Questo non è un ragazzo ma un
uomo", dicevano meravigliati gli operai mentre ricevevano
la paga.Ormai lo
conoscevano bene: esatto, spigliato, diligente.Qualcuno aveva cercato anche di ingannarlo.Ma invece di qualche soldo in più aveva rimediato
vergogna e confusione.
Il ragazzo in questione, Galileo Nicolini,
aveva solo 9 anni.Papà Luigi appaltatore di lavori stradali e impresario
edile, e mamma Loreta Lucciola ne erano giustamente orgogliosi;
nei momenti difficili chiedevano il suo parere.Lo impegnavano come contabile, segretario, consigliere
nella gestione dell'azienda che contava 50 operai."Mi avete tolto un tesoro", dirà Luigi ai
Passionisti quando il figlio entrerà in convento.
Era cresciuto in fretta, Galileo.Vita brevissima la sua.Quando muore, non ancora quindicenne, tutti diranno:
"E' morto un santo".
BIOGRAFIA: documento tratto
dal Libro di Pierluigi Di Eugenio; Sotto la Croce appassionatamente, la santità
nella famiglia passionista; Editoriale Eco- S. Gabriele (TE); 1997; pagg. 335.