COMUNICATO
STAMPA
-
La pillola del giorno dopo -
E'
un abortivo a tutti gli effetti
E' contro la vita e la morale
E' un vero killer dell'umanità
E' l'eutanasia dell'embrione
Netta presa
di posizione contro la pillola del giorno dopo del teologo campano, padre
Antonio Rungi, sacerdote passionista di Mondragone, docente di morale in
vari istituti di scienze religiose della Campania. "E’ un abortivo
a tutti gli effetti scientifici ed etici – afferma padre Rungi -
ed è un evidente farmaco contro la vita e contro la dignità dell’embrione,
della donna e della coppia che genera una nuova vita.
Quella pillola, al di là delle varie posizioni etiche, politiche e
mediche, rimane per se stessa ed in se stessa un danno fisico e biologico
ed è qualcosa di inaccettabile su un piano morale. Si sa, ed i veri
scienziati lo afferma senza alcun dubbio, che la nuova vita umana inizia
nel momento del concepimento e non nel momento dell’attecchimento dell’ovulo
fecondato all’utero. Parliamo, in quel caso, di gravidanza, mentre già
di per sé la vita è iniziata proprio dall’incontro dello spermatozoo
con l’ovulo. Per cui, la pillola del giorno dopo, che ostacola l’attecchimento
dell’ovulo fecondato, è per sua natura abortiva, perché, pur non
intervenendo direttamente sull’embrione, ostacola l’embrione perché
possa continuare a vivere.
A mio avviso – precisa padre Antonio Rungi - è una sorta di "eutanasia
passiva dell’embrione", in quanto lo si fa morire non
aiutandolo a vivere, ma operando perché non sopravviva".
In sintesi è questo il pensiero di padre Rungi, il quale aggiunge che,
"nel pluralismo culturale, morale, politico, la chiesa non può
esimersi dal suo compito che è quello di esprimere il suo pensiero in
campo morale, educativo e spirituale. Chiaramente essa si rivolge, in
primis, ai cattolici, e poi a tutti gli uomini di buona volontà, perché
anche in questo caso sappiano discernere da che parte sta la verità,
anche scientifica, ed agire di conseguenza. Pertanto, è sorprendente che
alcuni scienziati e medici, per quanto laici, scettici o atei, possano
mettere in dubbio il fatto che la vita inizia con l’atto fecondativo. In
realtà nel momento del concepimento quella è vita in tutta la sua
pienezza e perciò non può essere soppressa per nessun motivo al mondo e
tanto meno con interventi farmacologici che, solo apparentemente, non
uccidono l’embrione. La pillola del giorno dopo è un abortivo a tutti
gli effetti scientifici ed etici. Non c’è, quindi, da meravigliarsi che
la chiesa si sia scagliata apertamente contro questo nuovo farmaco
killer dell’umanità.
E ciò non per fare terrorismo psicologico, ma semplicemente riportando
nella giusto alveo scientifico e morale questa pillola contro la vita, D’altra
parte, per questo è stata ideata e per questo viene anche oggi
commerciata in Italia, dopo essere stata approvata in ambito comunitario.
Certo –conclude padre Rungi- la nostra adesione all’Unione Europea ci
costa molto su un piano morale e di valori etici da dover svendere per il
mercato comunitario".
Mondragone
1/11/2000, ore 22,30
Diocesi di Sessa Aurunca - Ufficio Stampa della Curia
|