1 giugno 2003, Santuario della Civita, Solennità dell'Ascensione. Giubileo sacerdotale di padre Renato Santilli, passionista, di Antonio Rungi.

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Documenti Curia DOL

 


Congregazione della Passione di Gesù Cristo

PROVINCIA "B.M.V. ADDOLORATA"
P. Antonio Rungi, Superiore Provinciale
Via S. Maria ai Monti, 330 – 80141 –Napoli
Tel. e Fax 081/7513707 – Cellulare 338/6474243

Santuario della Civita, domenica 1 giugno 2003, ore 18.00. E’ qui la festa, quella più attesa, quella più rimane dentro, per il giubileo dei 50 anni di ordinazione sacerdotale di padre Renato Santilli, passionista, superiore e poi rettore del celebre luogo mariano dell’arcidiocesi di Gaeta. 
La piazza antistante il santuario era gremita in ogni angolo di posto, preparata con particolare cura dai volontari del santuario, che anche in questa circostanza hanno dato il massimo. Una decina i sacerdoti concelebranti, tra cui lo stesso padre Renato che ha presieduto il rito ed il superiore provinciale dei passionisti del Basso Lazio e Campania, padre Antonio Rungi. Diverse le autorità civili presenti, tra cui il sindaco di Itri, dottor Giovanni Agresti, autorità militari della zona e, soprattutto, tantissimi parenti, amici e conoscenti del festeggiato. 
Sono arrivati un pò da ogni luogo, dove padre Renato ha svolto il suo ministero sacerdotale in questi cinquant’anni, a servizio della Chiesa, della Congregazione dei Passionisti, della Provincia dell’Addolorata, nella quale ha professato i consigli evangelici e si è consacrato a Dio per sempre. Il rito è stato animato dal Coro polifonico di Fondi, che ha eseguito brani liturgici di particolare sensibilità. La Santa Messa si è svolta, come il solito, in un clima di grande raccoglimento, nonostante il tempo inclemente, visto che la cerimonia si è tenuta all’aperto. 
Molto incisiva l’omelia che il superiore provinciale dei passionisti, padre Antonio Rungi, ha tenuto dopo la proclamazione della Parola di Dio. E proprio partendo dalla Parola di Dio della Solennità dell’Ascensione al cielo di nostro Signore Gesù Cristo che il Provinciale ha sviluppato alcuni significativi temi attinenti la vita consacrata e sacerdotale: "il mandato missionario e l’impegno missionario, la contemplazione e l’impegno del sacerdote nel mondo, la fedeltà alla propria vocazione e la disponibilità al progetto di Dio che chiama alla partecipazione della sua morte e risurrezione in modo speciale proprio le anime consacrate". 
Rapportando tali tematiche alla persona di padre Renato, il Provinciale ha ribadito più volte l’impegno profuso dal festeggiato nel corso dei 50 anni in vari settori dell’annuncio missionario e nei vari compiti ed uffici affidatigli dalla Provincia: docente, missionario itinerante, parroco, superiore, rettore ed altri compiti ancora che padre Renato ha svolto con diligenza, sacrificio e abnegazione. 
In particolare, poi, padre Rungi, nel corso dell’omelia si è soffermato sul carattere umile e docile di padre Renato, ma anche della sua speciale devozione alla Madonna della Civita, dove sta lavorando ininterrottamente da 17 anni. "Ti dico un grande e sincero grazie a nome della Provincia –ha concluso padre Rungi- per tutto il bene che hai fatto e che hai trasmesso alle tante persone che hai incontrato nel corso di questi 50 anni di vita sacerdotale. 
Ma ti auguro anche di proseguire il tuo ministero, dovunque il Signore vorrà chiamarti in futuro per avere la gioia di festeggiarti nuovamente per un traguardo più ambizioso che sono i 60 anni di sacerdozio. Tutto ciò sarà possibile se come sacerdote fisserai il tuo sguardo su Gesù Cristo e contemplandolo continuamente scenderai tra la gente e lo poterai con maggiore fervore e zelo per tanti anni ancora".
Il rito è proseguito con ricco offertorio i cui simboli, attinenti alla vita sacerdotale, sono stati illustrati da padre Gennaro Tanzola, che è stato la guida liturgica dell’intera cerimonia.
Il momento conclusivo della cerimonia religiosa, prima della benedizione finale, ha registrato alcuni toccanti momenti: la benedizione del Papa, letta dal Superiore Provinciale; il messaggio dell’arcivescovo di Gaeta, monsignor Pier Luigi Mazzoni, letto dal delegato; il telegramma di monsignor Vicenzo Farano, arcivescovo emerito di Gaeta; il messaggio del Superiore generale dei passionisti, padre Ottaviano D’Egidio; altri messaggi augurali. 
Poi il saluto del Sindaco della Città di Itri, Giovanni Agresti e la consegna di una targa ricordo a nome dell’intera Amministrazione comunale. Ma ciò che ha commosso, in modo particolare, l’assemblea è stato il messaggio augurale dei nipoti di padre Renato e di una fedele dello stimato sacerdote passionista, festeggiato in modo davvero singolare nel Santuario della Civita, luogo particolarmente adatto per simili ricorrenze. 
A sigillare il momento di preghiera i ringraziamenti a tutti che il padre Renato ha voluto trasmettere, come è suo solito, con linguaggio semplice, immediato, che nasce dal cuore e di proietta nelle persone che incrocia.
In definitiva, una vera festa, perché incentrata sul sacrificio eucaristico, appuntamento quotidiana con la gioia e la vera felicità per ogni sacerdote vero. E padre Renato è stato per 50 anni "un sacerdote passionista, coerente, fedele e orgoglioso di appartenere alla Congregazione fondata da San Paolo della Croce, che proprio al Santuario della Civita giunse pellegrino", come ha sottolineato il Superiore provinciale, padre Antonio Rungi.

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