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Documenti Curia DOL
|
Congregazione
della Passione di Gesù Cristo
PROVINCIA "B.M.V.
ADDOLORATA"
P. Antonio Rungi, Superiore
Provinciale
Via S. Maria ai Monti, 330 – 80141
–Napoli
Tel. e Fax 081/7513707 – Cellulare
338/6474243
Era il 2 aprile 1751, venerdì di Passione, quando san Paolo della
Croce, fondatore dei Passionisti, alla testa di 12 religiosi mosse dalla Badia
di Ceccano attraverso la Valle del Sacco e –probabilmente seguendo la stessa
attuale via interna, a destra della Casilina – giunse a Falvaterra.
Nella Chiesa parrocchiale di S. Maria, dopo aver sostato in adorazione davanti
al Santissimo, con la corona di spine sul capo e la croce inalberata intona le
litanie dei Santi e, seguito dai suoi, dal Clero, dalla Compagnie e da una
moltitudine di persone popolari sia cittadine che forestiere, dell’uno e
dell’altro sesso, si avvia processionalmente a San Sosio Martire per
prendere ufficialmente possesso del Ritiro, dove resterà stabile una
comunità passionista.
Da allora sono trascorsi 252 anni e i passionisti continuano l’opera del
loro fondatore. Il Ritiro di San Sosio da circa un trentennio svolge
un’importante funzione tipica del carisma passionista, essendo una casa di
esercizi spirituali e casa di accoglienza per gruppi e movimenti cattolici. E
sono gli stessi passionisti a curare fraternamente l’ospitalità,
oltre che ad assicurare l’assistenza spirituale.
Come dire che il Ritiro di San Sosio Martire, dedicato al diacono della chiesa
di Miseno che con San Gennaro e compagni offrì la vita al Signore
durante la persecuzione di Diocleziano del 305, è un punto di
riferimento storico, culturale religioso per l’intera zona. I Passionisti di
San Sosio curano, infatti, pastoralmente anche la piccola comunità
parrocchiale di Falvaterra con circa 700 abitanti.
I fedeli di Falvaterra ricordano ogni anno la venuta di San Paolo della Croce
tra a S. Sosio con una festa religiosa molto sentita e partecipata,
organizzata da un apposito comitato, d’intesa con i passionisti, nel
rispetto delle norme emanate, a proposito della feste, dal Vescovo di
Frosinone-Veroli-Ferentino, monsignor Salvatore Boccaccio.
Da venerdì 9 a domenica 11 maggio una serie di celebrazioni liturgiche,
con la processione ed alcuni momenti di sano divertimento hanno caratterizzato
la festa di San Paolo della Croce del 2003. Venerdì 9 maggio,
proveniente dal Ritiro di San Sosio, la statua di San Paolo della Croce, dopo
la solenne accoglienza in Piazza, dove era ad attenderla il superiore
provinciale dei passionisti, padre Antonio Rungi, è stata portata in
processione per le principali vie della cittadina.
Numeroso è stato il popolo che ha partecipato, con a capo il primo
cittadino, prof. Antonio Lancia. A conclusione della processione, in chiesa
è stata celebrata la S.Messa solenne presieduta dal Superiore Provincia
e concelebrata dal parroco, padre Cesare De Santis e padre Felice Inglesi,
già missionario in Brasile per 50 anni.
La liturgia è stata animata dagli studenti passionisti di Roma, da don
Lello Pragliola con il gruppo dei cantori. Vibrante e molto sentita l’omelia
tenuta da padre Rungi, che ha ripercorso le tappe della lunga e significativa
presenza dei passionisti a Falvaterra e dintorni. E’, infatti, ancora viva
nella memoria dei cittadini del luogo la presenza carismatica di San Paolo
della Croce nella zona della Valle del Sacco in provincia di Frosinone.
Sviluppato tre concetti (pellegrinaggio, adorazione e penitenza) il Superiore
provinciale ha invitato i presenti a fare la stessa esperienza religiosa di
Paolo della Croce. Conclusa la celebrazione eucaristica, il sindaco della
cittadina ha voluto ringraziare a nome dell’intera amministrazione comunale
e dei cittadini padre Rungi e tutti i passionisti, che "tutti i
falvaterrani portano nel cuore fin dai primi anni della loro infanzia, grati
per tutto ciò che hanno fatto per la zona in oltre 250 anni di
presenza.
Sabato la Statua di San Paolo in processione è stata riportata al
Ritiro di San Sosio martire, guidata dal parroco padre Cesare. Domenica,
giornata di Festa, con la partecipazione di numerosi fedeli, che hanno
raggiunto il Ritiro per venerare San Paolo della Croce. La santa messa
ufficiale è stata presieduta dal superiore pro tempore, padre Giulio
Mezzacapo.
Una festa segnata dalla spiritualità e della parsimonia, anche in
rispetto alla fresca perdita di padre Silvio Pompei nella comunità di
S.Sosio, come ha sottolineato il superiore provinciale, dando atto al Comitato
festeggiamenti, composto da 9 volenterosi, di essersi calato nel clima
particolare di quest’anno e ringraziandolo per l’ottimo lavoro svolto a
gloria di Dio e quale segno di stima verso i passionisti.
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