FRANCA dal Monastero di Napoli racconta ... |
Nella Comunità delle Monache Passioniste di
Napoli ho trascorso dei giorni indimenticabili. L'imponenza del Monastero davvero richiama alla mente la
Sua Autorità Regale, ma l'interno è così
accogliente e caldo che l'abbraccio divino si può avvertire al
tatto. La Sua Presenza è viva, attiva fin nel più piccolo
angolo: la Preghiera delle Sorelle genera continuamente la Sua Energia
Salvifica, persino con ogni singolo gesto che è orientato
direttamente alla Sua Gloria. L'immolazione di se stesse, ad imitazione del Cristo
sofferente e la propria scelta di oblazione fanno delle monache
claustrali validissimi strumenti di santificazione universale. Mai la
mente è distolta dal pensiero dello Sposo Divino. Anche durante
il pasto "parco e frugale" una di loro sacrifica il proprio,
per poter leggere alle altre, ad alta voce, qualche bella meditazione.
Questo anche nel breve tempo che si dice di "ricreazione"
durante il quale ciascuna può dedicarsi ad un lavoro di
"diletto" che può essere l'uncinetto, il tombolo, il
ricamo, diverso dall'ufficio che ognuno di loro adempie ogni giorno.
Anche in questo tempo di ricreazione ci si impegna nell'ascolto della
lettura della vita delle lettere di un santo. In cella, poi, ciascuna può restare ancora in compagnia dell'Amato Bene. Certo l'esercizio della riparazione del peccato, soprattutto quando il peccato appartiene al mondo intero, non riesce spontaneo a tutte le anime, ma bisogna avere l'audacia di provare: Signore, nella più profonda umiltà Ti prego: dona uno Spirito D'Amore che promuova e attui in ogni istante la concordia e la pace perché il Tuo Regno sia presto definitivamente instaurato, per Cristo Tuo Figlio. Amen. Si degni ancora il Signore di benedire il mondo nella
Sua grande pazienza e longanimità. Una intensa e santa preghiera a tutti. |
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