COMUNICATO STAMPA

MONDRAGONE.
da mercoledi 1 a giovedi 9 novembre 2000,
VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ALLA COMUNITA' PARROCCHIALE DI SAN GIUSEPPE E SAN GIUSTINO DEI PADRI PASSIONISTI
di Antonio Rungi

Giorni pastoralmente intensi quelli che mons. Antonio Napoletano sta vivendo nelle comunità parrocchiali di San Giuseppe Artigiano e di San Giustino martire dei padri passionisti di Mondragone, il cui parroco è padre Amedeo De Francesco, collaborato dai religiosi passionisti. E’ la prima volta che il vescovo visita ufficialmente le due comunità parrocchiali per la quinquennale verifica sulle attività. Dopo i primi giorni di lavoro pastorale, dedicati alla Parrocchia San Giuseppe Artigiano, da oggi il Vescovo sarà anche presente nella parrocchia san Giustino Martire, con la celebrazione della messa alle ore 11.00, l’incontro con la comunità e la visita agli ammalati. Da domani poi il controllo sugli atti e documenti delle parrocchie. Il vescovo, poi, incontrerà gli alunni e docenti delle scuole elementari, i fedeli e il consiglio degli affari economici, i bambini del catechismo, l’Azione cattolica. Presiederà alcune celebrazioni liturgiche, incontrerà gli studenti ed i docenti del Liceo pedagogico ed i giovani. Si chiude giovedì 9 novembre con l’incontro con le Suore della Stella Maris, i padri Passionisti, i commercianti e con il Consiglio pastorale.

La parrocchia di San Giuseppe Artigiano, istituita presso la Chiesa e le opere dei padri passionisti, ha avuto il suo battesimo nel 1964. Fu monsignor.Vittorio Maria Costantini, attuale vescovo emerito di Sessa Aurunca, ad assegnare la responsabilità pastorale della zona mare di Mondragone ai religiosi passionisti già presenti in città con una loro casa. Allora la zona mare di Mondragone era poca cosa, con limitate abitazioni e popolazione ridotta. Oggi la parrocchia conta oltre 3.000 gli abitanti, che d’estate si triplica proprio per la massiccia presenza di villeggianti e turisti. Intensa l’attività pastorale che i passionisti svolgono in questa zona, essendo la parrocchia e la struttura dei passionisti l’unico punto di riferimento e di aggregazione sociale. Molti i disagi che si trova ad affrontare la parrocchia, in primo luogo la netta separazione tra la zona monte e quella mare per la statale Domiziana. Zona di traffico intenso, di attività commerciali, la parrocchia san Giuseppe deve fare i conti con le tante sfaccettature di una società improntata all’attivismo ed al profitto.

Altra storia ha la parrocchia san Giustino martire in località Le Vagnole, nata dalla scorporazione della parrocchia San Giuseppe Artigiano negli anni settanta per decisione del vescovo del tempo mons. Costantini ed affidata ai passionisti. Una piccola comunità con circa 500 abitanti nel periodo invernale e con alcune migliaia nel periodo estivo. Solo nel 1990 è stata costruita una piccola chiesa in prefabbricato. Poca cosa per le esigenze pastorali di questa comunità che proprio intorno alla parrocchia vuole costruire il suo futuro civile e sociale. Negli anni sono state avviate la festa patronale in onore di San Giustino (1 giugno), i gruppi di preghiera, il bollettino parrocchiale «La Voce di San Giustino» ed altre attività pastorali, quali la catechesi, in loco, per i bambini di prima Comunione.