Vai alla Home Page Santa GEMMA GALGANI
www.passionisti.org/santagemma

Clicca per iniziare la Ricerca

11 aprile. Morte di santa Gemma Galgani: il Transito

Vai all'inizio di questa Sezione
www.passionisti.org/santagemma

Vai a questa Sezione


Fuori Porta Elisa - 55100 LUCCA - Tel. 0583.91724
www.santagemma.it 
E-Mail: info@santagemma.it

CONGREGAZIONE MISSIONARIA Sorelle di S. Gemma

Casa Madre: Via della Chiesa, 1 - 55010 Camigliano (LU) - Tel. 0583.927165
E-Mail: msgemma@iol.it

Casa Giannini: Via del Seminario, 10 - 55100 LUCCA - Tel. 0583.48237

Qualche ora prima di spirare, «prese il Crocifisso tra le mani e tenendolo all’altezza degli occhi e guardandolo disse: "Vedi, o Gesù? Non ne posso più! Se è tua volontà, pigliami!". Poi alzò gli occhi al quadro della Madonna appeso al muro davanti e soggiunse: "Mamma mia, raccomando l’anima mia a te! Di’ a Gesù che mi usi misericordia!"».
Erano presenti il Parroco, la zia Elisa, quasi tutti i membri della famiglia Giannini e due suore Barbantini.
«Ad un certo punto appoggiò il capo sopra la spalla della Signora Giustina: calma e serena in tale posizione spirò, mentre le cadevano dagli occhi due lacrime». Erano le 13, 45 del Sabato Santo, 11 aprile 1903.
«Io volli – dichiara il Correttore della Rosa, Don Roberto Andreuccetti –, che le fosse messo sul petto, sopra la veste, l’emblema dei Passionisti, perché se Gemma non fu di fatto Passionista, lo fu sempre col cuore e col desiderio più vivo». «aveva il Crocifisso sul petto e la corona legata al polso della mano destra, vestita come al solito, ed in capo un velo nero».
«Era bella come un angelo, calma, serena, col suo sorriso abituale, e vennero molti a visitarla perché le avevano preso venerazione; e questi erano di ogni condizione». Il trasporto avvenne la sera di Pasqua. Col corpo, nella cassa, era stato chiuso un tubo di cristallo, contenente una pergamena con una breve memoria biografica di Gemma.

Dalla vita di Santa Gemma Galgani
Nel Maggio 1902 cade nuovamente inferma; ma, obbedendo al Padre Germano che le aveva comandato di pregare per la guarigione, alla fine di giugno si ristabilisce perfettamente.
Il 19 agosto muore la sorella Giulia. Ricaduta nel male, Gemma guarisce di nuovo il 21 settembre dello stesso anno. La notte del 21 ottobre è sorpresa da violenti attacchi e si chiama il medico per ben due volte. «Gemma è malata assai; è ridotta un cadavere in pelle e ossa; soffre dolori acerbissimi e pene interne che fanno raccapricciare». 
Lo stesso giorno cessa di vivere anche il fratello Tonino. Pregato con vive insistenze, Padre Germano accorre e ordina che si amministri il Viatico all’inferma. Ma Gemma non muore. La malattia fa il suo corso senza che i medici riescano a definirla in modo concorde. Passano altri mesi; e alla fine, per evitare qualunque pericolo di contagio, prevale il consiglio di trasferirla in una casa vicina: ciò avvenne il 24 gennaio 1903, con immenso dolore di tutti. Nell’uscire di casa piangeva, dicendo:«Questa è la seconda volta che perdo la mamma, ma viva Gesù! Sola con Gesù solo!». 
Le ultime prove furono atroci, spaventose le vessazioni diaboliche. I membri della famiglia Giannini l’avevano assistita fino allora. Alla Signora Cecilia, gemendo dice:«Non mi lasci finché non sono inchiodata in croce. Ho da essere crocifissa con Gesù. Gesù mi ha detto che i suoi figli devono morire crocifissi». Poi s’immerge in un’estasi dolorosa, allarga le braccia e resta immobile fino alle 13,30. «Guardi a un’immagine di Gesù crocifisso moribondo e questa era la sua figura», scrisse poi Cecilia al Padre Germano.
Spasimò fino al mattino del Sabato Santo. Verso le 8 le fu portato il Viatico e ricevette l’Olio degli infermi. Prima di mezzo giorno fu chiamato, e poté accorrere, anche Mons. Volpi che, pur richiesto dalla morente, ricusò di farle gli esorcismi, credendola ormai fuori dei sensi e in preda al delirio. Si limitò a darle nuovamente l’assoluzione. 
Qualche tempo prima la Signora Cecilia aveva ricordato a Gemma il Padre Germano che si trovava a Roma. «Non chiedo più nulla – aveva risposto la Santa – ; ho fatto a Dio il sacrificio di tutto e di tutti. Ora mi preparo a morire».

 
www.passionisti.org un sito web della Famiglia Passionista   -   passionisti@passionisti.org 

Copyright ? No Grazie: diffondete, stampate e utilizzate il contenuto di questo sito
Risoluzione: 800 x 600  -  Carattere: piccolo - Organizzazione: ACSMAM
Webmaster: Pasquale Della Ragione - della.ragione@iol.it