In
seminario lo chiamavano "ambulanza" per la disponibilità verso i
malati e per quella voglia matta di correre in soccorso di chi avesse il minimo
bisogno di aiuto. Più tardi lo indicavano come "l'amico dei santi" per l'ufficio
di postulatore svolto con impagabile diligenza.Infine
lo proclamarono "il santo amico dei santi" per l'impegno eroico di
imitare le virtù di quanti proponeva per la canonizzazione. E nell'arco della vita apparve a tutti come la bontà e il sorriso di Dio
resi visibili. BIOGRAFIA: documento tratto
dal Libro di Pierluigi Di Eugenio; Sotto la Croce appassionatamente, la santità
nella famiglia passionista; Editoriale Eco- S. Gabriele (TE); 1997; pagg. 335.