NOTIZIARIO DEL MOVIMENTO LAICALE PASSIONISTA  -  Dicembre 2001

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LA COERENZA DELLA TESTIMONIANZA
di Franco Nicolò, Coordinatore nazionale MLP
Le difficoltà incontrate nel tenere in piedi la pubblicazione di "Notizia", riconducibili per lo più a motivi di carattere finanziario, temporaneamente ci suggeriscono di tentare la diffusione del nostro foglio di collegamento con cadenza bimestrale e per via telematica, utilizzando il sito internet: www.passionisti.org/mlp.
Allo stesso tempo, considerata l'assenza del Direttore Responsabile, il Coordinamento Nazionale ne sostituirà le funzioni, curando nel contempo le prossime pubblicazioni, la cui responsabilità sarà affidata alternativamente al Coordinatori Provinciali e relativi Assistenti, in rappresentanza delle 6 Province Religiose.
Questo tentativo accolto con perplessità da parte di alcuni, vuol essere una verifica dell'impegno di tutti alla realizzazione dell'art. 10 dello nostro statuto: "Notizia è l'organo di formazione, informazione e testimonianza del Movimento Laicale Passionista”. Probabilmente saremo assaliti da dubbi sulle nostre capacità, sentiremo il peso di responsabilità non adatte al nostro ruolo, ma con l'umiltà di chi si pone al servizio dei fratelli e con la fede nell'illuminazione dello Spirito Santo sapremo essere determinati nello svolgere l'impegno assunto!
Formazione, informazione, testimonianza sono i requisiti indispensabili con cui abbiamo voluto caratterizzare "Notizia".
Lasciando agli Assistenti Spirituali il compito più direttamente formativo, considero importante nelle nostre riflessioni approfondire il nostro ruolo di laici, testimoni che "…chi ha incontrato Cristo non può tenerlo soltanto per sé ma deve annunciarlo(Novo millennio ineunte).
Una più attenta lettura del nostro statuto c'impone dei comportamenti che contraddistinguono il nostro ruolo.
Essere laici nel M.L.P. implica "promuovere, coordinare, formare gli aderenti perché attualizzino nel mondo la spiritualità della Croce” (Statuto M.L.P. 1/b ), in comunione con tutta la Famiglia Passionista. Oggi diventa importante domandarci se abbiamo acquisito quelle caratteristiche che più direttamente ci portano alla contemplazione della "grata memoria della Passione". Ovviamente non saremo mai testimoni per gli altri se noi per primi non raggiungiamo quel discernimento interiore che quotidianamente ci porta ad unirci a Dio con la preghiera e la meditazione. Personalmente penso che il nostro vivere quotidiano non deve necessariamente essere contraddistinto soltanto da momenti contemplativi. L'unione con Dio si realizza anche nel rapporto con i fratelli, con il nostro modo di metterci al servizio degli altri: solidali con coloro che sono in difficoltà, aiuto per i più poveri, esempio ed insegnamento all'interno del nostro ambiente sociale e nelle nostre famiglie.
La "spiritualità della comunione”, così ben evidenziata dal Papa, deve emergere quale "principio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l'uomo e il cristiano..., capacità di sentire il fratello di fede nell'unità profonda dei Corpo mistico ..., saper condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi bisogni..." (Novo millennio ineunte).
Naturalmente ciò comporta un impegno costante di vita; essere testimoni implica l'applicazione di quei principi che liberamente abbiamo scelto.
Essere tenaci sarà sicuramente faticoso, ma con la fiducia nell'amore misericordioso di Dio e con l'aiuto di san Paolo della Croce, certamente saremo capaci di superare quei momenti di difficoltà e sconforto che incontreremo nel nostro cammino.