Dopo
il grande convegno giubilare dell’anno 2000 a Rocca di
Papa e Roma, ci ritroviamo a s. Giovanni Rotondo per
questo VII Convegno Nazionale del MLP. Quando fu scelto
S. Giovanni Rotondo come sede del Convegno, ancora non
si sapeva la data della canonizzazione del P. Pio. Siamo
lieti di trovarci qui appena 10 giorni dopo questa
canonizzazione. Questa circostanza è come un auspicio
di ottima riuscita del convegno stesso, che vogliamo
affidare anche all’intercessione del nuovo santo, che
ebbe una spiritualità così vicina alla nostra ed era
tanto affezionato ai nostri santi.
Abbiamo
molto riflettuto e discusso nei due Consigli Nazionali
del 2001 per la scelta del tema di questo Convegno.
Dalle lunghe discussioni erano emerse queste esigenze
fondamentali.
La
prima esigenza è quella della formazione
cristiana e passionista; un movimento generico, senza
una forte identità, oggi non avrebbe nessuno spazio
nella Chiesa. Per di più il MLP è formato da tanti
gruppi e movimenti, con fisionomia e finalità molto
diverse: se vogliano andare avanti come movimento
unitario, dobbiamo avere una forte identità spirituale,
accettata da tutti: questa è la spiritualità
passionista, come ci è stata data da san Paolo della
Croce.
La
seconda esigenza è la laicità:
il nostro è un movimento di laici, animati dagli
assistenti spirituali. E’ necessario che questi
traducano la spiritualità passionista nella vita
laicale. Ma è indispensabile che accanto a buoni e
disponibili assistenti spirituali, vi siano laici
preparati per animare e guidare i rispettivi gruppi.
La
tersa esigenza è la comunione.
Nel preparare lo statuto del MLP si discusse per diversi
anni sulla fisionomia da dargli. C’era chi voleva un
movimento nuovo e unico, che assorbisse tutti i gruppi e
movimenti già esistenti, come l’hanno molti ordini
antichi e anche diversi istituti più recenti. La
proposta non piacque alla maggioranza degli interessati
e fu scelta la formula attuale, così espressa nel primo
numero dello Statuto:
"Il
MLP è la condivisione del cammino che i laici,
sotto la guida dello Spirito Santo, pur nelle diverse
realtà, in modo singolo o associato, intendono vivere
ispirandosi al carisma di san Paolo della Croce".
Proprio perché il MLP è la "condivisione di
diverse realtà", ha bisogno di comunione, per "conoscere,
promuovere, coordinare, cooperare, formare ed animare
l'esperienza degli aderenti" (Statuto: 1,b).
La
quarta esigenza è la testimonianza.
Prima di tutto la testimonianza dei nostri santi. In
questo anno ricorre il primo centenario della morte di
S. Maria Goretti e del B. Grimoaldo Santamaria, il 50°
della morte del B. Eugenio Bossilkof; è iniziata la
preparazione per celebrare degnamente il primo
centenario della morte di S. Gemma, che ricorre nel
prossimo anno. Non possiamo non guardare a queste forti
testimonianze della santità passionista. Ma occorrono
le testimonianze anche di coloro che oggi vivono da
laici la spiritualità passionista, occorrono le
testimonianze della vostra vita quotidiana.
Da
queste esigenze scaturì il tema del convegno: "Con
Paolo sotto la Croce, testimonianza e comunione".
Il
richiamo a Paolo sotto la Croce, ci
ricorda il nostro carisma e la sua origine. S. Paolo
della Croce è stato lo strumento scelto da Dio per
farci dono del carisma passionista, che consiste
essenzialmente nella contemplazione amorosa della
Passione di Gesù. Dobbiamo guardare al nostro
Fondatore, conoscere i suoi esempi e i suoi
insegnamenti, imparare da lui a contemplare Gesù
Crocifisso, se vogliamo essere veri
"passionisti", religiosi o laici. E’ l’esigenza
fondamentale, perché un gruppo possa far parte del MLP.
A
questo ci aiuterà la conferenza del P. Adolfo Lippi: "Il
carisma passionista incarnato nella vita laicale".
Conosciamo tutti il P. Lippi, provinciale della
Presentazione e uno degli studiosi più competenti di
San Paolo della Croce e della spiritualità passionista.
So che ha dovuto fare dei grandi sacrifici anche di
salute per essere fedele a questo appuntamento. Gliene
siamo tanto grati. Sono certo che la sua riflessione
aiuterà tutti noi, religiosi e laici, a conoscere
meglio e gustare la spiritualità passionista.
"Testimonianza
e comunione"
sono due esigenze sentite profondamente dal MLP in
questo momento. Siamo sinceri: non mancano nubi sul
cammino del MLP. Dopo l’entusiasmo iniziale, si ha l’impressione
che stia subentrando un senso di stanchezza, di
sfiducia, di divisioni, di rifugio nel proprio orticello.
Con questo stato d’animo la comunione è sempre più
difficile e la testimonianza langue. Oggi un movimento
che non ha una forte comunione e testimonianza non
attira nessuno e non ha nulla da dire.
La
conferenza di Isabella Caponio: "La vita
cristiana del laico passionista" ci deve
aiutare a capire quale testimonianza dobbiamo dare oggi
nella chiesa di Dio, che ruolo hanno oggi i laici
passionisti e come dobbiamo crescere nella comunione,
per diventare una presenza cristiana significativa.
Presi singolarmente i nostri gruppi hanno una voce
insignificante nella società: uniti in profonda
comunione, diventando una voce sola e una forza sola,
possiamo avere un ruolo e una missione importante.
Alle
due conferenze seguiranno i lavori di gruppo:
è il momento in cui tutti, religiosi e laici, dobbiamo
dare il nostro apporto, la nostra testimonianza,
manifestare i nostri desideri, le nostre aspettative,
dare suggerimenti per la crescita della nostra
testimonianza e comunione. Nessuno deve disertarli,
nessuno deve mettersi in un atteggiamento passivo. Non
siamo venuti qui per fare i turisti e neppure dei
semplici pellegrini, alla ricerca di devozioni
personali. Siamo venuti per crescere, per imparare, per
dare e ricevere.
Ogni
giorno avremo momenti forti di spiritualità:
Celebrazione delle Lodi e del Vespro, Via Crucis,
Concelebrazione Eucaristica, che sabato sarà presieduta
dal P. Generale e domenica da S. E. Mons. Nesti. Daranno
una fisionomia particolare al nostro Convegno, che non
è un semplice convegno di studio, ma un "convegno
vitale", che ci deve aiutare ad approfondire il
nostro cammino spirituale e a crescere nella comunione
con Dio e tra noi.
Questi
giorni trascorsi insieme devono essere anche un'ottima
occasione per conoscerci meglio: provenienti da tante
regioni e da tanti gruppi, vogliamo comunicarci e
scambiarci quanto il Signore sta operando nell'Italia
Passionista. Gruppi antichi e nuovi, piccoli e grandi,
con fisionomia e finalità molto diverse, siamo tutti
manifestazione e frutto del grande carisma passionista,
grati al Signore per averci chiamati a far parte della
Famiglia Passionista.
La
realtà laicale passionista è molto antica e risale al
nostro Fondatore; ma il MLP è un movimento molto
giovane, che ha appena dodici anni di vita. Siamo
partiti da zero, senza sapere quasi nulla della realtà
laicale passionista italiana. Anche se faticosamente,
abbiamo fatto un discreto cammino. Dobbiamo continuare
con coraggio, aiutati anche dall'incoraggiamento che ci
viene dalla stessa Chiesa.
Non
possiamo dimenticare che subito dopo il Convegno
Giubilare dell’anno santo 2000, c’è stato il
Capitolo Generale della Congregazione Passionista in
Brasile. Per la prima volta sono stati ammessi anche dei
laici a una parte del capitolo. I laici passionisti
italiani sono stati rappresentati da Isabella Caponio.
Il Capitolo ci ha dato delle indicazioni e delle
disposizioni preziose per la crescita del ramo laicale
della famiglia passionista. Il capitolo è stato anche
un’occasione per conoscere la realtà dei laici
passionisti in tutti i continenti: abbiamo visto che in
molte nazioni, specialmente in America, questa realtà
è molto più viva fiorente che da noi. Tutto questo non
deve passare nel dimenticatoio, ma deve essere fermento
di crescita.
Desidero
approfittare di questa grande occasione per chiedere
anche ai padri Provinciali presenti e assenti di
prendere a cuore il MLP, soprattutto con la loro
presenza e incoraggiamento, per quanto è possibile, con
la scelta di buoni assistenti spirituali, provinciali e
locali, che credono realmente al MLP, con la
costituzione in ogni Provincia del Coordinamento
Provinciale del MLP, secondo lo Statuto.
Chiedo
agli assistenti spirituali di lavorare in comunione, di
sostenersi e aiutarsi a vicenda, di non pensare solo al
proprio orticello, di trasmettere ai laici la genuina
spiritualità passionista tradotta per i laici.
Chiedo
ai responsabili e animatori laici dei vari gruppi e
movimenti di farsi modelli del loro gregge, di
approfondire la spiritualità passionista, per
trasmetterla ai propri gruppi, di lavorare per la
comunione, di non scoraggiarsi di fronte alle
inevitabili difficoltà.
Come
Assistente Nazionale del MLP, sono cosciente dei miei
limiti, in tutti i sensi; ma con la vostra
collaborazione e i vostri suggerimenti, desidero
lavorare e collaborare con tutti, con vero spirito di
servizio, per accrescere la conoscenza, la comunione e
la crescita del MLP.
Come
dicevo anche nel Convegno del 2000, desidero lavorare
per una maggiore integrazione della realtà
"passionista" italiana: religiosi, suore e
laici, per formare un'unica grande Famiglia. Desidero
lavorare anche per una maggiore conoscenza e unione di
tutti i vari movimenti e gruppi laicali passionisti
italiani. Il MLP è stato rappresentato da un grande
albero, con tante foglie, quanti sono i gruppi che lo
compongono. Molte di queste "foglie" sono qui
presenti; ma vi sono altre foglie da scoprire e
aggregare. Soprattutto dobbiamo conoscerci di più e
meglio: siamo foglie dello stesso albero, ma non
sappiamo quasi nulla gli uni degli altri. Dobbiamo
lavorare e pregare perché il Signore ci aiuti a trovare
i mezzi concreti per attuare questa maggiore conoscenza,
unione e collaborazione. Se formeremo davvero un albero
unito e rigoglioso potremo essere anche polo di stimolo
e di aggregazione per tutta la realtà laicale
passionista del mondo.
La
Vergine Addolorata, patrona della Famiglia Passionista,
ci accompagni in questo cammino. S. Paolo della Croce e
la grande schiera dei santi e sante passionisti ci siano
di esempio e di aiuto. Affidiamo questo convegno anche
alla intercessione di San Pio da Pietrelcina, che è
stato nello spirito un vero passionista, come S.
Francesco: ci ottenga dal Signore di ripartire da questo
convegno rinnovati profondamente, carichi di grazia e di
luce, da trasmettere anche i nostri gruppi.
P.
Alberto Pierangioli
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