26 giugno 2003, Napoli. Prima preghiera per gli immigrati. Composizione del teologo moralista, padre Antonio Rungi

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Documenti Curia DOL

 


Congregazione della Passione di Gesù Cristo

PROVINCIA "B.M.V. ADDOLORATA"
P. Antonio Rungi, Superiore Provinciale
Via S. Maria ai Monti, 330 – 80141 –Napoli
Tel. e Fax 081/7513707 – Cellulare 338/6474243

E’ nata la prima preghiera per gli immigrati. A comporla è stato padre Antonio Rungi, teologo moralista, superiore provinciale dei passionisti della Campania e Basso-Lazio. 
"Si tratta di una semplice orazione –afferma padre Rungi- che consegno idealmente a tutti gli operatori pastorali impegnati nel volontariato cattolico o laico. Il testo scritto su apposite immaginette, ove opportuno, sarà consegnato agli immigrati cattolici che sbarcano sul territorio italiano o che già sono presenti regolarmente e che frequentano le parrocchie, le mense o i luoghi di prima accoglienza o di assistenza continuativa".
Ecco il testo dell’orazione

Signore, donaci una terra accogliente

Signore Gesù Cristo,
unico redentore dell’uomo e della storia
ti chiediamo di incontrare in questo tormentoso viaggio verso la speranza
persone buone e generose che ci vengano incontro nel tuo nome.

Tu sai, O Signore, che a malincuore abbiamo lasciato la Patria,
quella che tu doni ad ogni persona umana,
per cercare cibo e soprattutto dignità.
Non permettere che anche in questa nazione straniera
vengano calpestati i nostri diritti di esseri umani
bisognosi solo di un aiuto che sgorga dal cuore
della gente che sta meglio di noi.

Illumina, o Dio, la mente e il cuore di chi governa le nazioni ricche,
a guardare nel segno dell’umanità
la nostra presenza regolare o clandestina.
Non vogliamo deviare dalla retta condotta
e dall’osservanza delle leggi civili e morali
dei popoli che ci accolgono.
Ti chiediamo, o Dio, di non farci odiare da nessuno
per il semplice fatto che siamo venuti da lontano
e non siamo cittadini di questi Stati
Apri le porte del cuore di tanta gente ad accoglierci fraternamente.
Noi da parte nostra ricambieremo con generosità
l’affetto e il rispetto che questo popolo ha nei nostri confronti,
non deludendo le attese dell’intero Paese.

Ti chiediamo fin d’ora perdono delle nostre piccole o grandi fragilità
che si accentuano, purtroppo, quando si è lontani dalla Patria.
A quanti delinquono volontariamente e senza alcuna attenuante
offendendo la dignità del popolo ospitante
dona la saggezza di pentirsi immediatamente,
di riparare i danni commessi e di ricominciare daccapo
nel segno della speranza e dell’onestà.
Amen.

Napoli, 26 giugno 2003, Ore 10,20

L’addetto stampa della Curia provinciale

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