22 marzo 2003, Bucciano (Bn). Il Santuario mariano del Monte Taburno: un sito da recuperare al culto e all’arte. di Antonio Rungi

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Congregazione della Passione di Gesù Cristo

PROVINCIA "B.M.V. ADDOLORATA"
P. Antonio Rungi, Superiore Provinciale
Via S. Maria ai Monti, 330 – 80141 –Napoli
Tel. e Fax 081/7513707 – Cellulare 338/6474243

Seicento anni e li dimostra tutti, in quanto oggi versa in pessime condizioni, abbandonato, com’è, a se stesso. Si tratta di uno dei monumenti più importanti del Comune di Bucciano e della Valle Caudina, nel Sannio, che va sotto il titolo di Santuario della Madonna del Monte Taburno. 
Sito storico, artistico e religioso che prende il nome da luogo ove sorge, a circa 1.000 metri sul livello del mare, in uno scenario ambientale e naturale di grande fascino, di proprietà dell’attuale diocesi di Cerreto-Telese-Sant’Agata dei Goti.

In altri termini, è il più bello e più importante santuario dedicato alla Madonna, che si erge imponente sulla Valle Caudina e che fu fatto costruire dal duca di Airola (Bn) Carlo Carafa nel 1498 a seguito dell'apparizione della Santa Vergine alla pastorella Agnese Pepe il 7 febbraio 1401, una ragazza sordomuta, che raccontò di aver trovato in una grotta un’icona della Madonna, sotterrata al tempo delle lotte iconoclaste.
Fu la stessa Vergine a chiedere alla ragazza di erigere in quel luogo un santuario. L’immagine della Madonna è ora collocata in una nicchia sopra l’altare maggiore ed è oggetto di grande venerazione da parte degli abitanti di tutta la Valle Caudina.

Annesso al Santuario e per il suo costante mantenimento fu appositamente edificato un monastero affidato ai padri domenicani. La presenza dei padri domenicani sull'altura del Taburno durò poco meno di 350 anni.
Ancora nel XVIII secolo il convento e l'annesso Santuario godevano di ottima salute: la comunità dei frati aveva una rendita sufficiente al mantenimento di circa 20 persone. 
Ma le problematiche condizioni di vita, il rovinoso collegamento con il fondovalle, le continue scorrerie di briganti e ladri sacrileghi costrinsero i frati a trasferirsi a valle, in un edificio costruito ex novo nel vicino centro di Airola.

Il Santuario veniva abbandonato, nel 1753, all'incuria dei vivi ed al dente roditore del tempo. Il De Simone, che fu uno dei Rettori del Santuario mariano, già nel 1925 era costretto ad affermare che l'intero edificio versava in precarie condizioni.
Oggi, a 250 anni dal definitivo abbandono, lo storico monumento, in stile romanico, solenne nella struttura del suo frontespizio. versa in condizioni di estremo degrado e necessita di urgenti interventi di ripristino.
Nell'ultimo ventennio, infatti, ignoti ladri sacrileghi hanno deturpato e rapinato tutto quanto di interessante c'era da vedere come marmi, intarsi, ornamenti, decorazioni e suppellettili.

Nonostante la situazione di grave disagio in cui versa il Santuario, la devozione del popolo sannita alla Madonna del Monte Taburno si è conservata intatta e sempre viva in tutta la Valle Caudina. Ancora oggi, numerosi fedeli e devoti arrivano a piedi o in macchina al sacro luogo per una breve preghiera alla Vergine Santa. 
Famiglie intere, ma anche giovani coppie, ragazzi, bambini vengono qui per chiedere grazie alla Madre di Dio, ma anche per una breve pausa dalle quotidiane fatiche da destinare alla preghiera, alla solitudine e alla contemplazione. E’ soprattutto in occasione della Pasquetta e del Mese di Maggio, in onore della Madonna, che il Santuario mariano del Monte Taburno diventa meta preferita per tutti i cittadini della Valle Caudina. 
Ma la vera e propria festa in onore della Madonna del Monte Taburno si celebra la seconda domenica dopo Pasqua, che ogni anno richiama numerosi fedeli da tutta la Valle Caudina.

L’attuale Vescovo della Diocesi di Cerreto-Telese-Sant’Agata dei Goti, monsignor Michele De Rosa ritiene di rilanciare il luogo di culto in stretto rapporto con la comunità parrocchiale di Bucciano dal quale dipende, pastoralmente, il bellissimo sito religioso. Allo studio un progetto di rilancio spirituale del luogo di preghiera, in sintonia anche con un recupero strutturale dell’intero complesso, che richiederà tempo e soprattutto consistenti investimenti.
Progetto fattibile per un totale recupero se saranno i fedeli dell’intera Valle Caudina a sostenere l’iniziativa della Diocesi di riapertura, anche se parziale, del Santuario della Madonna del Monte Taburno, che è luogo di particolare fascino e appetibile da un punto di vista turistico-religioso soprattutto durante il periodo primaverile ed estivo. A curare il rilancio spirituale del Santuario saranno i sacerdoti impegnati della vicina comunità parrocchiale di Bucciano, che si trova a Valle. 
Salire al Santuario del Monte Taburno è per tanti fedeli della zona un vero itinerario spirituale per migliorare se stessi ed aprirsi agli altri con cuore rinnovato e riconciliato con Dio e con il Creato.

Napoli, 22/3/2003,ore 12,10

 L’addetto stampa della Curia provinciale

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