23/12/00 - Biblioteca dei Passionisti di Napoli - Inaugurazione della nuova sede

Intervento del Prof. Francesco Russo
(Associazione dei Bibliotecari Ecclesiastici Italiani)

il Ruolo - i Servizi - i Problemi - il Futuro

Il futuro delle biblioteche ecclesiastiche
Oggi la Campania è l'unica Regione ad avere avviato già da due anni il progetto SIBERG per la catalogazione informatica. E' un progetto a cui per adesso stanno lavorando 11 biblioteche solo ecclesiastiche alle quali se ne aggiungeranno un'altra ventina che hanno presentato richiesta, ed è l'unico progetto sponsorizzato totalmente dalla Regione Campania. Unico progetto costituito solo da biblioteche ecclesiastiche, in altre Regioni hanno aderito biblioteche ecclesiastiche e biblioteche locali. 
Stiamo quindi portando avanti questo grosso progetto e anche questa biblioteca ne farà parte e tra non molto saremo in grado di conoscere almeno in parte il patrimonio regionale. Ma forse prima di arrivare a questa conclusione della informatizzazione di quasi tutte le biblioteche ecclesiastiche è opportuno che ogni ordine pensi un po’ a portare avanti il progetto "la conoscenza del proprio patrimonio". Questo già sarebbe una cosa molto molto importante.
Diciamo che per ottenere dei risultati abbiamo bisogno anche di personale qualificato, personale che deve essere aggiornato, personale che deve seguire dei corsi e questa biblioteca ha mandato tre collaboratori a seguire un corso organizzato dalla ABEI. Collaboratori che nella maggior parte dei casi sono dei volontari. Il volontariato nelle nostre biblioteche è una mano santa, però è sempre una mano un po’ tremolante perché si tratta di giovani che vengono a fare volontariato nella speranza di essere assunti.
Ma quando questa speranza non si realizza, allora rimaniamo molto spesso senza neanche il sorriso di chi ci ha aiutato fino ad oggi. Ecco perché questo è un problema molto serio che va affrontato ad alti livelli e speriamo che con l'ampliamento dell'art. 12 del concordato qualche cosa di buono si riesca a fare.
Una proposta che mi sono permesso di fare due anni fa ad un nostro convegno ABEI è quella di creare presso strutture come questa dei sistemi integrati: biblioteche, archivi, musei. Questa potrebbe essere l'unica via alla soluzione di alcuni problemi, anche economici. Noi abbiamo la Regione che ci viene in aiuto e la Conferenza Episcopale Italiana, che attraverso l'analisi delle richieste riesce a dare qualche contributo alle biblioteche ecclesiastiche.
Però è chiaro che chi viene in biblioteca non deve pagare, chi viene a consultare l'archivio non deve pagare, altrimenti ce li sogniamo gli utenti. Soprattutto qui da noi che per andare a vedere una partita di calcio spendiamo anche 100.000 lire per il biglietto, ma se dobbiamo dare 10.000 lire per avere un tesserino per entrare in biblioteca o in archivio, non lo facciamo. Allora il sistema integrato potrebbe risolvere in parte questo problema perché per il museo si potrebbe stabilire un biglietto di accesso; per la biblioteca e per l'archivio no. Quindi, questo dovrebbe essere un po' secondo me il futuro dei nostri complessi intesi sempre come archivi, biblioteche e musei.
Impostati in questi termini io credo che anche la funzione della biblioteca ecclesiastica intesa come centro di promozione culturale e di educazione permanente è resa efficiente da una gestione oculata e incisiva e ad essa va riconosciuta una collocazione di pubblica biblioteca molto più forte di quanto fino ad ora non sia avvenuto. 
La necessità di un intervento pubblico per quanto attiene la gestione e la fruizione dei beni culturali nelle biblioteche ecclesiastiche scaturisce dalla funzione che le biblioteche ecclesiastiche assumono non solo in rapporto ai fini essenziali che la chiesa istituzionalmente persegue ma anche in rapporto alla comunità civile nell'ambito della quale la chiesa stessa opera.
  Indietro