QUESTO
ARTICOLO SARA' PUBBLICATO SUL GIORNALE AVVENIRE DEL 19-11-2000
DIOCESI
DI SESSA ARUNCA E COMUNITÀ PASSIONISTA DI MONDRAGONE
I
luoghi dello spirito
di Antonio Rungi
La storia della diocesi
sessana parte da molto lontano e si attesta ai primi secoli del
cristianesimo. Tantissimi i luoghi dello spirito che sono sorti in quasi
due millenni di vita di questa piccola grande chiesa locale, che vanta nei
martiri Casto e Secondino i primi testimoni della fede in Gesù Cristo.
La necessità, l’urgenza e l’utilità, in questo anno giubilare dell’anno
2000, di presentare alcuni di questi siti spirituali della diocesi ha
suggerito ai sacerdoti don Amato Brodella (vicario generale della
diocesi), don Cosma Capomaccio (direttore dell’ufficio liturgico e di
arte sacra) e don Franco Alfieri (direttore del centro pastorale) di
pubblicare l’itinerario di spiritualità e di arte della diocesi di
Sessa Aurunca, nel quale vengono illustrate le chiese più importanti
della terra aurunca. In tutto 25 chiese delle quattro foranie della
diocesi, tutte ben conosciute e frequentate dalla comunità ecclesiale,
alcune delle quali veri e propri gioielli di arte e storia locale.
Nel puntuale lavoro dei tre sacerdoti, cultori di storia locale, sono
entrate le chiese di Santa Maria in Grotta di Rongolise, le Catacombe di
san Casto in Sessa Aurunca, la Chiesa della SS.Annunziata in Sessa Aurunca,
la Chiesa cattedrale della Diocesi, intitolata ai Santi Pietro e Paolo, la
Chiesa di San Germano, di Sant’Anna e di Sant’Agostino nella città di
Sessa. Seguono, nella pubblicazione, le due chiese storicamente e
religiosamente più rilevanti della Forania di Cellole: il santuario della
Madonna della Libera in Carano e la chiesa parrocchiale Sant’Erasmo di
Piedimonte.
Più ampia è la trattazione dei siti religiosi della Forania di Carinola
(ex-sede dell’omonima diocesi), con celebri chiese come Santa Maria in
Foro Claudio, il Convento di San Francesco in Casanova, la Chiesa dell’Annunziata
a Carinola, l’ex-cattedrale di Carinola dedicata ai santi Bernardo e
Martino, la Cappella di San Paolo in Casale di Carinola e la Chiesa dell’Annunziata
in Nocelleto.
Conclude la rassegna delle varie chiese della diocesi la Forania di
Mondragone con il Santuario di Santa Maria del Belvedere, la Chiesa Madre
dedicata alla Madonna Incaldana, la Chiesa di San Rufino (antico) quelle
di San Francesco, san Mauro e san Michele Arcangelo. In altre parole,
luoghi dove normalmente si svolge la liturgia e si vivono importanti
momenti di preghiera, di raccoglimento. Chiese, per lo più, che svolgono
anche il ruolo di sedi parrocchiali e quindi punto di riferimento per l’intera
comunità parrocchiale. "La presente pubblicazione – scrive il
vescovo Antonio Napoletano nella presentazione - testimonia in modo
eloquente il nostro amore sincero alla Diocesi, e ci vincola con legami
più forti e con motivi più chiari a beni eccezionali che ci appartengono
e ci onorano. Essa non si prefigge uno scopo esclusivamente culturale, ma
intende coniugare storia, cultura e fede in un impulso unitario e
volenteroso per purificare la memoria del nostro passato, se ce ne fosse
bisogno, da incrostazioni temporali, errori ed omissioni che ne
mortifichino lo splendore e la dinamicità".
Ed è stato giusto che questo lavoro sia stato pubblicato in occasione
dell’Anno giubilare del Duemila, quello del "mea culpa generale sul
passato", ma anche dell’impegno a guardare avanti con coraggio e
forza di rinnovare.
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