Il Movimento
Laicale nelle 6 Province Passioniste Italiane
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Iniziamo con questo mio breve saluto l’ VIII° Convegno del Movimento Laicale Passionista che quest’anno celebriamo presso questo Centro di Spiritualità annesso al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata e che abbiamo voluto titolare “IL MISTERO PASQUALE nella vita del M.L.P.”.
Prima di ogni cosa considero porgere a voi tutti qui convenuti i più sentiti ringraziamenti per la numerosa partecipazione.
Un ringraziamento doveroso al Rev. Padre Generale, P. Ottaviano d’Egidio, che ci onorerà della sua presenza nel giorno di chiusura di questo convegno.
Un grazie al consultore generale P. Augusto Canali – responsabile nella Congregazione per i laici e l’apostolato. Un grazie al qui presente P. Luigi Vaninetti – Consultore Generale – che ormai puntuale partecipa ai nostri appuntamenti; un ringraziamento a voi Rev. Padri che pur nei molteplici impegni di apostolato, siete qui a testimoniare la presenza di una guida spirituale all’interno dei gruppi; un grazie a voi laici che animati dalla spiritualità passionista ne seguite il carisma del fondatore.
Un ringraziamento particolare alla Provincia della Pietà a cui è stata affidata l’organizzazione di questo Convegno, un grazie al Rev. Padre Provinciale, P. Piergiorgio Batoli, un grazie ai Gruppi del M.L.P. locale che sotto la guida della coordinatrice responsabile Piera Iucci, hanno lavorato per preparare al meglio l’organizzazione e l’accoglienza di tutti noi. Conosco per esperienza personale, quanto sia faticoso organizzare un Convegno, ho vissuto in altre occasioni le ansie e le preoccupazioni affinché tutto vada per il meglio, a voi tutti il nostro sentito grazie e la nostra riconoscenza!
Un grazie sincero al nostro relatore P. Gabriele Cingolati che, anche se residente in Canada e pieno d’impegni, ha voluto accettare il nostro invito quale relatore a questo convegno. Sono certo che sapremo cogliere dalle sue riflessioni, elementi utili alla nostra vita interiore.
Il nostro assistente spirituale P. Alberto Pierangioli, ci introdurrà a breve nel tema del Convegno e sul come siamo giunti a questa definizione, quale Coordinatore nazionale approfitto di questa occasione per porre alla vostra attenzione alcune considerazioni riguardanti la nostra realtà, convinto che questo convegno non può prescindere da un approfondimento del nostro essere laici all’interno del M.L.P., né da una verifica del nostro cammino formativo.
Il nostro Statut nella sua introduzione testualmente recita: “il laico è colui che vive la propria identità battesimale…”, ecco penso che le nostre riflessioni debbano incominciare proprio da questa affermazione.
Essere battezzati vuol dire essere costituiti popolo di Dio, vivere secondo lo Spirito, santificare il nostro vivere quotidiano con la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio, la partecipazione ai Sacramenti.
Noi qui presenti, indipendentemente dall’essere religiosi o laici, a questi principi abbiamo voluto aggiungere qualcosa che caratterizzasse la nostra vita di battezzati: tendere alla santità secondo il carisma ispirato da Dio a S. Paolo della Croce.
E proprio in funzione di ciò abbiamo messo al centro della nostra esistenza la contemplazione della “ più grande e stupenda opera del divino amore”.
Oggi per noi, laici aderenti al M.L.P. è opportuno verificare se effettivamente testimoniamo nella vita il carisma e gli insegnamenti di S. Paolo della Croce.
Tutti conosciamo che il nostro movimento è composto da un insieme di gruppi a carattere locale che pur nell’autonomia gestionale si ispirano al carisma passionista e ne condividono la spiritualità. L’interrogativo che ci dobbiamo porre è se il percorso formativo che facciamo, sotto la guida del nostro Assistente Spirituale, ci vede essere soggetti attivi e partecipativi, coerenti con i principi che professiamo.
E’ in funzione della nostra capacità di essere soggetti attivi e propositivi che eventualmente possiamo pretendere un ruolo importante all’interno della famiglia passionista.
E’ anche per questi motivi che nell’ultimo Consiglio Nazionale, nello scegliere il tema di questo Convegno abbiamo specificatamente voluto che lo stesso avesse la caratteristica di un convegno-laboratorio.
E’ nel modo in cui ci confronteremo con il relatore, è nel modo in cui contribuiremo all’approfondimento delle tematiche che lui vorrà proporci, che dimostreremo di essere protagonisti.
Qualificare la nostra partecipazione negl’incontri periodici, con riflessioni ed approfondimenti sulla catechesi ascoltata; passare da un cammino personale alla condivisione comune; contribuire alla costruzione di un progetto, non può che essere elemento di crescita per ognuno di noi e per il gruppo che frequentiamo.
Ovviamente per fare ciò abbiamo bisogno di una formazione costante, abbiamo bisogno di essere formati, abbiamo bisogno di imparare!
L’Art. 7 del nostro Statuto indica chiaramente nei mezzi sacramentali quali la partecipazione all’Eucarestia, il sacramento della riconciliazione e nei mezzi esperienziali quali la lettura, la meditazione e condivisione della parola di Dio, gli incontri di gruppo, la direzione spirituale, gli elementi per una formazione iniziale e permanente.
E’ in questo contesto che emerge l’importanza ed il ruolo dell’Assistente Spirituale, a cui spetta il compito di curare e verificare la formazione spirituale degli iscritti, nei termini auspicati dal nostro Statuto. Egli infatti, pur avendo come riferimento le indicazioni a carattere generale espresse dai documenti della Chiesa e adatta le sue catechesi al cammino formativo dei partecipanti e programma itinerari specifici di approfondimento sugli scritti di San Paolo della Croce.
L’ultimo Capitolo generale della Congregazione ha sottolineato che: “la formazione è un elemento essenziale e strategico; la formazione al carisma è un processo personale e comunitario che ci fa essere permanentemente alla ricerca e alla costruzione della nostra identità, partendo dal dialogo, dal discernimento e dall’ascolto”.
Lo stesso P. Generale, nella “Relazione al Sinodo Generale Passionista”, tenuto nel 2002 nella Corea del Sud, affermava che “ i responsabili della formazione debbono sentirsi collaboratori di Dio che forma, ed in quanto tali responsabili della formazione iniziale e permanente”.
Ebbene facciamo in modo che questo convegno, dove andremo ad approfondire il Mistero Pasquale nella vita del M.L.P., sia anche un momento di formazione, una presa di coscienza più autentica del nostro vivere la spiritualità passionista.
Io come voi conosco le difficoltà che oggi vive il M.L.P. nelle varie Province Religiose, dove spesso emerge una realtà non omogenea. Conosco le difficoltà a trovare ulteriori religiosi disponibili a seguire nuovi gruppi, conosco le problematiche a riunire in un’unica sede gruppi provenienti da località molto distanti tra loro. Conosco lo scoraggiamento di molti di voi.
Ciò però non giustifica questo senso di smarrimento che ultimamente viviamo!
Se queste difficoltà sono sintomo di un appannamento di esperienze vissute o affievolimento di principi precedentemente radicati è fondamentale recuperare il nostro convincimento con la preghiera e la meditazione, avendo come riferimento gli insegnamenti di San Paolo della Croce.
Mi conforta il fatto che ultimamente ogni Provincia sta cercando di trovare soluzioni adattabili ad esigenze diverse. E’ in funzione di questa rinnovata disponibilità che ogni gruppo –almeno una volta al mese- o si riunisce presso una casa religiosa o riceve la visita dell’Assistente Spirituale.
Non so se questo più costante rapportarci con la famiglia passionista, ci porterà al superamento di quel momento di disorientamento precedentemente denunciato, di sicuro è una presa visione più realistica del nostro essere oggi M.L.P.
E’ sull’analisi profonda di questa realtà che sapremo ridefinire il nostro futuro!
Il papa nella presentazione del suo ultimo libro “Alzatevi, Andiamo” afferma che “l’Amore di Dio non ci carica di pesi che non siamo in grado di portare, né ci pone esigenze a cui non sia possibile far fronte. Mentre chiede, Egli offre l’aiuto necessario”.
È nella più intima convinzione di questa affermazione che auguro a tutti voi di vivere intensamente questi tre giorni di convegno.
Nel concludere questo mio breve saluto, approfitto dell’occasione per ricordare a tutti voi che nel prossimo Convegno Nazionale, andremo a rinnovare i nostri responsabili a livello nazionale.
Iniziamo fin d’ora ad individuare presso i nostri gruppi elementi che credano veramente in un progetto di prosieguo e di futuro per il nostro movimento e che sappiano ben rappresentare le istanze e le esigenze di tutti noi!
Possa lo Spirito Santo illuminarci e guidarci in questo nostro cammino, ci accompagni sempre la figura materna della Vergine Maria, ci confortano gli insegnamenti di S. Paolo della Croce, ci siano di stimolo e ci proteggano la figura di San Gabriele dell’Addolorata e di tutti i santi passionisti.
San Gabriele, 27 maggio 2004
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