Casamicciola.
Giubileo sacerdotale di padre Carmine Flaminio, missionario passionista
di Antonio Rungi
Ha
compiuto 50 anni di vita sacerdotale ed è stato festeggiato dalla
comunità passionista di Casamicciola, nell’Isola d’Ischia, dove il
sacerdote vive da diversi anni. Si tratta di padre Carmine Flaminio,
missionario passionista, nato a Napoli il 10 gennaio 1929 ed ordinato
sacerdote il 3 maggio 1953 a Roma. La solenne liturgia di
ringraziamento si è svolta nella chiesa dei passionisti di Casamicciola,
dedicata a San Gabriele dell’Addolorata, alle ore 12.00 di domenica 11
maggio. Diversi i sacerdoti, religiosi e diocesani, che hanno
concelebrato con padre Carmine nella messa di ringraziamento, tra i
quali il superiore provinciale dei passionisti di Napoli, padre Antonio
Rungi, ed il superiore locale, padre Enrico Cerullo.
Ha
rappresentato il Vescovo di Ischia, monsignor Filippo Strofaldi, il
Vicario generale. L’omelia è stata tenuta dal superiore provinciale
che ha ripercorso le tappe fondamentali dei 50 anni di vita sacerdotale
di padre Carmine, mettendo in risalto il suo impegno non solo
nella formazione dei giovani studenti passionisti negli anni settanta,
ma, soprattutto, il suo instancabile zelo nella predicazione itinerante,
tipica della Congregazione della Passione.
Padre Carmine, infatti, è stato ed è uno dei missionari più attivi
della Provincia dell’Addolorata, nonostante i suoi 75 anni di vita.
Sviluppando ulteriormente la sua riflessione, il superiore provinciale,
ha messo in evidenza, in sintonia con la parola di Dio della quarta
domenica del tempo di Pasqua, incentrata sulla figura del Buon Pastore, l’impegno
di padre Carmine nell’annuncio della parola di Dio, nella celebrazione
eucaristica, nell’amministrazione dei sacramenti, con speciale
attenzione al sacramento della riconciliazione.
Padre Carmine, infatti, oltre alla predicazione assiste spiritualmente
alcune comunità religiose femminili dell’Isola Verde. "Carattere
affabile, persona umile, uomo di pace, religioso obbediente e
disponibile –ha detto il Superiore provinciale – padre Carmine
Flaminio rappresenta per la comunità provinciale un esempio di vita,
soprattutto per quanti lo hanno avuto come direttore e superiore locale.
La Provincia ti ringrazia per tutto il bene che hai compiuto per la
gloria di Dio e per quell’amore profondo che ti lega a Gesù
Crocifisso, sull’esempio di San Paolo della Croce, alla cui scuola ti
sei posto appena ha avvertito la vocazione passionista, nella tua città
natale, Napoli, con la vicinanza dei passionisti di S. Maria ai Monti, a
pochi metri della tua abitazione della zona di Capodichino".
La santa messa è stata animata dalla locale schola cantorum e dagli
studenti passionisti di Roma. In preparazione della celebrazione
eucaristica di domenica 11 si è svolto un triduo vocazionale, animato
da padre Antonio Mannara, consultore alla formazione e da padre Roberto
Fella, che hanno preparato i fedeli, frequentanti la Chiesa dei
Passionisti e la vicina Congrega di San Gabriele dell’Addolorata alla
fausta e gioiosa ricorrenza.
Presenti tantissimi fedeli, tra cui anche il sindaco e consorte di
Casamicciola e diversi amici, conoscenti ed estimatori di padre Carmine.
A conclusione della S. Messa, padre Enrico Cerullo, in qualità di
superiore locale, ha voluto porgere gli auguri di felicitazioni al padre
Carmine, ringraziandolo di quanto ha fatto nell’Isola d’Ischia in
tanti anni di ministero sacerdotale. Stesso pensiero di appezzamento
anche da parte del Vicario generale della diocesi ischitana.
Una
celebrazione semplice, ma molto sentita e vissuta in quello spirito di
riconoscenza al Signore per un singolare dono come quello di 50 anni di
vita sacerdotale.
In precedenza, padre Carmine Flaminio aveva festeggiato con i parenti
più stretti nella Chiesa dei Passionisti di Napoli, il 4 maggio scorso,
anche qui per ringraziare il Signore per il gran dono della vocazione. Mentre
il giorno 3 maggio, insieme ai suoi compagni di studi ordinati nello
stesso giorno aveva ringraziato il Signore, nella Basilica dei SS.
Giovanni e Paolo, dove 50 anni prima era stato ordinato presbitero
di Santa Romana Chiesa nella Congregazione dei Passionisti.
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