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I PASSIONISTI A SORA: 150 anni di testimonianze culturali e spirituali, 1842-1992; Catalogo dell'esposizione "I segni di una presenza" di Padre COSTANTINO G. COMPARELLI, Edizione del 1993

il convento di Santa Maria degli Angeli

Chi visita l'attuale convento dei Passionisti di Sora ed entra sotto le austere arcate del portico, viene attratto dagli stemmi e dalle date che sovrastano i portali. Sull'architrave del portale della chiesa è scritto MDCI (1601): in questa data fu portata a termine la chiesa, fatta costruire dal card. Baronio, sorano (1538-1607) e affidata all'ordine dei Cappuccini.
All'iniziativa non dovette essere estranea l'amicizia del cardinale col cappuccino S. Felice,da Cantalice.
Sul portale del convento, invece, sotto lo stemma civico di Sora, si legge la seguente iscrizione: « Has a fundamentis renovatis sedes annuente Deo Patre fecit devotissima sorana civitas. 1610 ».
Tutte le fonti storiche relative alla vita e alle opere del card. Baronio parlano della sua munificenza e gli attribuiscono la costruzione della chiesa e la presenza dei Cappuccini a Sora. Le fonti storiche oratoriane attribuiscono al Baronio anche la costruzione del convento: « sed et Sorae, quae illius patria crat, Minorum Capuccinorum Ordini monasterium a fundamentis erexit ».
Questo è detto nella vita del cardinale scritta dallo storico oratoriano Raimondo Alberici nell'opera Venerabilis Caesaris Baronii S.R.E. Card. Bibliothecarii Epistolae et opuscula. Romae, 1759, p. 91. E ancora: «Tum Soram proficiscamur, si insigne monasterium ordinis s. Francisci severissimae disciplinae, qui Capuccinorum vulgo dicitur ab illo constructum cernere velimus » (p. 127). « ... aderit illico Sorana civitas... in qua amantissimus civis egregium coenobium suo sumptu aedificandum curavit» (p. 145).
Queste due ultime citazioni sono affermazioni ricavate dalle orazioni funebri alla morte del cardinale e riportate nella stessa fonte. Nell'ultima è chiaramente detto che il convento fu eretto «a sue spese».
Da altre fonti, invece, appare più evidente l'iniziativa della cittadinanza sorana nella costruzione del convento, oltre quella iscrizione del 1610, a lavori ultimati, che fu posta sull'ingresso del convento a ricordare il merito della città.
L'Inventario dei beni delle chiese e benefici della città di Sora e Diocesi dell'anno 1612, al tempo del Vescovo Giovannelli, attribuisce la costruzione agli stessi Cappuccini con offerte del popolo (Cf.: P. Filippo della S. Famiglia, Nel primo centenario dei PP. Passionisti a Sora. Rilievi storici. Sora 1942).
Nonostante il tempo passato e le varie mutazioni apportate, è possibile riconoscere la struttura originaria dell'ambiente cappuccino. Spazi ridotti, semplicità e povertà negli ambienti e nella suppellettile. Piccola, ma decorosa, la chiesa, senza campanile. All'interno, sull'altare, la pala del Vanni (Siena, 1563-1610).
Questa splendida tela raffigura l'immagine di S. Maria in Vallicella (Roma), Chiesa-madre degli oratoriani. Anche qui è evidente la committenza del Baronio se questa immagine gli viene affiancata anche in qualche ritratto a stampa. Ai lati angeli in pose diverse - da cui il titolo - e ai piedi S. Francesco e S. Restituta, patrona della città, ambedue in atteggiamento supplicante. Tra i due santi è raffigurata la città di Sora con mura, torri e campanili. Sembra questa la più antica «veduta» della città.
Del resto il Baronio già aveva commissionato un soggetto analogo, senza i nostri santi, nel 1599, una tela ora conservata nella chiesa dei Ss. Nereo e Achilleo (Roma). Se, dunque, bisogna dar fede all'«Inventario» e all'epigrafe del portale, il Baronio non vide ultimati i lavori del convento, essendo morto qualche anno prima. Ulteriori migliorie in seguito vennero apportate dagli stessi Cappuccini. Essi restarono in questo convento fino alla soppressione napoleonica: 1810-1814.
Dopo il breve periodo rivoluzionario che privò Sora degli ordini religiosi si fecero insistenti le pressioni di autorità e cittadini per avere al posto dei Cappuccini, non più tornati, una comunità del giovane istituto dei Passionisti.

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un sito web della Famiglia Passionista