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Le parole del Papa il giorno della
Beatificazione
Vaticano, domenica 29 gennaio 1995
Nell'omelia Giovanni Paolo II ha messo in
rilievo la fedeltà dei nuovi Beati alla chiamata di Dio.
Del Beato Grimoaldo ha detto:
"...
ancora oggi proclamo i tuoi prodigi" (Salmo Responsariale). Cosi'
testimonia dinanzi al mondo il Beato Grimoaldo della Purificazione, al secolo
Ferdinando Santamaria. Giovane Passionista, nel corso della sua breve esistenza
si ispiro' costantemente ad alcune linee programmatiche che restano
significative anche per noi: dare a Dio il primo posto; manifestare a Gesù
Crocifisso costante gratitudine mediante opere concrete di penitenza e di umiltà;
perseverare nel bene anche a costo di grandi sacrifici; vivere con austerità e
accontentarsi in tutto; essere sempre disponibile per gli altri.
Secondo il carisma della
Famiglia Passionista, egli sentiva di dover completare in se' le sofferenze di
Cristo a vantaggio dell'intero suo corpo mistico (cfr. Col 1,24). Amava
ripetere: "Penso sempre a Gesù quando sali' il Calvario, e alla sua
santissima Madre che andava appresso al Signore, e io voglio seguire le loro
sofferenze".
I biografi lo ricordano allegro
anche nelle umiliazioni, nelle contrarietà e nelle difficoltà degli studi. I
compagni notavano che, pure non facendo cose diverse da loro, Grimoaldo le
compiva con straordinaria e crescente intensità di amore. In lui i giovani di
oggi e di domani possono scorgere un modello di spiritualità semplice e
generosa, fortemente ancorata al mistero pasquale di Cristo.
Giovanni Paolo II all'Angelus recitato con i
fedeli radunati in Piazza San Pietro, al termine della Santa Messa di
Beatificazione cosi' si e' espresso:
"Il Beato
Grimoaldo della Purificazione costituisce per i giovani di ogni epoca un
significativo esempio di filiale affidamento a Maria. Egli visse una profonda e
sentita consacrazione alla Madonna, di cui avvertiva la presenza, specialmente
durante la Santa Messa. A Lei si rivolse sempre in ogni difficoltà con
illuminata fedeltà".
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