Festa dell’Artista Quinto incontro annuale
La creatività: segno di gioia a cura di Carlo Chenis
San Gabriele (TE)
Sabato 21 settembre 2002 ore 9.30

FONDAZIONE STAURÓS ITALIANA ONLUS
Museo Staurós d’Arte Sacra Contemporanea su la Passione di Cristo
64048 S. Gabriele - Isola del Gran Sasso (Te)
- Fax. 0861 975727 - Fax 0861 9772520 - Cell.339.8895499
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Santuario di San Gabriele: festa dell’artista

Sabato 21 settembre il santuario di San Gabriele ospiterà l’annuale festa dell’artista. Organizzata dalla Fondazione Staurós Italiana Onlus, la quinta edizione della festa prevede la partecipazione di molti artisti provenienti da ogni parte d’Italia e varie personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui il regista Tonino Valeri; il giornalista Piero Marrazzo; il danzatore Antonello Angiolillo; l’operatrice culturale e critico d’arte Lucrezia De Domizio Durini; e numerosi critici e artisti espositori della Decima Biennale d’Arte Sacra "Nel segno della Luce", tra cui Omar Galliani, Tito, Laura Facchini, Gigino Falconi ed altri. Alla festa interverranno anche numerose autorità politiche regionali, provinciali e comunali. Inoltre verrà portato il messaggio dei emigrati abruzzesi, devoti di San Gabriele, in terra cilena dalla Dr.ssa Elda Fainella.

In mattinata, alle ore 9.30, è in programma una tavola rotonda sul tema "La creatività: segno di gioia", coordinata da don Carlo Chenis, segretario della pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa. Nel pomeriggio, alle ore 16, sarà celebrata la messa dell’Artista, animata da don Carlo Chenis e da padre Maurizio De Sanctis, con testimonianze da parte di artisti.

La creatività, quale segno dell’umana spiritualità sarà il tema triennale sul quale la Fondazione Staurós si propone di riflettere insieme ad artisti ed esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, nella convinzione che "oggi occorre riscoprire la creatività per uscire dai segni della globalizzazione massificante e per aspirare ad una promozione umana personalizzante. La creatività è segno di futuro, di gioia, di libertà. L’arte come denuncia e come annuncio conserva e sprigiona l’umana creatività, poiché rende l’individuo cosciente della propria genialità. Il futuro dell’umanità in questo esordio del terzo millennio dell’era cristiana necessita dunque di vigore creativo per avviare un nuovo umanesimo in grado di accogliere la nuova evangelizzazione. Gli artisti devono far vedere le ingiustizie e configurare l’utopia della pace".

L’artista infatti ha un ruolo importante per avviare l’umanesimo del terzo millennio. Egli sa intuire i drammi, ma nella bellezza riesce ad infondere il senso della speranza. Egli sa sedurre arrecando piacere, ma nella bellezza cerca di dare il senso della catarsi.

San Gabriele chiama dunque gli artisti di tutte le arti ad essere pellegrini, a salire verso questo luogo romito, a vivere un giorno insieme, a ripartire senza dimenticarsi, a proporre qualcosa di nuovo, ad aprirsi all’Assoluto. La chiesa postconciliare ha definito l’artista un sacerdote, un esperto in umanità e in spiritualità. I diversi percorsi non contano quando puntano sulla verità, sulla bontà, sulla bellezza.

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