplarità della vita nascosta e orante di questo degno figlio spirituale di San Paolo della Croce. Un lungo applauso di apprezzamento alle parole pronunciate dal superiore provinciale ha concluso il pensiero dell’oratore.

Poi il breve saluto di ringraziamento che la nipote acquisita di padre Emilio Graziella Marsella, a nome di tutta la famiglia, ha rivolto ai presenti, alle autorità religiose e civili, alla comunità parrocchiale di San Giuseppe Artigiano. Infine, la benedizione finale della salma fatta dal Vescovo e dal Superiore Provinciale. Concluso il rito tra la mestizia generale, la salma è stata trasferita al paese natio di padre Emilio, Roccasecca, dove è giunta alle ore 13.00. Il tempo necessario per dare la possibilità ai cittadini del luogo per una breve visita al defunto sacerdote loro stimato concittadino. Alle ore 15.00 esatte è iniziata la santa messa funebre, officiata dal Superiore Provinciale, padre Antonio Rungi, e concelebrata da don Enzo, parroco della locale chiesa, da padre Giuseppe Polselli e padre Emanuele Zippo passionisti.

Anche qui un concorso di popolo numeroso, fino a riempire la chiesa in ogni posto. La messa è stata animata con i canti liturgici della comunità parrocchiale. All’omelia, il superiore provinciale ha presentato la figura di padre Emilio in modo più completo ed esauriente, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua consacrazione a Dio, nella Congregazione della Passione e delle successive tappe della sua vita sacerdotale e religiosa. Parole toccanti quelle che sono uscite dal cuore e dalle labbra del Superiore provinciale, frutto di una lunga e reciproca stima tra padre Rungi e padre Emilio, entrambi vissuti nella comunità passionista di Mondragone.

Conoscenza autentica e profonda quella tra i due sacerdoti, tanto da permettere a padre Rungi una dettagliata e circostanziata presentazione della vita e delle opere di padre Emilio davanti ai suoi concittadini. A conclusione della messa, il parroco, don Enzo, ha benedetto la salma ed in corteo, parenti, sacerdoti, amici e conoscenti si sono recati al Cimitero recitando il santo Rosario. Infine, la tumulazione della salma in una cappella privata del cimitero di Roccasecca, paese natio di padre Emilio, dove era nato il 5 dicembre 1923 da Giovanni e Antonia Castiglia, battezzato con il nome di Andrea. Tra i passionisti entrava a Calvi Risorta all’età di 14 anni, in seguito ad una missione popolare, che ti portò a seguire Gesù Crocifisso, alla scuola di san Paolo della Croce, nella cui famiglia entrava il 22 settembre 1940, professando i consigli evangelici a Pontecorvo.

Fu ordinato sacerdote dopo aver terminato gli studi il 19 marzo 1947 a Paliano e subito dopo fu impegnato in vari uffici nella provincia dell’Addolorata, che ha svolto sempre con competenza e generosità. Dal 1965 risiedeva nella comunità passionista di Mondragone, impegnato come superiore, vicario e direttore del Convitto San Giuseppe Artigiano e, negli ultimi anni, come sacerdote impegnato in vari ministeri tra cui quelli dell’amministrazione del sacramento della penitenza, dell’assistenza spirituale agli ammalati ed anziani, della carità operosa e fattiva a favore dei bisognosi.

In poche parole, un vero religioso passionista, esemplare sotto molteplici aspetti, anche in questa speciale devozione alla Santissima eucaristia e alla Madonna del Rosario, alla cui protezione si era affidata in modo singolare all’inizio del suo cammino di vita consacrata, assumendo il nome di Emilio della Vergine di Pompei.

Il Cronista

Mondragone, 8 marzo 2003

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