La lettera di Kevin
Dance, cp a tutti i membri della Congregazione
Miei cari fratelli,
voi forse già saprete che il
nostro Superiore generale, P. Ottaviano D’Egidio, mi ha
nominato come rappresentante per la nostra congregazione presso
le Nazioni Unite a New York. Questo è un ulteriore passo nell’attuazione
delle decisioni dell’ultimo Capitolo generale per quanto
riguarda l’impegno per la Giustizia, la Pace e l’Integrità
del Creato.
Lo scorso dicembre 2001 ho avuto l’occasione di incontrarmi
con P. Ottaviano e con il suo Consiglio durante la consulta
generale. E’ stato un incontro davvero positivo, durante il
quale mi è stato ribadito che questo ruolo è una nuova
istituzione nella congregazione e avrà bisogno di tempo per
svilupparsi, ma soprattutto esso deve includere tutta la
congregazione e sostenere il lavoro dei nostri religiosi che si
impegnano per la giustizia e si preoccupano dei crocifissi.
Sono ormai tre mesi che sono
qui a New York. Sto lentamente prendendo consapevolezza della
sfida da affrontare. Uno dei primi passi che devo fare è
preparare la richiesta d’iscrizione della Famiglia passionista
all’ONU come Organizzazione Non-Governativa (ONG)
internazionale.
Forse non a tutti è chiaro
cosa sia una ONG: una Organizzazione Non-Governativa non
ha niente a che fare con raccogliere fondi o cercare sostegno
finanziario per i nostri ministeri. Piuttosto essa dà voce ai
problemi e alle esigenze dei passionisti di tutto il mondo all’interno
di questo forum internazionale.
All’ONU ho il privilegio di
lavorare con molti religiosi che vi rappresentano la loro
congregazione. Avrò la possibilità di: - mettere in luce la
nostra considerevole conoscenza e il nostro impegno in campo
internazionale; - proporre la nostra visione e la nostra
passione per la vita; - relazionarci con le questioni che l’umanità
si trova ad affrontare all’inizio del XXIº secolo.
Come rappresentante della
congregazione presso le Nazioni Unite non solo sarò in grado di
inviarvi informazioni regolari in merito agli incontri, alle
conferenze presso l’ONU e agli avvenimenti significativi per
darvi appoggio nel vostro apostolato, ma voglio poter anche
esprimere le vostre esigenze e i vostri problemi. Voglio che il
mio lavoro presso le Nazioni Unite sia in armonia con ciò che
sta accadendo tra la gente nella Congregazione e nell’intera
Famiglia passionista. Quindi avrò anche bisogno delle vostre
informazioni.
Io mi trovo qui in conseguenza
di una decisione della Congregazione. Per riuscire a cambiare le
cose, ci sarà bisogno del sostegno dei religiosi che vivono e
lavorano tra i poveri e i crocifissi.
Per farvi capire come vedo
questo progetto, e di come potremmo lavorare tutti insieme, vi
parlo della scena che ho in mente: Uno storpio durante il suo
cammino ad un tratto si trova di fronte la strada piena di massi
e buche. Egli rimane sgomentato su come possa attraversare
questa strada dissestata. Nel frattempo arriva un altro
uomo: egli è cieco. I due si siedono, confrontano le loro
vicende, e insieme arrivano ad una decisione; l’uomo cieco
dice: "Le mie gambe sono forti. Sarò felice di essere le
tue gambe e di portarti sulle mie spalle. Ma tu dovrai essere i
miei occhi e guidare i miei passi". Insieme contrattano su
come affrontare un tratto di strada impraticabile. E così
è per noi nella vita e nella nostra chiamata ad una nuova forma
di solidarietà nell’interesse della giustizia. Dobbiamo
sostenerci e interessarci l’uno dell’altro!
Vostro fratello nella
compassione di Gesù Cristo
Kevin Dance, cp
10 aprile 2002
Passionist Community
Jamaica, NY 11432 - U.S.A.
Rappresentante
passionista presso le Nazioni Unite
Sua Santità Giovanni Paolo II
nella Redemptoris Missio parla di un nuovo areopago, dove
si tratta della nostra testimonianza cristiana e dei nostri
sforzi di evangelizzazione, in un mondo convulso soggetto a
profondi cambiamenti. Il nostro Capitolo Generale, tenuto in
Brasile nel 2000, ha visto la necessità di annunciare il
Vangelo della Vita in nuovi luoghi e in nuove forme. Le Nazioni
Unite sono state intese come un nuovo areopagus bisognoso
della nostra presenza profetica.
P. Ottaviano D’Egidio nel
presentare il documento ci ricorda che viviamo in un tempo "segnato
dal fenomeno della globalizzazione e dall’inquietudine dell’uomo
che non trova pace". Egli inoltre ci ha esortato con
queste parole: "Contemplando
il Crocifisso –Risorto non possiamo non combattere le forze
del male che offendono e distruggono l’uomo e attentano alla
sua dignità e alla dignità e bellezza del creato. Il Calvario
dell’uomo è ancora il Calvario di Dio ed è la frontiera
estrema in cui dobbiamo essere presenti."
Il fenomeno della
globalizzazione ci riguarda tutti, ma sono in pochi a
beneficiarne. E’ per noi motivo di sfida fare tutto quello che
ci è possibile per indicare una globalizzazione che non sia
stimolata dall’avidità, ma plasmata sui valori del Vangelo
– solidarietà onnicomprensiva, giustizia ed un futuro
sostenibile.
Come Passionista che sta appena
iniziando a collaborare con le Nazioni Unite e altri enti
internazionali per portare una dimensione cristiana alle loro
decisioni, conto sulle vostre preghiere e sul vostro sostegno.
Noi vogliamo far sentire le voci dei poveri e degli emarginati.
Le Nazioni Unite non hanno raggiunto certo la perfezione, ma è
l’unico forum aperto a tutti i popoli per lavorare per un
mondo più giusto, umano e pacifico.
Lavorando in collaborazione con
i membri di altre congregazioni, abbiamo l’opportunità di
influire sulle decisioni prese dai politici per trovare delle
alternative più giuste rispetto alla predominante
globalizzazione economica e culturale che emarginalizza i più i
poveri o i popoli più deboli. Opportunità di grande importanza
se vogliamo sostenere l’operato dei nostri membri che sono
impegnati sul campo.
Ogni impegno preso a livello
internazionale per cercare di apportare dei cambiamenti
significativi ad un tale sistema deve essere strettamente
collegato all’impegno delle nostre sorelle e fratelli
passionisti a favore degli emarginati e dei poveri. L’amore ed
il servizio che offrite darà credibilità a coloro che come noi
lavorano in un forum internazionale come quello delle Nazioni
Unite.
Il tema del nostro ultimo
Capitolo Generale era "Passione di Gesù Cristo –
Passione per la vita". Io voglio difendere la
vostra passione per la vita facendo ascoltare ai politici di
tutto il mondo la voce dei crocifissi e dei poveri che servite.
Credo che la nostra presenza all’ONU sia un nuovo modo di
proclamare il Vangelo della passione: la Passione per la vita.
Fraternamente vostro
Kevin Dance, cp
INIZIO PAGINA
|