Si
e' tenuta presente come base l'edizione curata, nel 1924, dal P.
Amedeo Casetti della Madre di Dio. Ma ogni lettera e' stata
confrontata con l'originale oppure con la copia esistente
nell'archivio generale dei passionisti. Dal riscontro si e' visto
che l'edizione curata dal Casetti fu fatta con buoni criteri e con
fedeltà. Sono rare le parole omesse o non lette bene.
Seguendo l'edizione
antecedente e tenendo presente i criteri usati nel pubblicare la
corrispondenza di persone dell'epoca moderna, pensando anche al
fine dell'edizione che e' di offrire un testo fedele all'originale,
ma anche leggibile, sono state fatte alcune correzioni circa la
punteggiatura, l'uso delle doppie consonanti e cambiando la
"j" con la semplice "i".
Circa l'ortografia
ricordiamo che Paolo, ordinariamente, non rileggeva la lettera e
non aveva tempo per correggere gli errori di ortografia perché
scriveva in fretta, come si e' detto. Anche le forme verbali,
quando erano troppo differenti dal modo che dovrebbero essere e
potevano creare difficoltà nel lettore, a volte, sono state rese
più comprensibili.
Sono state lasciate le abbreviazioni dell'inizio, dei saluti
finali ma non si sono posti i punti, se vi erano.
Circa l'indice analitico: esso e' stato
arricchito rispetto a quello dell'edizione del Casetti, tenendo
conto della sensibilità degli studiosi di oggi. A volte le voci
usate non si trovano letteralmente nel testo, ma il contenuto vi
si trova e si e' voluto richiamare l'attenzione su questi aspetti
che oggi nella spiritualità rivestono una particolare importanza.
Ci auguriamo che l’edizione continui a servire
per approfondire la personalità di Paolo della Croce e la
spiritualità della grata memoria dell’amore misericordioso di
Dio rivelato nella vita e specialmente nella passione di Gesù.
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