A
nome dell’intero Coordinamento Nazionale, voglio
porgere a tutti voi qui convenuti, il più caro
benvenuto e ringraziarvi fin d’ora per
la partecipazione a questo VII° Convegno del
Movimento Laicale Passionista!!!
Un
ringraziamento và a tutti i religiosi presenti che pur
nei loro molteplici impegni non hanno voluto mancare
questo appuntamento. Un ringraziamento doveroso al
Consultore Generale P. Augusto Canalis - responsabile
per i Laici e Apostolato - che ha voluto onorarci della
sua presenza.
Grazie
per la vostra disponibilità e partecipazione!
Un
grazie particolare alla Provincia religiosa del Sacro
Costato cui quest’anno è toccato tutta l’organizzazione
ed al suo Coordinatore Antonio
Longo.
Un grazie sincero per la dedizione e l’impegno con cui
avete lavorato perché tutto in questi giorni si possa
svolgere nel modo migliore!!!
Tanti di noi vengono da località un po’ distanti da
questo luogo, altri hanno fatto meno strada, ma tutti
siamo qui convenuti per rinsaldare la nostra appartenenza
alla famiglia passionista!
In
questo mio breve saluto non mi dilungherò nell’introduzione
al tema del Convegno il cui compito spetta al nostro
Assistente Nazionale P. Alberto Pierangioli nè
tantomeno negli approfondimenti che successivamente
verranno fatti dai nostri relatori – P. Adolfo Lippi
ed Isabella Caponio – Sicuramente essi porteranno alla
nostra attenzione gli elementi essenziali dell’essere
laici e più particolarmente essere
laici Passionisti.
Mi soffermerò invece in alcune considerazioni sull’autenticità
del nostro movimento e sulla nostra storia più recente,
ponendo alla vostra attenzione alcune riflessioni.
Siamo
partiti da Mascalucia nel 1988 ed eravamo per lo più
piccoli gruppi che a vario titolo si rifacevano al
carisma di S. Paolo della Croce. Nel corso degli anni
faticosamente e sotto la guida di religiosi volenterosi
ci siamo dati un’identità più consona agl’insegnamenti
del fondatore. Pur nella consapevolezza delle nostre
molteplici realtà, abbiamo avuto la capacità di
raggrupparci sotto un unico Statuto, individuando in
esso dei compiti prioritari che ci facessero
contraddistinguere da altri movimenti ecclesiali.
Ci siamo dati una struttura nazionale, una sede ben
definita, un foglio di collegamento.
siamo dati un nome, siamo il Movimento Laicale
Passionista!
Convinti
della nostra crescita, nell’ultimo Consiglio Nazionale
- svoltosi a Falvaterra il 6 e 7 Ottobre 2001 -
unitariamente abbiamo proposto per tutti gli aderenti un
percorso formativo contenete quattro punti fondamentali
:
- l’approfondimento della spiritualità di S. Paolo
della Croce, riferita in modo particolare ai laici;
- la preghiera e l’Eucarestia: momenti centrali del
vivere quotidiano;
- la
centralità del cammino di comunione;
- la
riflessione personale e comunitaria sulla lettera del
Papa e sul documento della Cei orientata alla
missionarietà.
Progetti
ambiziosi! proposte lodevoli! iniziative apprezzabili!
Cose di cui essere fieri, orgogliosi ma che mai come
in questo momento hanno bisogno da parte nostra
di una più convinta
ed attiva partecipazione!!!
Penso -
come sicuramente tanti di voi - che sia finito il tempo
di domandarci cosa siamo e cosa vogliamo !!!,
ormai i nostri obbiettivi li abbiamo definiti da tempo,
stà a noi ora essere conseguenti alle regole che
liberamente ci siamo date!
Una
più convinta partecipazione vuol dire condividere con
tutta la famiglia passionista quel carisma che tanto
caratterizzò la vita di S. Paolo della Croce.
Sono
fermamente convinto che sia giunto il tempo di
abbandonare i nostri timori od incertezze. Se siamo
consapevoli del nostro ruolo di laici e laici inseriti
all’interno della famiglia passionista è opportuno
che ne testimoniamo in tutte le occasioni l’appartenenza!
La Congregazione nei documenti approvati dal Capitolo
Generale, evidenzia ed auspica per noi laici un ruolo
ben preciso!
Lo stesso Superiore Generale - P. Ottaviano D’Egidio
– nel documento inviato a tutta la Congregazione nel
Natale 2001, al capitolo riservato "Laici e
Apostolato" afferma: Quella dei laici è una
realtà sufficientemente viva e visibile e ricca di speranza
per la vitalità della nostra spiritualità…"
e successivamente prosegue." la congregazione
è invitata ad aprirsi alla collaborazione dei laici sia
nella formazione che nell’accettazione dei loro
contributi nella conoscenza e condivisione del carisma
passionista".
Ovviamente
da parte nostra ci deve essere un impegno serio e deciso
per un cammino formativo di crescita continua,
pianificato in percorsi ben definiti, sotto la guida
saggia di un religioso passionista!
Se oggi non entriamo in questa specifica mentalità, se
non abbandoniamo il nostro andamento timoroso ed
incerto, se non osiamo tentare di acquisire quel ruolo
che la stessa Congregazione ci affida, allora è bene
riconsiderare con lealtà e senso critico - magari
anche con crudezza – che quello che finora abbiamo
creato, questo nostro movimento, tutto ciò che ai
nostri occhi sembra solido e duraturo, probabilmente
esso è solo il risultato di un’immagine di facciata e
ben lungi da un convincimento radicato sul nostro
modo di essere laici e particolarmente
laici passionisti !
Se non
mettiamo – come ci insegna San Paolo della Croce - al
centro della nostra vita la contemplazione della
grata memoria della Passione, probabilmente non
raggiungeremo quel discernimento interiore che
quotidianamente ci porta ad unirci a Dio con la
preghiera e la meditazione.
- grande filosofo latino – soleva affermare che non
sono le cose ad essere difficili, ma esse sono
difficili perché noi non osiamo!!!
Ecco, l’augurio che oggi mi sento di fare a tutti noi
è quello di osare ! osare ad essere più
convinti delle nostre potenzialità, osare di
essere più coerenti nei nostri intendimenti, osare
di aver fiducia nel Signore.
Poniamo davanti a lui le nostre debolezze e
contraddizioni, sarà lui a comprendere le nostre
difficoltà, sarà a darci coraggio, sarà lui ad
indicarci la strada da seguire!
Mi sia
consentita per ultimo rivolgere a voi Reverendi Padri
una umile esortazione.
E’ innegabile il fatto che i vari gruppi del M.L.P.
vivono di vostra luce riflessa e la capacità di
discernimento o crescita degli stessi è sempre
rapportata alla disponibilità e dedizione di singoli
religiosi.
La mia esortazione è fare in modo che questa dedizione trovi
più ampia disponibilità ed il coinvolgimento di
tutti voi.
Il M.L.P. è patrimonio della Congregazione e come tale
deve avere l’impegno di tutti per farlo crescere.
Se abbiamo la consapevolezza che il M.L.P. "vive
in comunione spirituale ed apostolica con tutta la
famiglia passionista, della quale si sente parte
integrante e responsabile "(art.1 stat./ M.L.P.),
allora ognuno si deve sentire coinvolto in questa
crescita.
Il
coinvolgimento di più religiosi, l’alternanza nella
guida spirituale dei vari gruppi, sarebbe
auspicabile, solo così facendo andiamo a superare la
padronanza o l’appartenenza di questo o
quel gruppo, a questo a quel religioso.
Questa appartenenza o padronanza è un sentimento un po’
comune in tutti noi - sia laici che religiosi - esso
però mal si concilia con il concetto più ampio dell’unica
appartenenza alla famiglia passionista!
Se saremo capaci di superare insieme – noi e
voi - questo modo di rapportarci, questa nostra
reciproca dipendenza, sicuramente sapremo superare
quella sensazione di smarrimento che puntuale ci assale
in ogni cambiamento.
A margine di questo mio saluto, permettetemi di
rivolgere un affettuoso pensiero per P. Fausto La
Montagna, Assistente Spirituale della Prov. dell’Addolorata
che domenica 23 giugno ci ha lasciati per tornare alla
casa del Padre. Ci mancherà la sua figura gioiosa,
disponibile e sempre attenta alle necessità non solo
spirituali dei laici. A lui il nostro ricordo, nella
consapevolezza che dal cielo saprà cogliere le nostre
necessità e presentarle al Signore.
Possa
lo Spirito Santo illuminarci e guidarci in questi giorni
di riflessione.
La presenza della Vergine Maria, gli insegnamenti di San
Paolo della Croce l’esempio di tutti i santi della
famiglia Passionista, ci siano di conforto ed aiuto in
questo nostro cammino.
Franco
Nicolò
INIZIO
PAGINA |