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Essere a s. Zenone (TV) in questi giorni è respirare Pasqua, farla
passare attraverso le proprie narici e lasciarsi inebriare dal grido
dell’assurdo: “Cristo è davvero risorto”. Un grido che coinvolge,
che arriva allo stomaco e commuove come l’amore innocente che spezza
la banalità del vivere.
La Congregazione della Santissima Passione di Nostro Signore Gesù
Cristo si è arricchita di otto novizi, i quali, a partire dal 7
settembre c.a., saranno aiutati a conoscere meglio il significato
della vocazione passionista, a sperimentare lo stile di vita della
Congregazione, ad assimilarne lo spirito e la dedizione apostolica
(dalle Costituzioni della Congregazione della passione di Gesù
Cristo, cap. V, n.89). Insieme al padre maestro Max Anselmi e a
tutta la comunità dei religiosi attualmente residente presso il
convento “s. Gabriele”, gli otto giovani sono chiamati a vivere
un’esperienza di Dio, imparando a conoscere il carisma e la
spiritualità della congregazione della passione.
Essi sono: Marco Ermano, della provincia del Cuore Immacolato di
Maria, Salvatore Frascina, Piero Berti e Marco Staffolani, della
provincia della Pietà, Anthony Maria Chidi Iyiegbu, della provincia
della Presentazione, Daniele Curci, Vincenzo Serpe e Massimo Parisi,
della provincia dell’Addolorata.
Un rito particolare, presieduto da padre Danilo Mazzoni, primo
consultore della provincia del Cuore Immacolato di Maria, ha dato
inizio all’anno di noviziato: dopo un’invocazione allo Spirito
Santo, c’è stata la presentazione dei novizi, i quali hanno
nuovamente espresso la volontà di intraprendere questo cammino di
sequela e di santità davanti alla comunità, che li accompagnerà per
tutto l’anno di noviziato e dei fedeli convenuti. C’è stata poi la
consegna delle regole e delle costituzioni ed infine la
dichiarazione firmata dell’Atto di inizio del noviziato.
Prima della benedizione finale, padre Danilo ha ringraziato Dio per
la sua misericordia e il suo amore di Padre verso la congregazione e
per l’offerta di tutti coloro che, continuando a fare memoria della
passione di Cristo, permettono, ancora oggi, che si generino nuovi
compagni che vivano insieme per annunziare agli uomini il Vangelo di
Cristo, secondo l’eredità del fondatore, san Paolo della Croce.
Massimo Parisi
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