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Documenti Curia DOL
|
Congregazione
della Passione di Gesù Cristo
PROVINCIA "B.M.V.
ADDOLORATA"
P. Antonio Rungi, Superiore
Provinciale
Via S. Maria ai Monti, 330 – 80141
–Napoli
Tel. e Fax 081/7513707 – Cellulare
338/6474243
"Dona un chilo di pane ai poveri
della tua città", è l’appello che il teologo
moralista della Campania, superiore provinciale dei passionisti di Napoli,
rivolge a tutte le persone sensibili in occasione dell’annuale
solennità del Corpus Domini, che si celebra domenica 22 giugno
2002.
"L’Eucaristia il sacramento del Corpo e Sangue di Gesù
Cristo, ma è anche convito, banchetto, celebrazione della
solidarietà, dell’amore e della condivisione. In una
solennità come il Corpus Domini non possono passare sotto silenzio
o disattese le tante necessità materiali che emergono dalle nostre
città, in considerazione dei tanti poveri, extracomunitari, persone
in difficoltà che non hanno neppure l’essenziale per la loro
sopravvivenza quotidiana.
Donare il corrispettivo di un chilo di pace, per coloro che hanno le
possibilità economiche o comunque sono generose sempre è un
atto di rispetto verso la povertà della gente. Certo –afferma
padre Rungi- non si risolve con un gesto del genere il problema della fame
e della miseria nelle nostre città o nel mondo; ma ogni occasione
è buona per richiamare all’attenzione, soprattutto delle persone
credenti, su temi e problematiche così delicati, che richiedono
impegno concreto. Bisogna educare alla solidarietà quanti sono
assidui alla celebrazione eucaristica quotidiana e domenicale.
Spesso non avviene nella nostra vita di credenti. Pensiamo ad assicurarci
il necessario ed il superfluo, pur sapendo che ci sono persone che muoiono
letteralmente di fame nelle nostre città. Non dobbiamo andare molto
lontano per accorgerci di tutto questo. Basta girarsi intorno ed
accorgerci quanto vero sia questo discorso soprattutto oggi e non solo
nelle metropoli, ma anche nei piccoli centri.
Un chilo di pane quotidiano potrebbe essere un progetto di aiuti umanitari
che singole persone, comunità parrocchiali, uomini di buona
volontà posso portare avanti con l’intento preciso di aiutare
coloro che non hanno materialmente il cibo. Non bastano le sole mense
della Caritas o dell’associazionismo cattolico o laico per assicurare ai
tanti poveri un pezzo di pane al giorno.
E’ necessario, invece, operare nell’orizzonte che anche in Italia, in
certe situazioni, siamo agli stessi livelli del Terzo Mondo, dove miseria,
fame e degrado morale camminano di pari passo. Un impegno del genere –
conclude padre Rungi- che coinvolgesse migliaia di persone ogni giorno
aiuterebbe a sfamare migliaia di italiani ed extracomunitari che non
possono permettersi neppure un pezzo di pane quotidiano.
L’eucaristia è condivisione dei beni interiori e spirituali, ma
anche sensibilità verso i bisogni dei più poveri e deboli
della nostra società". Quindi "ognuno si dia da fare e ne
faccia di questa idea un proprio progetto di solidarietà a lungo
termine".
Napoli, 21 giugno 2003,
Ore 10,00
L’addetto
stampa della Curia provinciale
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