14 Settembre 2002. Prima Professione Religiosa dei Novizi |
• Confr. Ferdinando Ciliento di Gesù Crocifisso |
Sono
Ferdinando, ho 22 anni ed abito insieme alla mia famiglia a Casandrino,
un paese a pochi chilometri da Napoli. Ovviamente quindi appartengo alla
provincia dell’ Addolorata (DOL) che comprende oltre a tutta la
Campania anche il basso Lazio. Ho conosciuto i passionisti durante la
predicazione di una missione popolare nella mia parrocchia. Non fu certamente amore a prima vista anche se pian piano, grazie a loro, il mio rapporto con Dio cambiò totalmente: infatti da una conoscenza del Signore molto superficiale e distaccata dalla mia vita quotidiana passai, attraverso successivi incontri mensili, camposcuola ed esercizi spirituali, ad una esperienza viva di Gesù che mi chiamava prima di tutto ad amarlo con tutto me stesso ed in conseguenza di questo a seguirlo più da vicino. E fu così che, pur non del tutto consapevole di ciò che stavo facendo, nel Settembre del 1996, all’età di 17 anni, decisi di intraprendere una nuova esperienza ed entrai nel seminario di Ceccano (FR) dove nel frattempo avrei continuato il liceo scientifico iniziato precedentemente. Questi tre anni, dal 1996 al 1999, sono stati sicuramente molto positivi in quanto mi sono serviti per conoscere meglio me stesso e per approfondire il mio rapporto con il Signore, anche se la scuola giustamente assorbiva ancora la gran parte del mio tempo. Solo quando, nel Settembre del 1999, conseguito il diploma liceale, ho iniziato il postulandato e mi sono trasferito nella comunità di Paliano (FR) per frequentare il biennio filosofico, ho cominciato a comprendere più profondamente il carisma dell’istituto e a viverlo concretamente e quindi a discernere la mia vocazione. Determinante è stato appunto anche lo studio della filosofia e di alcune discipline teologiche che mi hanno dato la possibilità di scegliere abbastanza coscientemente la mia strada. E adesso mi trovo anche io sul monte e sono
più o meno a metà "del cammin di nostra vita"
(del noviziato naturalmente). La prospettiva circa la mia vita è
ulteriormente cambiata ribaltando completamente il punto di vista dal
quale osservavo la vita religiosa: non più l’illusione che
tutto debba venire dagli altri in modo dovuto ed automatico, ma la
consapevolezza di essere, nel mio piccolo, costruttore di una autentica
vita fraterna che sia testimonianza di Amore per tutti gli uomini. Solo
da ciò, secondo me, può scaturire un vivo desiderio di
apostolato, ed è proprio in forza di questo Amore che può
nascere un insieme di persone (famiglia, comunità, società
etc.) libere e liberate dalla Croce di Cristo. marzo 2002 |
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