Questa
associazione è formata da tutti quei laici che hanno condiviso un
tratto di strada più o meno breve con i passionisti, frequentando
la scuola media presso il seminario di Calvi Risorta o seguendo gli
studi liceali e teologici presso altri conventi, ma che poi a seguito di
un discernimento personale, hanno tralasciato l’esperienza religiosa
per ritornare in famiglia.
L’associazione è nata nel 1991 nella felice ricorrenza dei 250
anni dell’approvazione delle regole e costituzioni dei passionisti,
avvenuta nel maggio del 1741.
L’iniziativa concreta fu presa da P. Giovanni Cipriani. I
primi due incontri della costituente associazione si ebbero il 16 e il
23 giugno del 1991 rispettivamente alla Badia di Ceccano e nella
scuola apostolica di Calvi Risorta. Fu unanime da parte dei partecipanti
il desiderio di continuare l’incontro. I soci incoraggiati anche
dalla premurosa attenzione dei passionisti si proposero di:
-
riprendere
un cammino formativo personale impregnato della spiritualità della
Croce,
-
attuare
una solidarietà sociale e morale tra i soci,
-
promuovere
attività culturali e creative e contribuire in vari modi alle
iniziative dei passionisti.
Tra le
iniziative intraprese si ricorda, per testimoniare l’affetto verso i
passionisti, la realizzazione di:
-
una
statua di S. Paolo della Croce posta il 3 luglio del 1994 nel
chiostro dell’Abbadia di Ceccano,
-
una
cucina moderna nella ristrutturata cucina nel convento di Ceccano,
-
la
ristrutturazione del convento di Pontecorvo in casa di riposo,
-
realizzazione
di una storia dell’alunnato passionista,
-
bollettino
di collegamento per i soci ASEAP che risiedono attualmente sull’intero
territorio nazionale e si riuniscono annualmente il 25 aprile.
Oggi l’ASEAP
è collegata anche ad altri movimenti laicali passionisti italiani ed è
in costante contatto con l’associazione gemella del Portogallo e con
la missione passionista in Brasile, dove l’associazione è
particolarmente vicina per dare una mano al progetto "Pro
Brasile" e per aiutare i bambini poveri provenienti dalle
favelas, accolti negli asili (Creches) gestiti dai missionari
passionisti.
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