Il 2 luglio il Papa approvava l'autenticita’ del miracolo fissando la data della Beatificazione al 29 gennaio appena scorso.
Questo giorno rimarra’ per me (e per la mia famiglia) unico e, irripetibile, per la straordínaría emozione vissuta.
Un primo forte brivido ho avvertito, all'inizio della cerimonia, quando il Vescovo di Frosinone, nel presentare un profilo biografico del Beato, per la richiesta al Papa di procedere al rito della Beatificazione, accennava al miracolo avvenuto a mio figlio: improvíso, calorosissimo e irresisistibile era l'applauso che seguiva da parte di migliaia di persone lì convenute da ogni parte di Italia e dall'Estero.
Poi, lo scoprirnento dell'immagine del Neo Beato, íl dono offerto da mio figlio al santo Padre durante la santa Messa e infine l'udienza affettuosa che il Papa ci ha concesso brevemente subito dopo la cerimonia liturgica sono stati tanti altri momenti vissuti in modo indescrivibile.
Nel pomeriggio ancora più intima era l'emozione che mi prendeva, quando tantissimi di noi ci ritrovavamo a venerare il corpo del Beato esposto per l'occasione presso la casa generalizia dei Passionisti, in Roma.
Tra i numerosi partecipanti c'erano quasi cinquecento del mio paese accompagnatí dal Parroco e dall'intera Amministrazione Comunale. Presenti anche tanti soci dell'ASEAP, venuti alcuni da molto lontano con le rispettive famiglie e qualcuno organizzando anche un pulman di pellegrini.
Oggi il corpo di Grimoaldo, racchiuso in una preziosa urna trasparente si ritrova nella Badia di Ceccano, meta di un ininterrotto pellegrinaggio.
Spero, partícolarmente nella prossima annuale Assemblea del 25 aprile, di poter condividere con voi la mia ricchezza spirituale.
Mi pare doveroso richiamare la vostra attenzione su un particolare, che ha un grande significato per me e per tutti voi ex alunni.
Io, che anni addietro avevo fatto "un dietrofront" all'esperienza religiosa passionista, sono stato oggetto dell'attenzione del Fondatore, che nonostante tutto, a conferma del rispetto che aveva per i laici, ha permesso che un suo esimio Figlio mi venisse in aiuto in un momento di gravissimo smarrimento.
Mi sento di poter affermare che la coincidenza con la conclusione del Terzo Centenario della nascita del Fondatore e mentre la Congregazione sta "aprendosi" ai laici...l'avvenimento assume davvero un carattere provvidenziale.
Quel miracolo per me e per tutti noi soci deve tradursi in uno stimolo autentico da vivere la nostra realtà laicale con maggiore coerenza e a saper testimoniare nella nostra "secolarita’" la Spiritualita’ della Croce.
Ora, in attesa di rivederci, vi invio affettuosi saluti e vi comunico, qui a lato, alcune notizie - flash riguardanti noi soci e il cammino associativo.
 

Antonio Romano