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PROVINCIA RELIGIOSA DELL'ADDOLORATA - DOL
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MOVIMENTO  LAICALE  PASSIONISTA
VIII Convegno Nazionale
"IL MISTERO PASQUALE" nella vita del M.L.P.
27-30 maggio 2004  -  S. Gabriele dell'Addolorata (Teramo)


MLP in Italia
Il Movimento Laicale nelle 6 Province Passioniste Italiane

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San Gabriele 30 maggio 2004 - Documento finale
Il Coordinamento Nazionale/M.L.P.

 

Il M.L.P. al termine del VIII° convegno nazionale, tenuto a San Gabriele, dal 27 al 30 maggio 2004, in cui ha approfondito e dibattuto la conferenza del P. Gabriele Cingolani “Il Mistero Pasquale, nella vita del laico passionista”, ritiene opportuno proporre a tutti gli aderenti il seguente documento, arricchito dai suggerimenti emersi dai numerosi interventi.

1. VIII Convegno Nazionale del M.L.P.
L’VIII convegno nazionale del MLP si è svolto nel Santuario di S. Gabriele (TE), il passionista più conosciuto nel mondo. Il clima spirituale è stato sostenuto dalla presenza del giovane santo. 
La famiglia passionista è stata rappresentata al completo: religiosi, sacerdoti, suore e laici. La presenza dei Superiori Maggiori ha dato speranza al progetto nazionale per un grande e motivato MLP.

2. Tema: “Il Mistero Pasquale nella vita del M.L.P.”
Il tema del Mistero Pasquale ha illuminato il Convegno, egregiamente e magistralmente presentato da P. Gabriele Cingolani passionista.
12 gruppi di studio hanno approfondito e attualizzato l’argomento secondo la griglia offerta dal relatore.
E’ risultato chiaro che i Laicali Passionisti vogliono trarre vitalità dal Mistero Pasquale per qualificare la loro presenza nella chiesa e nella società.

3. Il Mistero Pasquale e i nuovi poveri
“Se siamo ripartiti davvero dalla contemplazione di Cristo, - ci insegna il Papa, - dovremo saperlo scorgere soprattutto nel volto di coloro con i quali egli stesso ha voluto identificarsi: ‘Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare…’, ecc. Questa pagina non è un semplice invito alla carità: è una pagina di cristologia, che proietta un fascio di luce sul mistero di Cristo. Su questa pagina, non meno che sul versante dell’ortodossia, la Chiesa misura la sua fedeltà di Sposa di Cristo… Nella persona dei poveri c’è una presenza speciale, che impone alla Chiesa un’opzione preferenziale per loro. Attraverso tale opzione, si testimonia lo stile dell’amore di Dio, la sua provvidenza, la sua misericordia, e in qualche modo si seminano ancora nella storia quei semi del Regno di Dio che Gesù stesso pose nella sua vita terrena venendo incontro a quanti ricorrevano a lui per tutte le necessità spirituali materiali” (NMI, 49).

4. Il carisma passionista e l’evangelizzazione dei poveri
Nell’esperienza carismatica di S. Paolo della Croce, l’annuncio del Mistero Pasquale diventa la prima carità verso i fratelli e le sorelle. Questa evangelizzazione è oggi quanto mai necessaria in un contesto multietnico e multireligioso. Occorre che l’intera famiglia passionista si faccia maggiormente carico di ridire il primo annuncio della Passione Morte e Risurrezione di Gesù. Ogni uomo deve essere aiutato a passare dalla dimenticanza di Dio che ci vuole salvi alla memoria della Passione, la più grande e stupenda opera del Divino amore.

5. In ascolto dinamico delle nuove povertà
“Lo scenario della povertà può allargarsi indefinitamente, se aggiungiamo alle vecchie le nuove povertà, che investono spesso gli ambienti e le categorie non prive di risorse economiche, ma esposte alla disperazione del non senso, all’insidia della droga, all’abbandono nell’età avanzata e nella malattia, all’emarginazione o alla discriminazione sociale. Il cristiano che si affaccia su questo scenario, deve imparare a fare il suo atto di fede in Cristo decifrandone l’appello che gli manda da questo mondo della povertà” (NMI 50). Il M.L.P. è in continuo ascolto del grido di Cristo in croce e dei fratelli bisognosi: ‘Ho sete’.

6. Nuova fantasia della carità per i nuovi ‘crocifissi’
La Congregazione di S. Paolo della Croce con più insistenza parla oggi di incontrare i nuovi crocifissi e si allinea decisamente con l’insegnamento del Papa: “E’ l’ora di una nuova ‘fantasia della carità’, che si dispieghi non tanto e non solo nell’efficacia dei soccorsi prestati, ma nella capacità di farsi vicini, solidali con chi soffre, così che il gesto di aiuto sia sentito non come obolo umiliante, ma come fraterna condivisione” (NMI 50). Sono stimolanti le tante esperienze di ‘buon samaritano’ di molti laici passionisti.

7. Promotori di cultura della passione per la vita
Il Convegno del MLP ha preso coscienza che vuole diventare in Italia un forte segno della misericordia dell’Amore crocifisso e risorto verso ogni uomo.
Ma ha riconosciuto altresì che ha bisogno di creare al suo interno una cultura di passione per la vita da presentare là dove c’è cultura di morte.
Ha riconosciuto che nello studio e nella contemplazione della Parola di Dio vuole prendere ispirazione e forza dalla Parola della Croce che illumina e sostiene tutto il mistero della salvezza.
Ha riconosciuto che deve operare concretamente sul mistero eucaristico quale memoriale del mistero Pasquale. “Se un anello fondamentale per la comunicazione del Vangelo – ci insegnano i nostri Vescovi italiani - è la comunità fedele al “giorno del Signore”, la celebrazione eucaristica domenicale, al cui centro sta Cristo che è morto per tutti ed è diventato il Signore di tutta l’umanità, dovrà essere condotta a far crescere i fedeli, mediante l’ascolto della Parola e la comunione al corpo di Cristo, così che possano poi uscire dalle mura della chiesa con un animo apostolico, aperto alla condivisione e pronto a rendere ragione della speranza che abita i credenti ( cfr. 1Pt 3,15). In tal modo la celebrazione eucaristica risulterà luogo veramente significativo dell’educazione missionaria della comunità cristiana” (CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, n. 48).

8. Priorità della formazione dei laici passionisti
Il MLP riconosce che i passionisti, Padri e Sorelle, devono curare la formazione liturgica e spirituale e la formazione all’etica sociale dei laici passionisti. “Questo versante etico-sociale si propone come dimensione imprescindibile della testimonianza cristiana: si deve respingere la tentazione di una spiritualità intimistica e individualistica, che mal si comporrebbe con le esigenze della carità, oltre che con la logica dell’Incarnazione e, in definitiva, con la stessa tensione escatologica del cristianesimo” (NMI 52).
Accogliendo le forti e nuove istanze dell’ultimo Capitolo Generale, ogni comunità cura il M.L.P. e il superiore ne è il primo promotore. Questo favorisce la continuità dei gruppi ed evita di personalizzarli, con il rischio che possono estinguersi se il religioso non può più assisterli per qualsiasi ragione.
Gli Assistenti spirituali passionisti assicurano annualmente un progetto formativo nazionale ispirato al Mistero Pasquale e una vicinanza ai gruppi segno dell’amore materno della Congregazione. Sarà loro premura di svolgere corsi di esercizi spirituali anche a livello nazionale. Altra imprescindibile attenzione è vivere all’interno del cammino ecclesiale, parrocchiale e diocesano.

9. Lavorare per realizzare una spiritualità di comunione
Fedeli alla meditazione del mistero Pasquale vogliono realizzare una spiritualità di comunione, “facendola emergere come principio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l’uomo e il cristiano” (NMI 43). I gruppi, pur nella varietà delle realtà storiche e delle finalità, hanno in comune e sono caratterizzati dallo stesso amore a Cristo Crocifisso e dall’attenzione e dall’amore per i crocifissi.

10. Responsabilità ecclesiale dei laici
Il MLP è consapevole che “ai laici spettano propriamente, anche se non esclusivamente, gli impegni e le attività temporali… Spetta alla loro coscienza, già convenientemente formata, di inscrivere la legge divina nella vita della città terrena. Dai sacerdoti i laici si aspettano luce e forza spirituale. Non pensino però che i loro pastori siano sempre esperti a tal punto che, ad ogni nuovo problema che sorge, anche a quelli gravi, essi possano avere pronta una soluzione concreta, o che proprio a questo li chiami la loro missione; assumano invece essi, piuttosto, la propria responsabilità, alla luce della sapienza cristiana e facendo attenzione rispettosa alla dottrina del magistero” (GS 43).

11. Fedeltà al carisma passionista e creatività 
Ad ogni gruppo del MLP, nel rispetto delle situazione locali, spetta personalizzare la formazione e l’apostolato proprio dei passionisti, seguendo indicazioni comuni che fanno del movimento una presenza significativa nella chiesa e nella società italiana.

 


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