11 settembre 2001 - Attentati terroristici negli Stati Uniti
Interventi al FORUM aperto sul sito
www.passionisti.org
  • mercoledì 12 settembre 2001 - 12.00.27   -   Pasquale Della Ragione  -  Dite la vostra ...
  • giovedì 13 settembre 2001 - 14.42.02   -   Michele Iodice  -  sgomento e dolore
  • domenica 16 settembre 2001 - 19.47.16   -   Gabriele  -  RIFLESSIONE
  • giovedì 13 settembre 2001 - 17.16.13   -   Alfio Santoro  -  Attentato terroristico
  • venerdì 14 settembre 2001 - 10.47.42   -   Aldo  -  attentato terroristico
  • venerdì 14 settembre 2001 - 14.26.08   -   Carlo Cautillo  -  riflettendo su.....
  • venerdì 14 settembre 2001 - 14.59.34   -   Quandoinsieme  -  L'uomo e la guerra
  • venerdì 14 settembre 2001 - 15.47.09   -   David G. Monaco  -  la Verità
  • lunedì 17 settembre 2001 - 13.04.13   -    Carmen  -  Lettera
  • lunedì 17 settembre 2001 - 21.13.52   -   Anna  -  ke disastro
  • lunedì 17 settembre 2001 - 21.31.27   -   Joe, CP  -  Thank you
  • mercoledì 19 settembre 2001 - 12.20.34   -   Padre Antonio Rungi  -  No al terrorismo ed alla guerra
  • mercoledì 19 settembre 2001 - 23.41.00   -   Giuseppe  -  Risposta
  • mercoledì 19 settembre 2001 - 21.50.17   -   Anna Barrale  -  attentato U.S.A
  • venerdì 21 settembre 2001 - 11.26.21   -   P. Alberto Pierangioli  -  Una mia riflessione
  • domenica 23 settembre 2001 - 21.05.57   -   Gabriele  -  Riflessione
  • lunedì 24 settembre 2001 - 0.42.09   -   Padre Antonio Rungi  -  Il non-senso di tutte le guerre
  • lunedì 24 settembre 2001 - 0.48.27   -   Enzo  -  Condivido la sua posizione
  • lunedì 24 settembre 2001 - 11.30.37   -   Per la provincia CORM Maria Rosa Pacchera  -  Che dire di quanto è successo?
  • lunedì 24 settembre 2001 - 12.26.18   -    Arthur Carrillo, C.P  -  E’ stata una settimana tragica ...
  • venerdì 5 ottobre 2001 - 12.29.59   -   Francesca  -  una Preghiera
  • domenica 14 ottobre 2001 - 18.40.24   -   FrAnCa  -  FISSIAMO LO SGUARDO SULL'AMORE
  • lunedì 15 ottobre 2001 - 12.05.55   -   Anonima  -  Vorrei solo chiedere...
  • mercoledì 17 ottobre 2001 - 14.02.25   -   Quandoinsieme  -  RE: Vorrei solo chiedere...
mercoledì 12 settembre 2001 - 12.00.27   -   Pasquale Della Ragione
Dite la vostra ...
Dopo alcune ore dalla tragedia che ha colpito gli Stati Uniti, su www.passionisti.org c'era il messaggio "Catastrofico attacco al cuore dell'America, il mondo sotto choc; nelle nostre preghiere ricordiamo le vittime di questo disastro".
Inoltre, dopo aver letto la dichiarazione del Papa e quelle delle altre autorità' politiche e religiose, la redazione web ha aperto un Forum per consentire ai visitatori del sito di esprimere un commento su questi tragici fatti e aprire cosi' una discussione tra gli oltre 1.000 navigatori reali che ogni mese visitano passionisti.org e idealmente si incontrano in modo virtuale.
Ti invito quindi a utilizzare il Forum, lasciando un tuo commento su questi attentati terroristici. Grazie

giovedì 13 settembre 2001 - 14.42.02   -   Michele Iodice
sgomento e dolore
C'è solo sgomento e dolore per quanto è accaduto. Ed il pensare che persone possano pianificare e scientificamente studiare un disastro simile fa restare allibiti. Vite innocenti, sogni interrotti, felicità perdute in nome di falsi ideali. Molte cose cambieranno nella vita politica degli stati e negli equilibri internazionali, ma adesso si deve seriamente affrontare un problema che si è sottovalutato e che potrebbe avere conseguenze disastrose anche per altre realtà. La tolleranza non deve significare la sopraffazione della libertà e la distruzione della persona. Su questo occorre che cominciamo a riflettere seriamente o la tolleranza diventa reciproca o non è un effettivo momento di crescita insieme. Certo vedere che la tensione è alta non fa piacere, camminando per le strade di maggior rischio della città, o vedere tanti elicotteri da guerra sollevarsi in volo tutti insieme crea un disagio ed una incomprensione. Ciò che è successo sicuramente non resterà impunito, ma non basta per risolvere il problema dell'integralismo religioso, deve essere un primo passo di un cammino forte che deve coalizzare tutto il mondo occidentale.

domenica 16 settembre 2001 - 19.47.16   -   Gabriele
RIFLESSIONE
Non sembra vero che nel nuovo millennio bisogna assistere al più grande atto di "atto di guerra", come l'ha definito il presidente statunitense.
Non si puo' oggi stare in balia di questi terroristi islamici, nonostante i tanti richiami ed inviti alla pace del Santo Padre, Giovanni Paolo II.
Il giorno 11 settembre vedere le immagini trasmesse dalla Tv, e' stato una cosa deplorevole, senza parole vedere morire tante persone innocenti in quella maniera.
Ora la mia riflessione finale e' la seguente : a parte tutti i provvedimenti del caso che l'America insieme alla NATO voglia adottare nei confronti di questi "fondamentalisti islamici", noi cattolici quello che possiamo fare è pregare tanto in questo momento così traumatico affinché, l'odio non generi altro odio, la guerra non generi altra guerra, ma prevalga la ragione nell'essere umano, così tale da garantirci per noi e per la nostra generazione futura, un futuro di pace, amore, concordia e fraternità tra tutti i popoli della terra.

giovedì 13 settembre 2001 - 17.16.13   -   Alfio Santoro
Attentato terroristico
Per quanto in giro per il mondo ci sia da sempre un sentimento antiamericano, alcune volte forse giustificato e altre meno, sarebbe pericolosissimo pensare che in nome di qualsiasi battaglia ideale si possa giustificare in qualche modo quanto è accaduto.
Il terrorismo oltre che offendere l'uomo, fa perdere il senso della realtà delle cose e finisce per danneggiare le giuste rivendicazioni.
Tutti adesso ci aspettiamo la sacrosanta reazione degli Stati Uniti, ma nel punire i colpevoli non si faccia soffrire altri innocenti.
La reazione americana avrà il sostegno del mondo se sarà la risposta della ragione e non quella della rabbia....

venerdì 14 settembre 2001 - 10.47.42   -   Aldo
attentato terroristico
"la risposta della ragione" magnifico! Al "desiderio" di guerra si risponde sempre con una ferma e costante volontà di ricerca della pace. Se ci sono stati errori che abbiano potuto giustificare un efferato, e mai abbastanza condannato, omicidio di massa di tali proporzioni, questo è il momento di ricercarli ed analizzarli in umiltà.

venerdì 14 settembre 2001 - 14.26.08   -   Carlo Cautillo
riflettendo su.....
Sembrava un gioco da video game, ed invece era una drammatica scena accaduta sotto gli occhi del mondo in tempo reale. Degli uomini-denominati -vento di Dio- si sono immolati ed hanno immolato insiemae a se decine di migliaia di altri uomini. Una ecatombe. La parola è insufficiente ad esprimere ciò che si sente a livello profondo. Si resta muti ed increduli. Perchè tutto questo? I motivi di questo gesto insano sono molteplici, remoti e recenti: la causa palestinese, la guerra del golfo contro Saddam Hussein, lo strisciante odio orientale islamico contro il mondo occidentale, una sorta di complesso d'inferiorità e di frustrazione che vive il primo nei confronti del secondo, l'immagine urtante dell'arroganza americana, la guerra santa che molti fedeli di Allah sentono il dovere di portare contro tutti gli infedeli sparsi nel mondo; infine l'influsso secolaristico del mondo occidentale che il mondo orientale islamico non riesce a fermare. E' difficile frenare uomini caricati da questa energia multipla che cresce e si comprime ogni giorno nell'animo di popoli guidati ed indottrinati da falsi maestri che, ironia della sorte, si sono formati nel mondo occidentale e sono stati aiutati da esso in altri tempi. Cosa fare per sgonfiare gli animi? L'occidente deve conservare i nervi saldi con l'uso della ragione. Qualità questa che il mondo islamico non ha molto sviluppato, dal momento che la sua religione, non permette e non educa alla critica. Infatti gli stessi loro maestri o guide moderate nei loro paesi hanno vita dura. Invece gli estremisti impongono il loro fanatismo con la forza ed il popolo, dominato dalla paura esegue ciecamente. Perciò al di là della giusta punizione dei mandanti, cosa poco attuabile senza il coinvolgimento di altre vittime innocenti, occorre che l'Europa e l'America, facciano di tutto perché torni la pace in Palestina, poi portino avanti una politica di rispetto di ogni cultura dentro e fuori dei propri confini. L'Occidente non può correre dietro all'economia soltanto, nè può imporre con il linguaggio dell'economia la propria cultura e la propria etica a tutto il mondo. Se l'Islam non è disposto a rispettare la cultura degli uomini occidentali che vivono all'interno dei suoi confini, occorre limitare i rapporti, specie quelli commerciali con esso. L'occidente in tal modo farà a meno del petrolio e sarà costretto a trovare energie alternative più pulite. Probabilmente a questo punto i paesi arabi potrebbero essere spinti ad allacciare un dialogo con i paesi occidentali su basi ben diverse: tolleranza, cultura, religione, solidarietà.

venerdì 14 settembre 2001 - 14.59.34   -   Quandoinsieme
L'uomo e la guerra
Non so se veramente può esistere la PACE in un mondo abitato dagli uomini.
Forse siamo stati creati anche con il compito di distruggere gli altri esseri umani creati da DIO ?

venerdì 14 settembre 2001 - 15.47.09   -   David G. Monaco
la Verità

Carissimi amici italiani,
Non riesco a dire le parole per esprimere i miei pensieri ed il mio dolore, e anche il mio orgoglio quando sento le reazioni da parte dell'Italia, degli italiani e di tutto il mondo, particolarmente i nostri amici in Europa.
Ecco un articolo. Meglio lasciarlo nella lingua originale.
Se hai difficoltà a tradurlo, mandami un mail e te lo spiegherò.
Mando quest'articolo perché cattura la Verità. Questo giornalista ha scritto in un modo bello e giustissimo.
I terroristi non hanno capito che cosa hanno fatti A SE STESSI, ma l'impareranno presto.
Vi chiedo scusa se non sono riuscito a mettermi in contatto con quelli che conosco. So che vi stavate preoccupando particolarmente per noi che conoscete personalmente. Sapete che la mia famiglia e cugini stanno bene. Solo dalla grazia di Dio coloro che lavoravano là non vi sono stati per caso, mancano un cugino (un vero eroe, un pompiere che anche lui sta bene), e 2 cugine (che hanno dovuto scappare da un altro edificio vicino al World Trade Center). Non è il caso con i nostri amici, colleghi, e compagni di scuola. Non ci stanno più.
La storia non è uguale, perché fu un attacco contro una posizione militare, mentre quest'atto bestiale e satanico è stato compiuto contro nonni, nonne, padri, madri, ragazzi, e bambini (2 mesi, in un caso), ma 60 anni fa, dopo l'attacco a Pearl Harbor, Adm. Yamamoto disse, "Temo che abbiamo svegliato un gigante che dormiva." Mentre un gruppo piccolo di Palestinesi festeggiavano (abbiamo tutti visto le immagini schifose, malgrado che l'autorità palestinese cercava di impedire le loro trasmissioni), si dice che la maggioranza di loro si spaventa per quello che succederà e sanno che le immagini hanno già causato una rabbia mondiale (per tutto quanto ho letto io).
Si può capire questa paura, ciò nonostante Arafat l'ha denunciato in termini forti ed ha anche donato sangue personalmente, e anche i loro terroristi hanno negato l'atto. Per coloro che l'hanno fatto (il dito punta verso Afghanistan, come sappiamo): il gigante è sveglio. Hanno seminato il vento, mieteranno il turbine.

lunedì 17 settembre 2001 - 13.04.13   -    Carmen
Lettera

Caro P. Pietro,
gli ultimi avvenimenti ci hanno stretti tutti in un solo abbraccio intorno alle "due torri" ed ai familiari di quelle povere vittime innocenti.
Quanto dolore, quanto strazio provo per quelle vittime...! E' proprio il caso di dire che "siamo nella stessa lacrima".
Dopo le atrocità consumate in Kosovo, pensavamo di non poter più sorridere.
Ed ora? Il nostro sguardo sarà velato per sempre di tristezza di fronte a dimostrazioni di violenza sempre più raffinate contro inermi persone in procinto di iniziare il proprio quotidiano lavoro, o con personali impegni da sbrigare, o per vivere una giornata di meritata e forse lungamente sognata vacanza, fiduciose nel bene e senza alcuna ombra di sospetto, scaraventate improvvisamente nell'inferno più "virtualmente" reale che si potesse immaginare. Il mio nipote di otto anni mi ha detto:"Zia, queste scene le ho viste nei video giochi, e quando le ho viste in TV pensavo che fossero finte...". Altro che finte! E' la morte più atroce che si potesse immaginare, annunciata con un boato, consumata nelle fiamme. E che dire dei passeggeri degli aerei? Ora finalmente siamo tutti uniti...!
Una magra consolazione "dare la caccia ai terroristi responsabili" quando si è consumata un'ecatombe di tali proporzioni.
Qui mi viene da pensare ai tanti attentati già effettuati in Palestina, in Israele, nel Medioriente... come si faceva a dormire tranquilli nei nostri letti? Si giocava a golf, a tennis, a rugby, sicuri di se, della propria capacità di saper gestire il "doppiogioco", perché di questo si tratta, quando non si sentono o si fingono di non sentire le avvisaglie che provengono dalle parti "calde" del mondo, solo perché ci sono tanti interessi in ballo! Il bla bla diplomatico non è riuscito a sedare gli odi, a chiudere le ferite, a coprire gli urli di dolore, ad aprire una strada nella sicura boscaglia delle lotte fratricide.
Perchè ci vuole sempre uno sterminio per far riflettere ( ce lo auguriamo) coloro che hanno il potere di mutare le sorti dell'umanità?
Certo l'eco di questo luttuoso e temerario evento durerà a lungo e, forse proprio per questo, ci porterà al raggiungimento di qualche meta. Ricordi quando ti scrivevo che la pace è qualcosa che nasce, che cresce dentro di noi... è una voce che chiama, che implora... ma ad ogni suo passo... lascia un'orma vermiglia; l'orma questa volta è gigantesca...!
Ascolta la mia voce che si unisce alla tua e a quella di milioni di persone che pregano per chi non c'è più e per chi è rimasto col cuore straziato. Vedo le loro lacrime fermarsi come brina agli angoli degli occhi; sento il loro cuore gonfio di paura, di sgomento, di incredulità; vedo le loro labbra che sfiorano un "perchè?", proprio come i "rossi papaveri che, occhi stupiti, spalancati al cielo, gridano "perché...!?".
E non c'è un perché per la ferocia, per la lucida folle organizzazione di un'impresa che rientra nel guinnes dei primati come la più spettacolare e la più inqualificabile del mondo.
Siamo tutti più vicini, più di quanto si potesse immaginare, senza oceani che ci dividono, nè montagne o confini che ci separino.
E' solo il dolore e la paura che riesce ad accomunare gli uomini?
Non posso credere che ci vogliano olocausti per sentirsi vicini, per aiutarsi, per amarsi!
Se solo si seguisse la strada che ci è stata indicata da Gesù, non ci sarebbero tante atrocità e ci sentiremmo davvero uniti nella fraternità e nell'amore.
Fraternamente
lunedì 17 settembre 2001 - 21.13.52   -   Anna
ke disastro
Gli interessi dell'umanità purtroppo portano a compiere atti disumani in questo caso hanno pagato anke gli innocenti!
E' un vero disastro nol solo per ki era nelle torri ma anke per tutto il popolo americano!
le torri per loro erano più di due semplici grattacieli e significavano molto soprattutto dal lato economico!!!
Tutto ciò è tristissimo e inaccettabile, anke xkè quando in età adolescienziale la vita ci dovrebbe sembrare diversa invece scopriamo ke dietro la porta c'è il nemiko_
by Buffy the vampire slayer!
lunedì 17 settembre 2001 - 21.31.27   -   Joe, CP
Thank you
Thank you for your concern after the recent attack on NYC. We are safe and keeping the future in our prayers.

mercoledì 19 settembre 2001 - 12.20.34   -   Padre Antonio Rungi
No al terrorismo ed alla guerra
“La lotta al terrorismo passa attraverso una nuova coscienza giuridica, civile ed economica a livello internazionale”.
Il terrorismo locale ed internazionale va combattuto con le armi del diritto e con interventi economici appropriati. Non servono guerre tecnologiche per estirpare questo cancro della nostra società, ma interventi miranti ad assicurare, da un lato, alla giustizia coloro che si macchiano di crimini orrendi contro l’umanità, come quelli causati in America, dall’altro è necessario bloccare tutti i fondi a quei paesi che sostengono i terroristi e, soprattutto, evitare di vendere armi a paesi che coprono i terroristi. Il terrorismo minaccia, ferisce ed uccide senza discriminazioni e perciò stesso è gravemente contrario alla giustizia ed alla carità. Da un punto di vista morale è lecito, quindi, assumere a livello di singoli stati e della comunità internazionale misure straordinarie per far fronte ad emergenze, come quelle di questo momento, in cui tutti gli Stati del mondo sono chiamanti in causa per organizzare una lotta comune. Una lotta che non può essere una guerra senza quartieri e senza frontiere, in quanto sarebbe rischioso e soprattutto potrebbe coinvolgere popoli e nazioni che per loro scelta di vita hanno optato per la pace. Come per l’azione terroristica, così per la reazione all’atto di guerra subito vale il principio morale ben conosciuto a livello mondiale e da tutte le religioni e le culture: ogni atto di guerra che indiscriminatamente mira alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti come è avvenuto in America nei giorni scorsi, è un delitto contro Dio e contro l’umanità e con fermezza e senza esitazione deve essere condannato. La strada da seguire, nel caso specifico dell’attentato terroristico alle Tuin Towers ed al Pentagono, è quella della politica, della diplomazia, della collaborazione tra le varie nazioni civili, in quanto il nemico è invisibile e si nasconde vigliaccamente in ogni parte del mondo. Per cui, oggi più che mai, è urgente avviare una forte collaborazione tra gli Stati al fine di reprimere il terrorismo con le armi del diritto, dell’economia e della solidarietà tra tutti i popoli. Tuttavia, si sa benissimo, che fino a quando nel mondo persistono evidenti squilibri tra popoli, culture, religioni e nazioni, specie in campo economico, il discorso della pace sarà sempre molto lontano. Nella miseria, nell’ignoranza, con gli integralismi di ogni genere sarà sempre più difficile portare avanti progetti di pace mondiale. Da qui, un’azione congiunta di tutte la nazioni, nelle sedi competenti, come l’Onu, per indicare la strada più giusta per perseguire la pace. Una strada che passa, oggi, attraverso la lotta globale al terrorismo nazionale ed internazionale”.

mercoledì 19 settembre 2001 - 23.41.00   -   Giuseppe
Risposta
Le vostre attese di pace, sembrano già essere naufragate. Già è in fase di preallerta una squadriglia di 100 aerei in partenza per il Golfo Persico. Se dovesse iniziare la guerra, tutto sarà più difficile per il mondo. Auguriamoci che non succeda e che anche i Taleban consegnino Bel Laden all'America per essere sottoposto ad un regolare processo contro crimini di guerra, essendo stato individuato come uno dei primi indiziati dell'attacco terroristico agli americani.
Ora ci resta maggiormente l'arma della preghiera, quella che presso l'unico Dio di tutti gli uomini e di tutte le fede può ottenere il dono della pace per l'umanità intera.

mercoledì 19 settembre 2001 - 21.50.17   -   Anna Barrale
attentato U.S.A
"Con la guerra tutto è perduto..." sono le parole di papa Paolo sesto.
Anche se la rabbia in corpo è salita a tutti vedendo quelle scene apocalittiche, d'immane distruzione gratuita , con il semplice scopo di uccidere quante più persone possibili..per fini ancora da scoprire...è pur vero che tanta premeditazione, tanto fanatismo, nel profondo nascondono qualcosa.
Rispondendo con la guerra non si chiariranno i reconditi scopi né le vere ragioni di tali misfatti. La violenza che risponde alla violenza non serve alla verità nè fa venire fuori i motivi profondi di simili atrocità. I grandi della Terra dovrebbero stare molto più in ascolto delle rivendicazioni d'intere popolazioni che "non hanno parola perché non hanno potere". Preghiamo lo Spirito perché ai venti di odio e di vendetta faccia soffiare venti di dialogo, condivisione, ascolto...pace.

venerdì 21 settembre 2001 - 11.26.21   -   P. Alberto Pierangioli
Una mia riflessione
L'undici settembre non avevo seguito la TV nel pomeriggio. Quando eravamo in cappella per il Vespro, il confratello che presiedeva ci ha invitato a pregare per i morti negli USA. Ho pensato a qualche incidente. Dopo, davanti al televisore, siamo rimasti tutti muti e annientati.
Il mio pensiero dominante è stato questo: "Dove andrà a finire l'umanità?.... Le grandi scoperte della scienza, in mano a dei pazzi porteranno il mondo alla rovina; trasformeranno la terra in un inferno invivibile.... Anni fa ero stato su una delle torri vicino alle due torri abbattute, per contemplare allora una visione stupenda....
Sento davvero che gli avvenimenti dell'undici settembre cambieranno la faccia della terra. Come cristiani, dobbiamo mettere tutto e tutti nelle mani di Dio e pregare che la malvagità che sta racchiusa nel cuore umano non abbia il sopravvento sul bene.
Nonostante tutto dobbiamo dobbiamo ancora sperare, lavorare per il bene e confidare nella misericordia del Signore.

domenica 23 settembre 2001 - 21.05.57   -   Gabriele
Riflessione
Non sembra vero che nel nuovo millennio bisogna assistere al più grande atto di ''atto di guerra'', come l'ha definito il presidente statunitense.
Non si può oggi stare in balia di questi terroristi islamici, nonostante i tanti richiami ed inviti alla pace del Santo Padre, Giovanni Paolo II.
Il giorno 11 settembre vedere le immagini trasmesse dalla Tv, e' stato una cosa deplorevole, senza parole vedere morire tante persone innocenti in quella maniera.
Ora la mia riflessione finale e' la seguente : a parte tutti i provvedimenti del caso che l'America insieme alla NATO voglia adottare nei confronti di questi ''fondamentalisti islamici'', noi cattolici quello che possiamo fare è pregare tanto in questo momento così traumatico affinché, l'odio non generi altro odio, la guerra non generi altra guerra, ma prevalga la ragione nell'essere umano, così tale da garantirci per noi e per la nostra generazione futura, un futuro di pace, amore, concordia e fraternità tra tutti i popoli della terra.

lunedì 24 settembre 2001 - 0.42.09   -   Padre Antonio Rungi
Il non-senso di tutte le guerre
Nessuna guerra ha un senso, ma quella che sta per iniziare è particolarmente senza senso.
Il non-senso di questa imminente guerra contro un nemico invisibile sta nel fatto che l’azione, pur legittima per gli Americani su un piano politico e militare, dopo gli attacchi terroristici sul loro territorio, sarà indirizzata verso i presunti responsabili di così efferati crimini contro l’umanità, che, proprio perché talmente gravi sono già stati condannati da tutta l’umanità, e perciò non necessitano di ulteriori dimostrazioni di violenza. Al contrario la vera lotta che va combattuta a livello mondiale sta nell’estirpare da tutte le società il cancro del terrorismo internazionale, che non ha mai avuto rispetto di nessuno. L’America farebbe bene ad evitare qualsiasi attacco contro persone, governi o popoli direttamente o indirettamente coinvolti nella strategia del terrore, perché l’inizio di un nuovo conflitto, dovunque e per qualsiasi motivo si avvia, non si sa mai dove va a finire e quali risultati porti. Qui non si tratta di perdonare dei criminali (che tali rimarranno per sempre) o di mettere una pietra sopra sui fatti drammatici di New York e Washington, bensì di perseguire, attraverso altre vie, la cattura dei responsabili degli efferati crimini terroristici. E le strade da seguire sono essenzialmente due: quella della diplomazia, che coinvolga sempre più governi e popoli nella lotta globale al terrorismo internazionale; quella economica, che investa, da un lato, più risorse per prevenire simili gravi reati, mediante sistemi di intelligence sempre più sofisticati ed efficaci, e, dall’altro, blocchi tutte le risorse economiche alle multinazionali del terrore che, purtroppo, si alimentano attraverso i nostri sistemi finanziari e con le coperture, lecite o criptate, di aziende, banche, attività economiche ed imprenditoriali, forse, anche con sostegni di governi nei vari paradisi fiscali dell’intero pianeta. Mi auguro che i 40.000 miliardi di dollari che l’America ha stanziato per questa guerra dagli esiti incerti, possano essere investiti per lo sviluppo di quei popoli entro le cui file nascono, crescono e si sviluppano i terroristi, gente senza scrupoli e senza paura, che non hanno difficoltà a mettere in ginocchio il mondo intero. Sarà la gente che soffre e che vuole uscire dal tunnel della povertà a porre fine a simili fenomeni illegali e a far uscire dall’emergenza il mondo in questo momento. Dopo le apocalittiche scene delle Torri gemelle a New York e dal Pentagono a Washington, nessuna persona è al sicuro e nessun popolo può ritenersi più scaltro e furbo rispetto ad un altro. Mi auguro che l’America ed i suoi tantissimi alleati facciano un passo indietro, vista la difficoltà e la contingenza del momento, prima che succeda l’irreparabile, rimettendo a tempi meno agitati la punizione esemplare che dovranno dare ai veri responsabili delle stragi terroristiche dell’11 settembre 2001 sul suolo americano.

lunedì 24 settembre 2001 - 0.48.27   -   Enzo
Condivido la sua posizione
Condivido perfettamente la sua posizione. E' sicuramente quella meno preoccupante per tutti e quella che può contribuire a cambiare il mondo. Ogni guerra semina odio e risentimento. Ogni investimento in umanità, cultura e civiltà apre nuovi spazi di dialogo e di reciproca accettazione.

lunedì 24 settembre 2001 - 11.30.37   -   Per la provincia CORM Maria Rosa Pacchera
Che dire di quanto è successo?
Che dire di quanto è successo? Siamo rimasti sconvolti e inorriditi da tanta crudeltà. Pensiamo alle vittime innocenti, ai sopravvissuti che dovranno vivere con il ricordo di tale brutalità, ai parenti e agli amici che hanno perso chi amavano.
E, ora, come se la situazione non fosse abbastanza drammatica, si prospetta il pericolo di una guerra, con nuove vittime, altri morti e tanto dolore.
Preghiamo il Signore perchè illumini "gli uomini" affinchè riflettano prima di intraprendere strade che di certo non porteranno mai alla pace.
Uniamo le nostre preghiere a quelle di tutte le persone di buona volontà.

unedì 24 settembre 2001 - 12.26.18   -    Arthur Carrillo, C.P
E’ stata una settimana tragica ...

E’ stata una settimana tragica e triste per il mondo, vissuta profondamente anche qui ai Ss. Giovanni e Paolo, dove le celebrazioni dell’Esaltazione della Santa Croce e dell’Addolorata ci hanno offerto l’occasione di condividere il nostro dolore nella fede e nella speranza della Risurrezione.
Questo per affermare la nostra convinzione del Mistero Pasquale come Passione per la Vita che trascende i dolori del presente e conferma la vittoria ultima della Vita. Ho trascorso la settimana come se fossi stato in lutto; viene a mente la parola “depresso”. Comunque, è ora di mettere in pratica le mie parole, quindi vi presento, piuttosto tardivamente, le ultime notizie raccolte che possono aiutarci a intravedere la vitalità che i nostri fratelli e sorelle trovano nello spirito di S. Paolo della Croce.
venerdì 5 ottobre 2001 - 12.29.59   -   Francesca
una Preghiera
Inorridisco davanti all'espressione manifesta del male piu' efferato.
Mi piange il cuore al pensiero di quelle anime rese prede, schiave, sottomesse alle tenebre e da esse illuse.
Provo compassione guardando il Crocifisso e alla Presenza del mio Dio d'Amore, con le mani aperte e le ginocchia piegate, prego:
<< Non hanno capito. Ho ferma fede che Voi, Padre mio e mio Dio, non permettete che venga inferta all'umanita' una tentazione tale che lei non possa vincere: abbiate Misericordia, donate Pace Padre, Padre mio e mio Dio>>.

domenica 14 ottobre 2001 - 18.40.24   -   FrAnCa
FISSIAMO LO SGUARDO SULL'AMORE
EFFETTIVAMENTE NN C'E' DI KE RALLEGRARSI X QUELLO KE L'UOMO DIMOSTRA DI POTER FARE SEGUENDO L'ERRORE E L'INGANNO.
QUESTA MATTINA, DURANTE LA CELEBRAZIONE EUCARISTIKA DIO HA DONATO TANTA LUCE E COMUNIONE..............
FUORI GLI OKKI VOLTI AL CELO TERSO E VERSO IL MARE ALL'ORIZZONTE KONFUSO CN L'AZZURRO DI QUEST'ULTIMO HANNO ELEVATO L'ANIMA RISCOPRENDO LA + SALDA SPERANZA E LA + FERMA FEDE DA KONCRETIZZARE NELLA + CORDIALE KARITA' FRATERNA.
AMIAMOCI FRATERNAMENTE, OSTINIAMOCI NEL BENE + PROFONDO E ILLUMINIAMO L'OSCURITÀ KE VUOLE AVVOLGERE LA NOSTRA PREZIOSA UMANITÀ

lunedì 15 ottobre 2001 - 12.05.55   -   Anonima
Vorrei solo chiedere........
a tutto il mondo di aiutare i poveri rifugiati afgani....... Le potenze americane attaccano, i Taleban rispondono come possono... ma ai bambini che muoiono disidratati ????
nessuno li pensa? Aiutiamoli...

mercoledì 17 ottobre 2001 - 14.02.25   -   Quandoinsieme
RE: Vorrei solo chiedere........
Condivido la tua riflessione: giustissima !
(vedi anche il testo che ho lasciato in questo Forum qualche giorno fa ...)
Vogliamo aiutarli veramente e non solo dare un aiuto fatto di parole e di facciata?
SUGGERISCI TU IN CHE MODO POSSIAMO FARLO;
per il momento siamo in 2 e forse ci farà compagnia qualche altro visitatore che leggera' questi msg.
saluti

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