FESTIVITÀ
di Mina Caianiello
RIFLESSIONE. PRIMO MAGGIO, FESTA DI S.
GIUSEPPE ARTIGIANO
La tradizione religiosa, ci ha portato alla conoscenza degli
eventi particolari dedicati al santo protettore di ogni singola
comunità parrocchiale.
Credo che questo, abbia un significato recondito e solo
apparentemente popolar-religioso; è un momento di forte richiamo
per tutti, sia quelli che assiduamente frequentano la Parrocchia,
sia e soprattutto per coloro che vivono lontane da essa. Persone,
queste ultime, che hanno bisogno di essere stimolate dell’eco che
questi momenti suscitano, per potersi scuotere e rendersi conto che
tutte le giustificazioni date al loro comportamento non sono altro
che alibi al proprio egoismo. La festività parrocchiale in fondo è
il culmine di un cammino spirituale che impegna per tutto l’anno,
e che unisce tutti in una grande famiglia, accomunati dallo stesso
spirito, propensi a recepire anche voci appena sussurrate che fa
smettere di essere "io" per farci diventare
"noi".
Solo allora cade il velo dell’ipocrisia e dell’egoismo e si
riesce a vedere quello che un "Uomo" ha predicato da 2000
anni. E’ appena trascorso nella nostra Parrocchia dedicata a S.
Giuseppe artigiano il momento annuale della festa; momento che è
stato scandito dai vari appuntamenti e religiosi e sociali. Sono
stati giorni molto intensi per tutta la comunità parrocchiale, che,
sempre di più, accorre con gioia e partecipa alla preparazione
della festa con il Triduo di preghiere; all’incontro dell’impartizione
della Cresima presieduta dal Vescovo nella mattinata del 1° Maggio;
nella processione del Santo per le principali vie della Parrocchia
nel pomeriggio.
Le due serate –30 Aprile e 1 Maggio – hanno caratterizzato con l’annuale
sagra delle "fave con pecorino e…", l’afflusso di una
folla festante, lieta di trascorrere nel giardino dei Padri
Passionisti, l’annuale appuntamento d’incontro e di ritrovo con
amici e parenti ascoltando artisti del panorama della musica leggera
italiana e napoletana.
Tutto ciò è possibile grazie a persone che si prodigano con
asfissiante lavoro e spirito di abnegazione guidati dai Padri
Passionisti. Tutto per vivere giorni di fratellanza e serenità, con
la consapevolezza che molti "naviganti" si siano fermati
in un porto sicuro e ristoratore e con la speranza di essere sempre
di più.