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I
Passionisti
di Casamicciola nel ricordo del 50° anniversario della loro chiesa |
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Nel
1951 i lavori furono ripresi e
cominciarono a proiettarsi verso la fase finale. Così dopo un lungo
travaglio spirituale, dopo aver superato il mare agitato delle passioni
umani, spuntò l’alba radiosa del 28 Febbraio 1953.
Alla presenza del Sindaco, dei principali uomini del paese, il
Vescovo Passionista Padre Elia Salazar, circondato da un vasto
stuolo di religiosi e di fedeli, benedì solennemente il nuovo Tempio,
mentre nell’aria ancora risuonavano le calde parole del Rev. Padre
Ettore Albino, Gesuita, che, per tre giorni, aveva elogiato l’opera
apostolica dei Padri passionisti.
Ora la Chiesa si presentava in tutta la sua solennità all’ammirazione
dei fedeli. Una struttura classica, piena di luce, con la speciosità
delle sue colonne, dei suo capitelli, dei suoi stucchi. Opere eseguite
con arte dal Signore Raffaele Russo e figlio da Miano (NA) sempre sotto
il disegno e la direzione dell’Ing. Prof. Giuseppe Esposito.
Brillava il pavimento a getto di cemento con riquadrature in marmo. Nel
catino si ergeva solenne l’altare maggiore, la balaustra ed il trono
di marmoreo di S. Gabriele dell’Addolorata, opera della Ditta
Soldolini di Massa Carrara. Svettava al suo fianco un classico campanile
che, successivamente, il 2 Maggio 1954 e successivamente venne adornato
dalla presenza di tre sonori sacri bronzi, opera della Ditta Carmine
Capezzuto di Napoli. Sulla guglia del medesimo dominava una bellissima
statua della Vergine Immacolata opera e regalo di Luigi Mennella di
Casamicciola.
All’entrata del tempio, a destra della struttura, si ergeva solenne l’oggetto
più caro ai Passionisti ed al loro Fondatore: un artistico a grande
Crocifisso. Le braccia di questo nuovo Tempio Sacro che, negli anni,
avevano accolto nella fede una fiumana di anime assetate di pace e d’amore,
hanno avuto la gioia di stringere, in un alone di gloria, le spoglie
mortali del Fondatore "S. Paolo della Croce" e del giglio del
Gran Sasso "S. Gabriele dell’Addolorata": Padre e Figlio
quasi per suggellare, con la loro presenza, la gioia per la stabile
dimora dei Passionisti in quest’Isola d’incanto.
Le spoglie mortali del Santo Fondatore giunsero
nell’Isola il 14 Giugno 1969. Furono
accolte da una folla immensa di fedeli provenienti da tutta l’Isola,
dalle Autorità Religiose, Civili e Militari, tra un tripudio di suoni,
di canti, di spari. Sbarcava sul nuovo molo, ancora in costruzione, che
il Sindaco Castagna, nella foca del suo discorso, s’impegnava di
intitolarlo al Santo.
Il Sindaco, nel suo vibrante saluto additava al santo come primo
passeggero che sbarcava nel nuovo molo, apportatore di un messaggio di
amore e di pace ed auspicio di benedizione per la prosperità ed il
progresso di Casamicciola Terme e dell’Isola tutta. Il Vescovo di
Ischia, Sua Eccellenza Dino Tommasini, a suo volta si rallegrava perché
con la Sua visita nell’Isola, S. Paolo della Croce, che già era
conosciuto ed amato per l’opera e l’attività dei suoi figli,
acquistava nuovo titolo tra i santi amici e protettori dell’Isola.
Poi le spoglie gloriose furono trionfalmente portate nella nuova Chiesa
ed entrando tra quelle mura e contemplando misticamente tutto il bel
complesso architettonico, dall’alto dei cieli, il Suo cuore gioì e
sembrava sussurrare ai suoi figli di ieri e di oggi le belle parole di
speranza che, un dì lontano, rivolse alla Comunità travagliata di
Ceccano: "Alle volte accade che scagliandosi dalle nuvole un gran
fulmine, colpisce in un monte spogliato ed ecco che scopre una miniera d’oro"….
Il Signore dal travaglio caverà un gran bene" S.I. 998-49
Sulla scia della presenza nell’Isola delle spoglie mortali del
Fondatore, 32 anni dopo, sbarcarono nell’Isola
le tante attese spoglie mortali di uno dei Suoi figli, tanto amato dai
fedeli cristiani: "S. Gabriele dell’Addolorata".
La sera del 12 Febbraio 2002, il Suo corpo
sbarcò in un alone di Fede e di amore
sul pontile "Aragonese" di Ischia accolto dalle Autorità
Religiose, Civili e Militari insieme ad una fiumana di popolo.
Nella cattedrale cuore della spiritualità della Diocesi ricevette l’omaggio
del Vescovo del clero secolare e religioso e di una continua presenza
dei fedeli. Dalla Sua Urna dorata sembrava che il Santo benedicesse la
schiera dei devoti che a Lui si rivolgevano con Fede ed Amore ed
accarezzasse, con il Suo sorriso di cielo, l’enorme presenza dei
bambini, che, incantati, Lo ammiravano.
Nel pomeriggio del giorno seguente, 13 Febbraio, le spoglie mortali del
Santo, via mare, furono portate a Casamicciola accolte sempre con
intensa Fede dal popolo e, in mezzo a due ali di fedeli, si avviò verso
la Chiesa dei Suoi Confratelli, per prendere fisicamente possesso di
quel tempio, che i Padri Passionisti, con tanti sacrifici, amore,
sofferenze, avevano costruito e, con amore fraterno, a Lui avevano
dedicato.
Nel 50° anniversario della benedizione della
loro Chiesa, i Padri Passionisti innalzano con Fede il loro animo a Dio
che, nei misteriosi disegni della Sua Divina Provvidenza, dirige gli
avvenimenti umani e saprà ricavare sempre dal male il bene.
Facendo poi propria l’esortazione paolina "grati estote"
aprono i loro cuori alla riconoscenza verso tutti coloro che hanno
contribuito con aiuti finanziari, con preghiere e con amore sincero all’attuazione
dell’opera.
Memori, infine, dei sacrifici e delle sofferenze dei padri della prima
ora, si tuffano nel passato per elogiare la loro costanza e la loro
fiducia in Dio. Vivono il presente con lo sguardo rivolto al futuro e,
in quest’ottica s’impegnano a continuare la loro opera
evangelizzatrice al servizio della Chiesa locale con l’unico intento
di portare, sotto il simbolo della Croce, Dio alle anime e le anime a
Dio.
P.
Marco Caprio, passionista
Convento dei Passionisti - Casamicciola - Ischia (NA)
10 febbraio 2003
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