Badia di Ceccano (FR) - 29 Luglio 2001
 
GIORNATA CARISMATICA 

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Sparanise, 1-8-2001
Sono una ragazza di 27 anni e mi chiamo Sonia. Vorrei raccontarvi un'esperienza di vita, anzi, una botta di vita.
Sono sempre stata una ragazza molto tranquilla e sognatrice, mi accontento di poco nella vita di tutti i giorni e grazie alla mia famiglia ho imparato ad apprezzare le cose più piccole e banali, che sono le più belle.
Sono cresciuta in una famiglia di religione cattolica, però come spesso può capitare a noi ragazzi, crescendo si perde un po' la voglia di continuare a professare la propria religione. Mi ritengo una persona molto fortunata e soprattutto ho avuto tanto aiuto dal Signore. Sono sposata con Massimo da circa un mese e mi rendo conto del grande dono che ho ricevuto dal Signore.
Ho sempre pregato, chiesto aiuto a Gesù credendoci veramente e lui mi ha sempre aiutato. Un giorno, però, mi capita di parlare con mio zio della fede, e la prima cosa che notai era che avevo una base ma non il resto delle mura.
Mi propose di assistere con lui e i miei zii ad una messa celebrata da Padre Emanuele. Quando al mattino siamo arrivati a Ceccano, la prima cosa che mi ha colpito è stata che i bambini degli zii cominciarono a correre alzando le mani verso il cielo, salutando e cantando.
All'inizio ero lì in piedi, ascoltavo e guardavo la gente, gli zii e i bambini pregare, ma in modo diverso dal mio, sia con le parole che con lo spirito; volevo a tutti i costi fare come loro, quindi mi sforzavo quasi ad imitarli, poi ad un certo punto dei signori, uno per uno, dissero delle bellissime frasi che riguardavano il male che regna nel mondo in cui viviamo e in quel momento cominciai a sciogliermi, mi sentii libera e sofferente, forse perché riuscivo davvero a capire quelle cose che mi stanno più vicine di altre e cominciai a piangere, volevo trattenermi ma non ci riuscivo. E' stato bello perché in quel momento mi sono fermata a riflettere sulle cose che esistono ma non ci colpiscono direttamente. Mi sentivo peccatrice e volli quindi dopo tanto tempo confessarmi senza farmi scrupoli e fidandomi della persona che poteva con Gesù perdonarmi.
la confessione volavo, ero leggera e pura, sicura di me stessa, in una parola felice. Durante la messa mi sono sentita protetta, vicino al Signore e un po' scioccata vedendo persone che stavano poco bene. In poche parole in questa giornata e nei giorni seguenti ci sono stati eccezionali momenti di riflessione sulla mia vita passata. Ho scoperto un lato nuovo, forse nascosto di Massimo, della sua fede e della sua serietà.
Grazie Signore di tutto questo, che tu sia benedetto; ti prometto che lascerò da parte i soliti libri e imparerò a leggere la Bibbia.

Sonia De Robbis