3 giugno 2003, Falvaterra (FR). Festa di San Paolo della Croce. Una tre giorni di preghiere di Antonio Rungi.

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Documenti Curia DOL

 


Congregazione della Passione di Gesù Cristo

PROVINCIA "B.M.V. ADDOLORATA"
P. Antonio Rungi, Superiore Provinciale
Via S. Maria ai Monti, 330 – 80141 –Napoli
Tel. e Fax 081/7513707 – Cellulare 338/6474243

Era il 2 aprile 1751, venerdì di Passione, quando san Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti, alla testa di 12 religiosi mosse dalla Badia di Ceccano attraverso la Valle del Sacco e –probabilmente seguendo la stessa attuale via interna, a destra della Casilina – giunse a Falvaterra. 
Nella Chiesa parrocchiale di S. Maria, dopo aver sostato in adorazione davanti al Santissimo, con la corona di spine sul capo e la croce inalberata intona le litanie dei Santi e, seguito dai suoi, dal Clero, dalla Compagnie e da una moltitudine di persone popolari sia cittadine che forestiere, dell’uno e dell’altro sesso, si avvia processionalmente a San Sosio Martire per prendere ufficialmente possesso del Ritiro, dove resterà stabile una comunità passionista. 
Da allora sono trascorsi 252 anni e i passionisti continuano l’opera del loro fondatore. Il Ritiro di San Sosio da circa un trentennio svolge un’importante funzione tipica del carisma passionista, essendo una casa di esercizi spirituali e casa di accoglienza per gruppi e movimenti cattolici. E sono gli stessi passionisti a curare fraternamente l’ospitalità, oltre che ad assicurare l’assistenza spirituale. 
Come dire che il Ritiro di San Sosio Martire, dedicato al diacono della chiesa di Miseno che con San Gennaro e compagni offrì la vita al Signore durante la persecuzione di Diocleziano del 305, è un punto di riferimento storico, culturale religioso per l’intera zona. I Passionisti di San Sosio curano, infatti, pastoralmente anche la piccola comunità parrocchiale di Falvaterra con circa 700 abitanti.
I fedeli di Falvaterra ricordano ogni anno la venuta di San Paolo della Croce tra a S. Sosio con una festa religiosa molto sentita e partecipata, organizzata da un apposito comitato, d’intesa con i passionisti, nel rispetto delle norme emanate, a proposito della feste, dal Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, monsignor Salvatore Boccaccio. 
Da venerdì 9 a domenica 11 maggio una serie di celebrazioni liturgiche, con la processione ed alcuni momenti di sano divertimento hanno caratterizzato la festa di San Paolo della Croce del 2003. Venerdì 9 maggio, proveniente dal Ritiro di San Sosio, la statua di San Paolo della Croce, dopo la solenne accoglienza in Piazza, dove era ad attenderla il superiore provinciale dei passionisti, padre Antonio Rungi, è stata portata in processione per le principali vie della cittadina.
Numeroso è stato il popolo che ha partecipato, con a capo il primo cittadino, prof. Antonio Lancia. A conclusione della processione, in chiesa è stata celebrata la S.Messa solenne presieduta dal Superiore Provincia e concelebrata dal parroco, padre Cesare De Santis e padre Felice Inglesi, già missionario in Brasile per 50 anni. 
La liturgia è stata animata dagli studenti passionisti di Roma, da don Lello Pragliola con il gruppo dei cantori. Vibrante e molto sentita l’omelia tenuta da padre Rungi, che ha ripercorso le tappe della lunga e significativa presenza dei passionisti a Falvaterra e dintorni. E’, infatti, ancora viva nella memoria dei cittadini del luogo la presenza carismatica di San Paolo della Croce nella zona della Valle del Sacco in provincia di Frosinone. 
Sviluppato tre concetti (pellegrinaggio, adorazione e penitenza) il Superiore provinciale ha invitato i presenti a fare la stessa esperienza religiosa di Paolo della Croce. Conclusa la celebrazione eucaristica, il sindaco della cittadina ha voluto ringraziare a nome dell’intera amministrazione comunale e dei cittadini padre Rungi e tutti i passionisti, che "tutti i falvaterrani portano nel cuore fin dai primi anni della loro infanzia, grati per tutto ciò che hanno fatto per la zona in oltre 250 anni di presenza. 
Sabato la Statua di San Paolo in processione è stata riportata al Ritiro di San Sosio martire, guidata dal parroco padre Cesare. Domenica, giornata di Festa, con la partecipazione di numerosi fedeli, che hanno raggiunto il Ritiro per venerare San Paolo della Croce. La santa messa ufficiale è stata presieduta dal superiore pro tempore, padre Giulio Mezzacapo. 
Una festa segnata dalla spiritualità e della parsimonia, anche in rispetto alla fresca perdita di padre Silvio Pompei nella comunità di S.Sosio, come ha sottolineato il superiore provinciale, dando atto al Comitato festeggiamenti, composto da 9 volenterosi, di essersi calato nel clima particolare di quest’anno e ringraziandolo per l’ottimo lavoro svolto a gloria di Dio e quale segno di stima verso i passionisti.

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